The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

4. Ñust’as, gli Spiriti Guaritori

 




Sciamanesimo Andino 4 – Ñust’as, gli Spiriti Guaritori

I Teqse Apu, i Grandi Spiriti della Natura, sono coloro che governano le energie elementari a livello di globo terrestre. Proprio come accade in altre tradizioni esoteriche, tuttavia, esistono esseri più “piccoli” che sono emanazioni delle forze primarie. Pensate all’Aria e alle Silfidi, o al Fuoco e alle Salamandre: similmente, nella tradizione sciamanica andina esistono delle relazioni simili.
A ben pensarci, gli Apu stessi sono a tutti gli effetti delle emanazioni di Pachamama (o di Mama Qocha, nel caso dei fiumi o dei laghi). Oltre a loro, tuttavia, esistono altri tipi di emanazioni, degli esseri che attengono alla sfera dell’energia della guarigione e che traggono forza direttamente dal potere dei Teqse Apu: sono le Ñust’as.
In Qechua Ñust’a significa “principessa”. A causa di questa traduzione, fino a poco tempo fa si era erroneamente ritenuto che esse fossero esclusivamente di natura femminile. Oggi, invece, sappiamo che le Ñust’as sono anche esseri di matrice energetica maschile.
La credenza che attribuiva alle Ñust’as un carattere femminile, in realtà, deriva anche da un altro fatto, che prende in considerazione la polarità energetica della Terra: molti avranno già sentito parlare di Shamballah, la mitica città (che dovrebbe essere situata dimensionalmente nell’area tibetana) in cui si dice sia racchiuso tutto il Sapere. Bene, questa “città” è il polo centrale dell’energia maschile (non a caso, è legata alla conoscenza, quindi al Cielo, quindi al maschile). Proprio dall’altra parte del mondo, tracciando un asse, si trova nell’area andina la città energetica di Miskayani, il luogo metafisico da cui si dice provengano le Ñust’as. Miakayani è il posto in cui è immagazzinata tutta la capacità, l’energia legata alla guarigione (quindi alla Terra, quindi femminile). Questi due poli confermano anche la presenza di sistemi energetico-spirituali identici (il sistema indiano dei Chakra, di matrice maschile/verticale, e quello Inka, di matrice femminile/circolare).
Oggi, pare che le porte di Shamballah si stiano chiudendo sempre più, mentre invece quelle di Miskayani si stanno riaprendo. Come dicevo, comunque, la disambiguazione tra la matrice energetica e gli esseri che la portano è stata annunciata, per cui chissà, probabilmente i Saggi di Shamballah non sono tutti uomini…

Tornando alle nostre Ñust’as, possiamo definirle come “ambasciatori dei Teqse Apus”. In quanto tali, ne avremo una per ogni Grande Spirito:
- la Willkañust’a, la Principessa Nera, selvaggia, legata all’Acqua;
- la Puka Ñust’a, la Principessa Rossa, legata alla Terra, Pachamama;
- la Qori Ñust’a, la Principessa d’Oro, legata al Sole e alla luce;
- la Qolqe Ñust’a, la Principessa d’Argento, legata alla Luna e alle Stelle;
- la Qomer Ñust’a, la Principessa Verde, legata al Cosmo (Wiraqocha); alcuni la visualizzano anche come energia violetta. Detiene l’energia congiunta delle altre 4.

L’iniziazione al potere di ciascuna Ñust’a porta come conseguenza l’allineamento con un particolare tipo di energia. La guarigione infatti ha diverse facce: così è con le Ñust’as. In senso più ampio, il loro potere si estende su tutto ciò che va dall’etereo al materiale. La Puka Ñust’a ad esempio, porta con sé la capacità di concretizzare i sogni, trasformandoli in realtà.
Provate a chiamare le Ñust’as e a stabilire un contatto personale con loro: ritengo sia il modo migliore per imparare a conoscerle. In presenza dell’elemento da cui traggono la loro energia, provate ad ascoltarle ed entrare in sintonia: ridotto all’essenziale, esse sono la concretizzazione del potere etereo degli elementi, per cui la loro amicizia risulta estremamente utile quando si tratta di portare a compimento, concretizzare, guarire o ripristinare.