The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Aett di Heimdall

Aett di Heimdall

 

Le forze antagoniste

Abbiamo da poco concluso la trattazione del secondo gruppo di rune presenti nel Futhark, quelle appartenenti all’Aett di Heimdall. La divinità a cui esse sono riferite è, nel mito nordico, il fratello maggiore della dea Sif, moglie di Thor, potente guardiano posto a protezione del Bifrost che collega Midgard ad Asgard, nonché’ dio cui si deve l’origine delle tre classi sociali in cui la società nordica era suddivisa: re, sudditi e servitori. Heimdall è, pertanto, una divinità guerriera, guardiana e che porta ordine nel caos, e le Rune a lui collegate riflettono le medesime caratteristiche.

Come abbiamo avuto modo di osservare nel corso dei precedenti articoli, nella successione delle Rune può essere individuata una metafora del percorso evolutivo compiuto dall’uomo nella sua esistenza terrena. Se nel primo Aett, infatti, abbiamo osservato lo sviluppo delle forze creatrici dell’universo e, conseguentemente, i passi compiuti dall’uomo per assicurarsi una solidità materiale e adattarsi alle asperità dell'esistenza terrena, ecco che col secondo Aett abbiamo percorso una fase più profonda e matura di questo percorso, quella relativa al viaggio di ricerca di sé stessi.

L’uomo inizia, così, ad affrontare le piccole e grandi difficoltà della vita, a sperimentare segni e apparizioni propri di un piano di esistenza superiore a quello meramente terreno, e si imbatte nella necessità di dover affrontare delle prove e degli ostacoli al fine di accedere ad un livello più profondo di esistenza.

Hagala, Nauthiz e Isa sono le Rune che aprono questa seconda fase evolutiva dell’uomo, mettendolo di fronte agli ostacoli (ambientali, sociali, personali), inducendolo in una crisi esistenziale da cui potrà emergere unicamente contando sulle proprie risorse e lasciando andare ciò che è disfunzionale e dannoso, al fine di poter procedere lungo la propria strada. Jera rappresenta il momento in cui si raccolgono i frutti di tale fatica e, assieme ad Eiwhaz, dà l’avvio ad un profondo processo introspettivo e trasformativo, che aprirà le porte ad un contatto con una dimensione più profonda di sé, della vita e dell’universo. Perthro e Algiz sostengono l’uomo in questa parte del suo cammino, aiutandolo a guardarsi dentro e a metterlo in contatto con il divino. Infine Sowilo segna la presa di consapevolezza della propria energia interiore e del proprio potere personale, e segna la piena realizzazione di questo secondo stadio evolutivo.

Come abbiamo fatto per l’Aett di Freya, possiamo associare le tappe fin qui descritte a precisi stadi evolutivi della creatura umana.

 

HAGALAZ

Ci troviamo nell'età dell’adolescenza. Il ragazzo, che negli anni precedenti ha imparato ad adattarsi all’ambiente, a trarre nutrimento, gratificazione e a relazionarsi adeguatamente con esso, ha appreso a conoscere, esplorare e adattarsi al mondo a lui familiare. Inizia una fase più matura di confronto con un ambiente più ampio ed esterno a quello fin qui esperito, e con le difficoltà che esso presenta. A questo livello, queste riguardano esperienze e ostacoli meno materiali e di natura più emotiva e mentale, legati all'imprevedibilità degli eventi esterni e alla perdita.

 

NAUTHIZ

Inizia un periodo di lavoro su sé stessi e di conoscenza di sé nel profondo. A causa degli interrogativi e degli ostacoli innescati da Hagalaz, il ragazzo necessita di trovare nuove modalità per affrontare problemi a lui sconosciuti, e attinge tanto dal suo bagaglio esperienziale quanto dal suo mondo interno per farlo. Inizia a scoprire risorse e limiti e a confrontarsi con sé stesso ad un livello più intimo e significativo.

 

ISA

Durante la crisi, il ragazzo fa i conti con l'immobilità, il senso di impotenza e di impossibilità di azione. È un’esperienza nuova per lui, che negli stadi precedenti era maggiormente portato all’azione: adesso scopre che ad un fermento interiore che può assumere dimensioni importanti, spesso corrisponde la necessità di attendere, di “sbrogliare la matassa” in attesa del momento giusto per agire.

 

JERA

In questa fase momenti di equilibrio si alternano ad altri di crisi, e il ragazzo apprende a muoversi su entrambi, imparando a godere dei primi e a fermarsi quando necessario per consolidare e integrare nuove esperienze e informazioni. È un processo che può protrarsi nel tempo, ma ad ogni passaggio egli ne risulta rafforzato e arricchito.

 

EIHWAZ

Il giovane è progressivamente emerso dalla fase precedente e inizia a consolidare le esperienze e gli insegnamenti finora acquisiti, e a confrontarsi col mondo ad un livello più profondo, al fine di confermare sé stesso e costruirsi un'identità più integrata e solida.

 

PERTHRO

Inizia un periodo di scoperte piacevoli, di apertura a nuove possibilità, di esplorazione di quanto il mondo ha di piacevole da offrire, che al contempo aiuta la persona a continuare l’esplorazione di sé stessa, delle proprie potenzialità, del suo mondo interno.

 

ALGIZ

Le esperienze fin qui vissute, siano esse concrete o emotive, e le riflessioni maturate a riguardo, aprono alla possibilità di guardarsi dentro in modo nuovo, alla ricerca di una dimensione spirituale dell’esistenza, e in taluni casi ad una presenza divina a cui riferirsi.

 

SOWILO

Siamo intorno al compimento dei trent’anni. L’uomo, ormai pienamente adulto, ha completato il percorso iniziato in adolescenza: si è confrontato con le difficoltà oggettive, affettive e mentali che la vita gli ha messo davanti, ha imparato a guardarsi dentro e contattare la sua parte più spirituale, il divino dentro e/o fuori da sé; ha preso così consapevolezza della propria energia e ha percepito la luce di Sowilo, le sue risorse più profonde e mature.

Abbiamo così concluso la seconda parte del nostro viaggio all’interno del Futhark. Quello che seguirà sarà l’ultimo tratto di questo percorso, e vedrà coinvolte le ultime 8 Rune, appartenenti all’Aett di Tyr, che ci accompagneranno lungo la fase più matura del cammino umano, caratterizzata dalla realizzazione concreta di quanto fin qui raggiunto e dal superamento della dimensione individuale a vantaggio di una maggiormente sociale e comunitaria, orientata verso il superamento dei limiti egoici e tesa ad armonizzarsi con le leggi dell’Universo.