Editoriale Lughnasadh 2005

Lughnasadh 2005

Tornando dalle vacanze (pessime, nonostante fossi in un posto cui sono affezionato moltissimo) ho avuto una bella sorpresa. Il racconto che ho inviato così per scherzo al concorso del sito Acque Stregate - Aspettando Morfeo è stato decretato vincitore.
Dovrò essere onesto... non ero sicuro di voler partecipare. In ultimo è stata la mia donna ad insistere, dopo che aveva saputo dell'invito inviatomi dalla web mistress. Ho esitato fino all'ultimo... mi conosco bene... come tutti gli altri concorsi letterari cui ho partecipato, avrei rigirato ore ed ore tra le pagine dei miei scritti prima di sentenziare finalmente quale doveva essere mandato al macello. Se fosse stato per me avrei atteso oltre il termine per poi andare a sbirciare il tema del vincitore. Ma questa volta è stato diverso... la mia insofferenza è stata breve, grazie al fatto che le direttive del concorso erano precise: al massimo dieci cartelle.
Questo fortunatamente stringeva molto il campo di possibilità...
All'ultimo momento ho deciso quindi di inviargli qualcosa di inedito. Con la morte di Obscurity (rimpianta a lungo), non avevo più considerato l'idea di far pubblicare qualche scritto, così è stato divertente attendere una risposta da questo sito.
Ah, che bella l'attesa... Mi pareva di essere ancora davanti al portone, in macchina, ad attendere che una bella ragazza esaudisse il mio desiderio di arrivare bella e profumata. Non mi importava, onestamente, di arrivare primo. Ero curioso di leggere i racconti degli altri... quello era il mio primo obbiettivo. Nel corso di questi anni mi sono reso conto di aver sviluppato una fame di parole che sembra rivelarsi insaziabile. Tempo fa preferivo leggere i libri e i racconti degli autori affermati, ormai plagiati e restaurati da mani diverse, esattamente come si compra l'ultimo degli Iron Maiden perché sono gli Iron Maiden... non importa che poi l'album funga meglio da tappezzeria... Ora invece, invecchiando, mi sembra di riuscire a scoprire il meglio proprio tra gli emergenti. Un po' perché l'arte non ha nome, e un po' perché quando si è liberi di dire quello che si vuole si riescono a dire cose molto più sincere e curiose.
Ricordo ancora il mio primo concorso letterario. Partecipai con un racconto che è presente qui sul Reef, nella sezione Racconti. Vinsi il primo premio e ricevetti un libro di Isabelle Allende, Eva Luna Racconta. La cosa che mi lasciò molto male in quel frangente, fu il fatto che quando lessero ad alta voce il mio scritto: "Colei che Danza Nel Cerchio di Fuoco", si presero la libertà di amputare gentilmente di qui e di là... e di "ammorbidire" un paio di passi.
Nel corso degli anni ho imparato a conoscere questo "restauro" e ad accettarlo come parte del gioco... Ma ho, fortunatamente, riscontrato con piacere che molte webzines rispettavano l'integrità degli scritti inviati. Internet si è rivelata una grande fonte di parole... tutte lì, pronte per saziare i miei occhi.
E in fondo credo che la filosofia di questo enorme mondo, fatto di nodi e siti... anche se sembra essersi un po' persa per strada, rimane, di fondo, proprio questa: un grande muro dove ognuno può dire la sua senza paura.
Potete trovare i racconti vincitori a questo indirizzo:

www.acquestregate.com/racconti/racconti.htm

Vi invito a leggere il secondo e terzo posto... meritano davvero. Il primo per il grande stile narrativo, il secondo per la riuscita pesantezza gotico emotiva che mi ha suscitato.
Che la dea vi benedica )O(
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