The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Gebo

GEBO

A cura di Tara

 

È per ogni uomo un onore e una lode,

un aiuto e un merito.

È il riparo e il soccorso

per l’ avventuriero senza dimora

che non possiede nient’altro.

(Poema Runico Anglosassone)

 

La Runa è rappresentata graficamente da due linee oblique e opposte che si incontrano al centro. Rappresenta il perfetto scambio di energie contrarie e complementari, che genera equilibrio ed armonia. Proprio per questa sua valenza, Gebo viene frequentemente considerata la Runa per eccellenza portatrice di gioia, unione e amore, e acquistata o regalata per esprimere o augurare tali doni. Più correttamente, tuttavia, essa simboleggia lo scambio, il dono contraccambiato, il beneficio ottenuto a fronte di un sacrificio: incarna, infatti, il tributo pagato da Odino, che rinuncia a parti di sè al fine di ottenere la conoscenza delle Rune, e rappresenta, nel suo significato piú esteso, il pegno pagato da chi si appresti a intraprendere un cammino di crescita ed evoluzione.

 

Connessa al Regno di Asgard , Gebo si configura come una delle rune definite come non invertibili, ovvero priva di un orientamento diverso da quello dritto: contiene infatti, contemporaneamente condensato al suo interno, in un’unica forma, tutte le possibili sfumature che la contraddistinguono. Essa è cosí sia colui che dona che colui che riceve, sia l’atto dell’offrire che l’oggetto dello scambio in sé; è il maschile e il femminile; è la gioia del ricevere e il dolore della perdita; è l’accogliere e l’affidare. Agisce su tutti i piani dell’esistenza e dell’Universo. Nella sua dimensione piú alta essa costituisce infatti il mistero del sacrificio offerto dagli uomini agli dei, e dagli dei agli uomini, in uno scambio perpetuo che regola e mantiene l’ordine cosmico. Ma si manifesta anche in tutte le relazioni umane: i suoi effetti positivi sono tangibili, tra tutti, nelle dinamiche tra amici, fratelli e nelle danze amorose degli amanti, ogni volta che l’offrire amore e affetto produce ulteriore benessere e gioia per le persone coinvolte; quelli distruttivi appaiono tristemente in tutte le situazioni di conflitto e antagonismo, laddove le azioni e gli scambi aggressivi e malevoli producono ulteriori danni e sofferenza.

Viene utilizzata ritualmente per purificare e consacrare, e in associazione alle altre rune di cui può potenziare o condizionare il significato.

In una divinazione indica il dono, il sacrificio di sé a se stessi, l’accettazione della propria natura: fornisce sempre una risposta positiva rispetto alla domanda posta, ma indica tal contempo la presenza di ostacoli da affrontare.

SCHEMA DI GEBO:

Altri nomi: Gyfu, Gjöf

Polarità: maschile - femminile

Valore letterale: G

Valore numerico: 7

Elemento: aria

Colore: blu scuro

Periodo: 28 settembre ore 11.00/ 13 ottobre ore 15.59

Minerali: malachite, giada, rodocrosite

Metalli: mercurio

Vegetali: Frassino, Elmo delle montagne, viola tricolore

Olio essenziale: issopo