The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Il Bar e il Padre

 

I Sogni
 

A cura di Proue
 

 

 


Il Bar e il Padre

Mi trovavo in una zona dove sono cresciuto. Era la piazza antistante ad un bar di proprietà dei miei genitori, un luogo che hanno tenuto per alcuni anni prima di vendere e che ho sempre odiato.
Era notte e c'era una sparatoia in corso. Non ce l'avevano con me ma scappando ho sentito due proiettili che mi passavano sopra la testa, sfiorandomi i capelli.
Sono così arrivato dietro un angolo e mi sono reso conto che scappando mi ero sporcato i pantaloni di feci di cane. Sono entrato nel bar dei miei. Era buio e c'era mio padre, che attualmente è morto e con il quale ho avuto un rapporto molto conflittuale. Mi ha guardato e mi ha chiesto per quale motivo io ce l'avessi con lui. Non abbiamo mai avuto modo di parlarne prima che morisse e così gli ho spiegato esattamente tutti i motivi per cui conservavo del rancore nei suoi confronti.


Mi trovavo in una zona dove sono cresciuto. Era la piazza antistante ad un bar di proprietà dei miei genitori, un luogo che hanno tenuto per alcuni anni prima di vendere e che ho sempre odiato.

Il sogno si preannuncia cupo, almeno a leggerne l'ambientazione. Il sognante parla senza remore di odio nei confronti di ciò che gli ha preparato, a mò di scenografia il suo inconscio per lo svolgimento del sogno. È evidente anche un pesante e malsopportato legame al passato.

Era notte e c'era una sparatoia in corso. Non ce l'avevano con me ma scappando ho sentito due proiettili che mi passavano sopra la testa, sfiorandomi i capelli.

Per quanto abbia la sicurezza di non essere “colpevole” il sognante si sente fortemente coinvolto, tanto da rischiare la pelle in prima persona. Questa forma di forte coinvolgimento che da emotivo si evolve quasi in fisico rappresenta molto probabilmente una faccenda in cui si prende posizione, pur sapendo che questa scelta andrà contro le idee di una persona cara. Il rischio è mal gestito, probabilmente le azioni conseguenti a tale scelta di posizione sono state azzardate. Il sogno invita con le maniere forti, a rivedere le proprie azioni conseguenti a tale presa di posizione per evitare ulteriori problemi.

Sono così arrivato dietro un angolo e mi sono reso conto che scappando mi ero sporcato i pantaloni di feci di cane.

Al contrario di quanto siamo portati a pensare a primo impatto, la simbologia delle feci è nella maggior parte positiva. Sognare gli escrementi nella cultura popolare pare sia di buon auspicio (gli strascichi di tale “smorfia” sono riscontrabili anche nella credenza odierna che pestare escrementi di animali renda la giornata fortunata). In questo caso, siccome sembra che l'azione dell'imbrattamento non riveli fastidi o altro tipo di sensazione, è da presupporre che la simbologia sia legata alla possibilità di incontrare un evento fortunato dopo aver dato un minimo di attenzione ad un particolare all'apparenza insignificante: una frase pronunciata da qualcuno per esempio, o una scoperta che all'inizio non sembra eclatante ma che nasconde, sotto altri occhi, un enorme potenziale.

Sono entrato nel bar dei miei. Era buio e c'era mio padre, che attualmente è morto e con il quale ho avuto un rapporto molto conflittuale. Mi ha guardato e mi ha chiesto per quale motivo io ce l'avessi con lui. Non abbiamo mai avuto modo di parlarne prima che morisse e così gli ho spiegato esattamente tutti i motivi per cui conservavo del rancore nei suoi confronti.

Non v'è una interpretazione di messaggi attraverso questa parte del sogno. Semplicemente ci troviamo davanti ad uno “sfogo” psicologico che, non avendo possibilità di essere esternato razionalmente (in vita reale, data il decesso del padre del sognante) ancora resta come una esigenza forte e profonda, anche se sottomessa dalla mente pensate come reazione di difesa. La chiacchierata e la serie di spiegazioni e motivazioni di cui il sogno si è fatto teatro sono il risultato di un forte bisogno di rimettere le cose a posto, ora che non è più possibile. Da interprete consiglio di canalizzare queste energie dolorose di ricordi e mancati chiarimenti in qualcosa di pratico, magari legato al ricordo del padre (pulizia di eventuali ricordi fisici/concreti dalla propria abitazione, come vestiti o ornamenti appartenuti al defunto, da donare magari a gente bisognosa). Come pagana invito a raggiungere ed a riappacificarsi con il proprio antenato attraverso meditazioni o altri tipi di rituali per la connessione con altri mondi.