The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

La Saggia

 

I Sogni
 

A cura di Proue
 

 

 


La Saggia

Nel sogno mi trovavo su una strada di Milano (ero sicura fosse Milano ma non avevo punti di riferimento che me lo confermassero), era un pomeriggio di una giornata bigia, la strada non era molto affollata, e io ero in cerca di qualcosa (senza sapere cosa fosse). Ad un tratto ho incontrato una persona che aveva una bancarella dove vendeva collanine e bigiotteria colorata e ho chiesto di indicarmi dove potessi trovare ciò che stavo cercando (non so cosa). Lui mi ha indicato una vecchietta seduta a terra che vendeva delle collanine d'argento disposte su delle stuoiette sul gradino di un negozio chiuso (la saracinesca era abbassata). Aveva i capelli lunghi bianchi e un velo viola in testa. Indossava una tunica viola molto scura. Mi sono avvicinata, mi sono seduta a fianco a lei, le ho preso le mani e le ho chiesto un simbolo di protezione o qualcosa che mi potesse proteggere. Lei, con rammarico, mi ha risposto che non poteva aiutarmi. Avevo la sensazione che non potesse realmente, non che non volesse. Al che le ho chiesto di sapere la verità e lei mi ha preso le mani, e io ho avuto una visione molto vivida di una storia di cui non ricordo assolutamente niente. Quando sono tornata dalla visione, lei mi ha donato un ciondolo d'argento a forma di uovo con una catenina anch'essa d'argento e mi ha raccomandata di portarlo per protezione, dopodiché mi ha messo intorno al collo il ciondolo. Avevo fiducia in lei ma avevo la sensazione che fosse in pensiero per me.

Interpretazione

Nel sogno mi trovavo su una strada di Milano (ero sicura fosse Milano ma non avevo punti di riferimento che me lo confermassero),

Il proprio paese da sfondo fa pensare subito ad una sorta di “dominazione” del sogno stesso. Spesso, vi si cammina con disinvoltura, magari chiacchierando con qualcuno al fianco, senza sentire il bisogno di guardarsi in giro, foss’anche per assicurarsi che vada tutto bene. La cosa rispecchia una certa tranquillità, un clima in cu ci si trova a proprio agio. Nei sogni questo succede meno di quanto ci si immagini.
E’ invece parte integrante di molti sogni, e non solo incubi, camminare in luoghi sconosciuti, o riconosciuti per tali solo da pochi e insignificanti dettagli. Ci si autoconvince, di conoscere il posto in cui il sogno è ambientato insomma, in prima persona durante la sua azione o, più spesso, da cosciente dopo essersi svegliati.

…era un pomeriggio di una giornata bigia, la strada non era molto affollata, e io ero in cerca di qualcosa (senza sapere cosa fosse).

Prima difficoltà palese. La ragazza si muove in cerca di qualcosa che non sa, (è importante notare come non lo sapesse neanche durante il sogno stesso). Quindi vaga con una certa ansia nel cuore, un senso di mancanza, un vuoto che tenta invano di colmare, non sapendo bene neanche da che parte andare a cercare. E’ interessante notare come le strade della città abbastanza tranquilla e silenziosa rispecchino l’esatto contrario del clima che il soggetto del sogno sente avere dentro di sé, laddove nella città (il macrocosmo) c’è pace, normalità, tutto è sotto controllo, nel profondo della coscienza (il microcosmo personale) c’è un clima di tumulto, angoscia di chi è in confusione e non sa dov’è il filo da cui cominciare.

Ad un tratto ho incontrato una persona che aveva una bancarella dove vendeva collanine e bigiotteria colorata e ho chiesto di indicarmi dove potessi trovare ciò che stavo cercando (non so cosa). Lui mi ha indicato una vecchietta seduta a terra che vendeva delle collanine d'argento disposte su delle stuoiette sul gradino di un negozio chiuso (la saracinesca era abbassata).

Primo appiglio. Un signore (non è rilevante, tanto che non si ritiene importante soffermarsi e acquisire maggiori informazioni su di lui, è solo un tramite, un ponte, un qualcosa su cui non vale la pena soffermarsi), indica con decisione una seconda signora, pur non avendo ricevuto informazioni chiare su cosa si stia cercando.
Soffermiamoci un attimo su questo qualcosa: E’ sicuramente un problema, un elemento che suscita nervosismo, oltre che ansia, e che, è talmente “fastidioso” che non solo il conscio non riesce/vuole riconoscere, ma addirittura stessa sorte tocca all’ inconscio (la protagonista nel sogno).
Tornando alla vecchietta e legando tutte le informazioni a mia disposizione, mi vien da credere che si tratti di un “conto in sospeso” che torna per essere saldato.
La vecchietta potrebbe rappresentare il volto anziano, la saggia, la fine.
Qualcosa è stato sotterrato, probabilmente perché non ci si sentiva pronti per affrontarlo, legati ancora ad una certa immaturità che non avrebbe permesso di affrontarlo in maniera corretta. Ma la vecchia torna a smuovere le carte e a riportare la luce su ciò a cui è stata tolta.

Aveva i capelli lunghi bianchi e un velo viola in testa. Indossava una tunica viola molto scura.

Chi più di una persona canuta ci ispira fiducia e riverenza? Da chi anche i più orgogliosi e sicuri di sé riescono ad accettare consigli e massime? Capelli lunghi e bianchi, probabilmente una figura mesta, la cui forza è racchiusa nella saggia immagine di chi non può più nuocere con il fisico ma che detiene un sapere a cui noi ancora non possiamo arrivare.
Ho già parlato del colore viola in un altro contesto.
Riporto qui soltanto qualche brevissimo inciso per avvalorare la mia ipotesi di interpretazione.
Colore dell’esoterismo per definizione il viola è anche il colore che indosso alle persone richiede rispetto e reverenza. Simbolo di conoscenza di arti oltre-naturali, il viola spesso incute anche una sorta di ancestrale timore, soprattutto quando è in una tonalità densa e cupa.

Lei, con rammarico, mi ha risposto che non poteva aiutarmi. Avevo la sensazione che non potesse realmente, non che non volesse.

Incitazione al libero arbitrio o conferma che ormai è giunto il momento maturo per prendere il problema in mano e cavarsela con le proprie forze? Non può aiutare, può ispirare fiducia ed incitare a credere che ormai sei abbastanza forte.

Al che le ho chiesto di sapere la verità e lei mi ha preso le mani…

Prende la mani, forse il gesto più materno e profondo che abbia potuto compiere per ispirare fiducia e di ispirarne a tè stessa. Lasciarsi prendere le mani è segno di abbandono all’altro (non possiamo difenderci e siamo completamente inermi, per qualche momento siamo assolutamente aperti e “coinvolti”, anche energicamente, con l’altro).

Le ho chiesto un simbolo di protezione o qualcosa che mi potesse proteggere. Mi ha donato un ciondolo d'argento a forma di uovo con una catenina anch'essa d'argento e mi ha raccomandata di portarlo per protezione, dopodiché mi ha messo intorno al collo il ciondolo. Avevo fiducia in lei ma avevo la sensazione che fosse in pensiero per me.

Anche l’uovo è un simbolo potentissimo e carico di significati storici ed esoterici. Mi limito a spiegarne il significato seguendo il filo dell’interpretazione.
L’uovo, simbolo di Nascita, di ciclo che ricomincia, di cose nuove.
Donato da una vecchia, simbolo di morte, di fine e di disfacimento.
E’ la vita che urla per ricominciare o, se vi piace di più, la forza nuova con la quale chiudere una scatola e aprirne centomila nuove di zecca.
L’uovo parla di un nuovo momento, il momento in cui puoi prendere il problema che la ragazza si porta dietro e che magari ha anche dimenticato, ed affrontarlo in maniera forte, con entusiasmo ed a testa alta. E tutto torna, lei ha chiesto protezione? La vecchia la protegge con un uovo.
Pensateci bene… in fondo… c’è una protezione più forte della nostra stessa potenza? Eh già, l’autoconvincimento è il miglior talismano al mondo!