The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Lama n° 6 - Gli Amanti



A cura di Sole

LAMA N° 6 - GLI AMANTI

Questa è una delle lame più ambigue e peggio interpretate dei Tarocchi, perché ricca di significati complessi e contraddittori che possono portare a infinite interpretazioni che, alla fine, divengono tutte esatte. La lettera ebrea associata è Zain, che significa “arma“ o “spada”. La spada è uno strumento che serve per tagliare, dividere, chiarire; ed è una facoltà mentale che gli induisti chiamano “Buddhi”. È la facoltà discriminativa, o potere di percepire le differenze, le sottigliezze, potere che si incontra nell'Autocoscienza, perché solo attraverso la Mente Autocosciente le cose possono essere percepite come elementi apparentemente inconnessi, facenti parti di una semplice unità velata. Tutto ciò che valutiamo quotidianamente, ogni singolo elemento che ci si presenta davanti, è solo un riflesso della vera realtà. Sono situazioni che cambiano, elementi instabili, sono fasi di illusioni e quindi, nel senso comune, irreali. Il potere di percepire le differenze, di svelare le illusioni, diviene una necessità fondamentale affinchè l'Auocoscienza individuale possa manifestarsi. In questa lama, infatti, le figure non rappresentano due innamorati, bensì due aspetti diversi di una stessa cosa; due aspetti della personalità umana, in particolare la naturalezza inferiore e superiore. Non lasciamoci ingannare dal nome, inferiore e superiore, essi sono sullo stesso piano, importanti entrambi. La superiore è la Mente Autocosciente, il Mago. L'inferiore è la Gran Sacerdotessa, ossia l’Inconscio.
La capacità di discriminazione è importante per l’uomo perché gli consente di percepire la differenza tra il reale e l’irreale quando, schiavo delle apparenze, non distingue la verità dal falso. I Tarocchi ci parlano della realtà al di là delle apparenze, tolgono il velo, o maya, che la copre. e lei ci parla in termini che la nostra autocoscienza è in grado di comprendere, quando correttamente educata.
Il numero sei indica “reciprocità”, mutuo dare e ricevere, scambio equo, relazione tra due entità apparentemente distinte e separate, ma parti di un unico meccanismo. L'autocoscienza proporziona suggestioni alla subcoscienza. Quest’ultima le riceve e le rielabora e restituisce il risultato.
Inoltre, nella lama sei, vediamo anche un angelo: l'Arcangelo Raffaele, a rappresentare la relazione reciproca che c’è tra il Super IO, o Supercoscienza e la personalità umana. Ricordiamo che L'autocoscienza non è il vero IO. L'IO cerca di identificarsi con l'autocoscienza, ma è solo una fase dell'attività del Potere di Vita che si manifesta come percezione del IO. La reciprocità tra due opposti, quando è armoniosa, si manifesta nel campo delle emozioni come AMORE, mentre una relazione non armonica porta inevitabilmente all'ODIO. Amore e Odio sono emozioni umane. Attraverso l’amore ci avviciniamo al nostro Tempio Interno, alla nostra Vita Interiore, mentre l’odio ci conduce in un ciclo di dolore che ci separa dal Divino che è insito in ognuno di noi. In tutto ciò diviene fondamentale usare il potere di DISCRIMINAZIONE, e dobbiamo usare questa facoltà separativa per determinare il colore della nostra vita emozionale. Gli amanti non sono solo l’uomo e la donna di questa lama. Tutti i simboli di questa pittura rappresentano gli opposti. Astrologicamente il segno associato è il Gemelli, retto dal pianeta Mercurio, pianeta simbolizzato dal Mago, l'autocoscienza utilizza la facoltà discriminativa per acquisire la conoscenza del significato reale di ciò che gli si presenta avanti. Mercurio diventa così creatore delle interpretazioni ed ha il potere sull’Inconscio attraverso la legge della suggestione. Quando utilizziamo questo potere con torpidezza abbiamo interpretazioni inesatte, confusione mentale che si riflette nella confusione esterna delle nostre vite. La discriminazione inizia con la classificazione corretta delle differenze; questo, alla fine del ciclo, ci porta al riconoscimento mentale dell'Unità al di là delle coppie degli opposti, un'Unità che non si può definire, un'unità dell’Universo per la quale il silenzio e l’oscurità sono i simboli più appropriati a rappresentarla. Zain è l'“intelligenza che dispone“. Dove disporre è sistemare, classificare, mettere in ordine, SEPARARE. Il senso collegato è l’olfatto, le proprietà, le situazioni si “sentono a naso”, il sostantivo inglese scent (essenza) proviene dal verbo francese che significa: discernere con i sensi.
Gli odori sono il mezzo più potente e più sottile per stimolare le funzioni associative della mente. Il sole della lama è d'oro, vuol dire illuminazione, istruzione. L’angelo è Raffaele, Arcangelo dell’aria e del pianeta Mercurio, i capelli suggeriscono le fiamme, gialli perché rappresentano la influenza di Mercurio. Il rosso rappresenta Marte, azione e passione, il verde Venere, immaginazione. Nei capelli dell’Angelo sono mischiate le forze dei tre pianeti che reggono il Toro, l’Ariete e i Gemelli, e ciò ci suggerisce che la corretta discriminazione richiede l’uso della ragione (rosso, Ariete Imperatore), dell'immaginazione e dell'intuizione (verde Venere, Imperatrice e Papa). La pelle è gialla, il riferimento è all’elemento aria, o Respiro di Vita. Il mantello è viola per indicarci che la corretta discriminazione alla fine ci conduce al controllo, apparentemente magico per chi non vede, delle circostanze esterne. L’angelo è, quindi, la Super Coscienza, l’IO Superiore, ed è su una nuvola perché i suoi poteri sono parzialmente occulti per noi. La montagna nel fondo è un simbolo di realizzazione, ed è la stessa su cui si trova il Matto e l’ Eremita. Le due figure umane sono Adamo e Eva; dietro Adamo c’è un albero i cui frutti e foglie sono fiamme triplici, rappresentano i dodici segni dello zodiaco e le sue divisioni basiche in 3 tipi e trentasei sottotipi della personalità umana. Adamo rappresenta l'autocoscienza. Dietro Eva, l’Inconscio, ci sono cinque frutti associati ai cinque sensi e ai cinque elementi. La coscienza valuta attraverso le sensazioni, e degli errori che commettiamo ne raccogliamo sempre i frutti.
Il serpente è il potere occulto o Kundalini, la vibrazione che al principio ci porta alla tentazione attraverso l’inganno ma che alla fine ci libera dal male. Tutte le nostre miserie e limitazioni derivano da interpretazioni inesatte della nostra realtà. L’uomo e la donna si mostrano nudi, perché la discriminazione corretta dell'autocoscienza non nasconde nulla all’inconscio che lavora correttamente in uno scambio reciproco. Le nostre migliori discriminazioni avvengono attraverso le intuizioni, ed è per questo che l’uomo guarda alla donna ma la donna guarda all’Angelo (o anche 6 = somma di 1 più 5 o 2 più 4 e di ciò che rappresentano nei Tarocchi). Dobbiamo vedere prima di classificare e dobbiamo classificare prima di fare domande ed esprimere desideri. Dobbiamo selezionare le nostre immagini mentali, i nostri pensieri, i nostri sentimenti negativi. Ricordiamo che tutto ciò che pensiamo e interpretiamo si manifesterà nelle nostre vite. La spada cabalisticamente è associata all’elemento aria, così sulla mensa del Mago, la spada taglia separando, e psicologicamente separare è considerare una cosa comparata ad un’altra, o potere di sentire le differenze.
La lama 6 rappresenta la relazione corretta tra Mente Autocosciente e Inconscio. Non c’è autoinganno; noi vediamo con la nostra autocoscienza e non con i nostri occhi, che sono solo uno strumento, e l’inconscio riflette la nostra visione. Così avremo visioni distorte e inesatte della nostra vita, se non sappiamo e non impariamo a discriminare. L’autoinganno è la causa della maggioranza dei nostri problemi. Se per realizzare i nostri desideri usiamo l'immaginazione creativa, ma abbiamo contro un poderoso modello emozionale falso indicato dal nostro inconscio, falliamo miseramente. Modelli che provengono dal passato e continuano a ripetersi, schemi mentali che non siamo mai capaci di rompere... Osserviamo le nostre risposte, valutiamo le nostre motivazioni, discriminiamo le nostre attitudini e abitudini che fanno sì che la nostra vita non sia piena e gioiosa. Non eleggiamo arbitrariamente un'idea o un desiderio, perché questo, prima o poi, diventerà un modello che si realizzerà nella nostra vita. L’inconscio deve dirigersi al Super IO per verificare se le interpretazioni della nostra esperienza, fornite dall'autocoscienza, sono esatte. Quando focalizziamo l’attenzione sul “fuori”, e non sul “dentro”, non riusciamo a comprendere dove stiamo andando. Quando quotidianamente corriamo, non ascoltiamo, non valutiamo con attenzione, non riusciamo ad ottenere il successo sperato. Ma alla fine, corriamo tanto, andiamo di fretta, ma che cosa è tutta una vita? Se siamo medici, avvocati, casalinghe, che importa? La vita tra incarnazioni è una semplice frazione di secondo per il nostro IO superiore, è invece la DISCRIMAZIONE DEI VALORI ciò che determina l’esito, la pienezza della vita. Questo non significa che non dobbiamo desiderare il meglio per noi, però sono i nostri valori che determinano ciò che è bene e ciò che è male. Solo dopo che abbiamo usato tutti i nostri sensi per dare l'informazione e l'immagine appropriata all’inconscio, abbiamo le condizioni per fare le interpretazioni corrette. Questa è la discriminazione indicata in questa lama, ed è una facoltà vitale che implica tutti i sensi. Questa lama, dunque, ci spinge a porre domande sul nostro stato emozionale, sulla nostra vita affettiva, su come conduciamo la nostra vita. Siamo felici? Cosa ne facciamo? Cosa contribuisce a rendermi allegro? e cosa triste? Qual è il nostro ruolo su questa Terra? Se siamo timidi, lo siamo realmente o è il nostro ego? Noi siamo solo degli attori diretti dal nostro IO superiore. Impariamo ad essere bravi attori, guardiamo sempre verso il direttore. Commettiamo i nostri errori quando cerchiamo di essere i nostri stessi direttori invece di guardare in alto e permettere al nostro IO di dirigerci. Questa lama ci invita a “guardare” oltre, a non cercare sicurezza nelle cose esterne, a non avere sentimenti di inferiorità perché, inevitabilmente, prima o poi si manifesteranno nella nostra vita. Ma per questo dobbiamo discriminare fra i veri problemi che abbiamo, dare vera attenzione a tutto ciò che incontriamo e alle persone che conosciamo. Solo così daremo le informazioni esatte al nostro io interiore che ci permetterà di fare una reale discriminazione fra ciò che desideriamo e ciò che è meglio per noi stessi.
Questa lama indica un conflitto interiore, una scelta da fare, ma invita soprattutto, prima di fare una scelta, ad utilizzare la facoltà discriminatoria di fronte al problema, perché se non riusciremo ad utilizzarla, rientreremo sempre negli stessi schemi mentali, e non saremo capaci di evolverci e così condurre una vita sana e gioiosa. Èun invito a chiederci se amiamo realmente ciò che facciamo, se ci dà soddisfazione. Suggerisce di fare un grande lavoro spirituale, logico, culturale, per arrivare a scoprire cosa realmente ci piace, cosa realmente vogliamo. E solo così riuscire a cavalcare nel modo corretto l'onda del Respiro dell'Universo.