The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Le Olive


I Sogni
 

A cura di Proue
 


Le Olive

Mi trovo a casa dei miei genitori (io non abito lì), durante la cena mi sento formicolare le mani e corro verso la mia vecchia stanza, lì mi guardo le mani e vedo che sono piene di buchi da cui escono delle olive. Non sono sotto la pelle ma proprio dentro la carne, nelle mani ci sono dei grossi buchi che lasciano intravedere i muscoli e le ossa sotto e quando provo a premere escono le olive, alcune di queste sono denocciolate, me ne accorgo perchè nel buco che lasciano vedo una croce come quelle che c'è in questo tipo di olive. Dapprima inorridisco e cerco di far uscire le olive più in fretta possibile, poi la paura lascia posto a una specie di curiosità e prendo una bacinella dove comincio a far cadere le olive per vedere quante ne riesco a raccogliere. Alla fine ne raccolgo una bacinella quasi piena e i buchi sulle mani si rimarginano, lì dove c'erano i buchi rimangono solo dei piccoli taglietti bianchi. Infine esco dalla stanza e continuo la cena come se niente fosse successo.

E’ un sogno davvero strano, che avrebbe bisogno di essere approfondito con uno studio dei sentimenti che ripercorrono il sogno.
Purtroppo non sono riuscita a raccogliere le sensazioni di chi me lo ha raccontato, per cui mi limiterò a fare delle osservazioni sugli accostamenti dei pochi elementi che mi sono pervenuti e sulla simbologia degli stessi.

Mi trovo a casa dei miei genitori (io non abito lì), durante la cena mi sento formicolare le mani e corro verso la mia vecchia stanza, lì mi guardo le mani e vedo che sono piene di buchi da cui escono delle olive.

E’ particolarmente interessante in questo sogno, il ruolo che l’oliva gioca all’interno di tutto il racconto.
Frutto prediletto dalla Dea Athena, le ha permesso di vincere la sua sfida con Poseidone, e vedersi dedicare la città di Atene proprio per un albero di olive donato ai Greci.
Ma l’oliva ed il suo olio si possono ritrovare senza alcuna difficoltà anche in religioni moderne molto diffuse, compreso il cattolicesimo e la chiesa greca ortodossa (che usa l’olio di oliva invece che l’acqua per il battesimo).
Il frutto dell’olivo, associato alle mani potrebbe indicare una saggezza interna che presto verrà confermata ed autorizzata o, ancora di più, dei risultati concreti (denaro? proprietà?) conseguenti a sforzi conclusi da molto tempo. (gli olivi fruttificano una volta ogni due anni all’incirca).

Non sono sotto la pelle ma proprio dentro la carne, nelle mani ci sono dei grossi buchi che lasciano intravedere i muscoli e le ossa sotto e quando provo a premere escono le olive,… Dapprima inorridisco …

Ciò che un po’ va a scontrarsi con questi elementi positivi è l’univa sensazione riportata da chi ha fatto il sogno, si parla infatti di un iniziale “inorridimento”.
La persona è inizialmente terrorizzata quindi da ciò che le sta accadendo, che sembrerebbe andare, sul piano realistico, contro natura, nonostante essa stessa abbia sottolineato di non provare alcun dolore per questa “fruttificazione”, ma soltanto, all’inizio, del formicolio.
Una reazione del genere può sembrare comunque giustificata, anche se non sempre prevedibile (spesso quando si sognano situazioni e condizioni impossibili nella vita reale non si prova disagio o paura, il protagonista del sogno si limita a vivere e “registrare” ciò che gli accade, senza un particolare coinvolgimento emotivo, tanto più negativo.

poi la paura lascia posto a una specie di curiosità e prendo una bacinella dove comincio a far cadere le olive per vedere quante ne riesco a raccogliere.

Ed infatti, come rientra nei canoni generali del sogno, la paura si trasforma ben presto in curiosità prima, ed in consapevolezza poi.

Alla fine ne raccolgo una bacinella quasi piena e i buchi sulle mani si rimarginano,

Il raccogliere le olive è tra l’altro, andando oltre le riflessioni di tipo psicologico, una azione molto diffusa nel sogno, a differenza di quanto, in epoca moderna, sembri relegata a lavori del passato. Secondo la tradizione dell’antica smorfia napoletana, ed alle “letture” simboliche dei sogni arrivate trascritte fino a noi, avere tra le mani olive mature lascia presagire bene, un ritorno di fortuna nelle faccende della vita di chi le sogna.

… lì dove c'erano i buchi rimangono solo dei piccoli taglietti bianchi.

Questi taglietti di cui parla la persona protagonista del sogno sono da leggersi come una serie di “cicatrici”, intese come una sorta di promemoria o di ricordo, se vogliamo, di ciò che è successo.

A livello simbolico, interpreterei la creazione e la raccolta di queste olive come la consapevolezza a livello inconscio di frutti che non tarderanno ad arrivare.
In questa occasione la psiche della persona sognante ha davvero percorso una strada piuttosto originale per inviare il suo messaggio, ammesso che, e non ho fonti a conferma o smentita, l’oliva e il campo semantico associata a questo frutto, significhi qualcosa di particolare per chi mi ha raccontato il sogno (esperienze, ricordi particolari…).
Questo creare dei frutti e farsi in qualche modo “albero”, mi ricorda moltissimo gli episodi delle Metamorfosi di Ovidio, opera il cui filo conduttore è la trasformazione e l’idea di ibrido tra il mondo animale, vegetale e minerale. In particolare, in riferimento al sogno, consiglio la lettura di “Origine dell’Olivo Selvatico”, libro XIV, ppgg 512-526: potrebbe essere un ulteriore spunto di riflessione personale per la persona da cui sono venuta a conoscenza di questo sogno.