Ero una piccola creatura nel cuore
Prima di incontrarti,
Niente entrava e usciva facilmente da me;
Eppure quando hai pronunciato il mio nome
Sono stata liberata, come il mondo.
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti.
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri.
Stupidamente sono scappata da te;
Ho cercato in ogni angolo un riparo.
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito.
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto.
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto.
Restituendomi
Al tuo abbraccio.
Mary-Elizabeth Bowen
A cura di Lyrio Baelfire
BETULLA
Nome scientifico: Betula pendula Roth. / Betula pubescens Ehrh.
Sinonimi: Betula alba var. verrucosa Ehrh. / Betula odorata Bechst.
Nome comune: (IN VARIE LINGUE E/O DIALETTI): Betulla bianca, betulla d'argento, betulla verrucosa, silver birch (eng), downy birch (eng), beith gael (irish), bouleou blanc (fr), abedul de plata (esp), birke (deu).
Famiglia: Betulaceae
Descrizione Botanica: Albero monoico alto fino a 30 metri dalla tipica scorza bianca e sottile, con chioma rada e leggera slanciata verso l'alto. Le foglie sono leggermente allungate, acuminate (glabre per Betula pendula, vellutate per Betula pubescens). I fiori sono unisessuali: i maschili sono riuniti in amenti penduli più o meno lunghi, i femminili in spighe brevi ed erette, oppure pendule (Maugini et al. 2006); la pianta è eliofila e anemogama.
Habitat: Boschi aperti e pianure delle zone temperate e boreali dell'emisfero nord.
Distribuzione geografica: cresce spontanea in Europa, espandendosi a est fin alla Siberia, alla Mongolia e al nord della Cina. Specie invasiva in Nord America, naturalizzata in Canada.
Fioritura: Febbraio-Aprile se le temperature sono alte, altrimenti Marzo-Maggio.
Parte utilizzata: In erboristeria la linfa e le foglie, in magia le foglie, il legno e la corteccia.
Raccolta: la linfa in primavera, altrimenti tutto l'anno.
Principio attivo principale: Composti flavonoidi: rutosidi, quercitosidi, iperosidi e glucosidi del quercetolo (Maugini et al. 2006); vitamina C, tannini e saponine; olio essenziale. I rutosidi presenti nelle foglie potrebbero causare fotodermatiti da contatto in soggetti allergici e predisposti, premurarsi quindi di indossare dei guanti durante la raccolta.
Usi Erboristici e/o Culinari: Non esistono dati farmacologici o clinici, tuttavia tradizionalmente la droga (presente nella Eu. Ph. e costituita dalle foglie) è utilizzata come diuretico in abbinamento ad altre piante dall'effetto drenante. La linfa di betulla viene talvolta commercializzata come drenante e disinfettante delle vie urinarie.
Il decotto della corteccia e delle foglie si friziona sulle zone reumatiche per alleviare il dolore, oppure sul cuoio capelluto per contrastare la caduta dei capelli.
Non utilizzare in caso di insufficienza cardiaca o renale.
Curiosità: Albero molto importante per le culture nordiche e dell'est, essa è uno dei nove legni sacri ai druidi: la betulla è l'albero dell'inizio, della nascita e delle puerpere, poiché è la prima a mettere le foglie dopo il gelo dell'inverno. Per questo motivo i celti le hanno attribuito la lettera ogham Beith, la prima dell'alfabeto, corrispondente alla runica Berkana per i popoli germanici e scandinavi; la pianta ne acquista quindi i significati: i suoi poteri riguardano la nascita e la fertilità, infatti con il suo legno venivano costruite le culle dei neonati. La betulla, per la sua caratteristica di germogliare appena dopo gli ultimi freddi, assume anche il significato di purificazione e rinnovamento: i giovani rami riuniti in fasci erano usati da molte culture nordiche per fustigare i criminali, in modo da allontanare le forze maligne, ma anche nelle saune scandinave dove tutt'oggi (almeno, in quelle tradizionali) ci si fustiga con ramoscelli di betulla per favorire la purificazione del corpo.
Nel mondo celtico la betulla è sacra alla dea Brighid (dalla radice birgh o birch, betulla) e alla dea Ceridwen. Il portamento slanciato e la sua chioma leggera rendono la betulla una pianta legata alla luce, infatti è considerata un albero “aurorale”. In quanto albero di luce, nel medioevo era considerata simbolo di saggezza e secondo i proverbi russi sarebbe dotata di quattro poteri: dà luce al mondo (con i rami si fanno torce), soffoca le grida (se ne ricava un catrame che rimuove i cigolii delle ruote), guarisce le malattie (venivano attribuite proprietà febbrifughe, oltre a quelle che possiede) e purifica.
Nei paesi dell'est, gli sciamani siberiani la consideravano l'albero cosmico, nonostante non sia un albero enorme e nemmeno longevo: probabilmente era considerato tale per la sua capacità d'adattamento, che le permette di vivere al limitare della tundra, e per la sua particolare corteccia bianca. Molte leggende e racconti di iniziazioni sciamaniche la dipingono come l'albero del Signore della terra, circondato dai Nove Mari, i cui rami venivano donati dallo stesso Signore per produrre strumenti rituali (di solito casse per tamburi) da usare per i malati e le partorienti; altre volte veniva indicato come l'albero che da la vita a ogni essere umano.
La betulla diventa quindi l'axis mundi che collega il cielo e la terra o, dal punto di vista sciamanico, che collega i tre mondi; durante l'iniziazione sciamanica siberiana la betulla svolge un ruolo importante: la vigilia della cerimonia lo sciamano e alcuni giovani tagliano alberi di betulla saldi e dritti, lasciando in cambio offerte di carne di montone, e la mattina della festa la betulla più robusta viene fissata nella yurta (tenda) del futuro sciamano, con le radici nel focolare e le fronde che passano dal buco del fumo e viene chiamata “il custode della porta”; le altre betulle vengono piantate nel luogo dell'iniziazione e il candidato deve arrampicarsi su una di esse, dopo che il padre sciamano avrà praticato sul tronco nove incisioni ascendenti, a simboleggiare i nove cieli.
In epoche più tarde, i contadini russi usavano piantare due betulle ai lati della porta di casa, ma è importante che siano due poiché, così sostenevano, è un albero che soffre di solitudine.
In scandinavia la betulla era l'albero di maggio, adornata con nastri colorati e coronata con una ghirlanda di fiori; in Svezia i giovani andavano di casa in casa, capeggiati da un violinista, portando con loro ramoscelli di betulla: se venivano accolti con gentilezza, i giovani fissavano un rametto sul tetto della casa e uno sull'uscio come simbolo bene augurante.
Usi Magici: utile in tutti i rituali riguardanti la fertilità, la nascita (sia fisica che spirituale), l'inizio e la purificazione. Un bagno ottenuto aggiungendo all'acqua un decotto di corteccia di betulla e altre erbe adatte, può essere usato come purificazione prima di un rituale. Per il suo significato aurorale la betulla porta alla luce ciò che è occultato, è utile quindi per far emergere la verità in situazioni poco chiare.
Bibliografia:
Fonti cartacee:
Maugini E. Maleci Bini L. e Mariotti Lippi M. (2006): Manuale di Botanica Farmaceutica VIII Edizione; Piccin Nuova Libraria S.p.A., Padova.
Rangoni L. (2005): Il Grande Libro delle Piante Magiche; Xenia Edizioni, Milano.
Fonti elettroniche:
Erik Gotfredsen: Liber Herbarum II: Betula http://www.liberherbarum.com/ consultato: marzo 2012]
A.A.V.V.: Betula pendula – Wikipedia http://www.wikipedia.org/wiki/Betula_pendula [consultato: Marzo 2012]
A.A.V.V.: Betula pubescens – Wikipedia http://www.wikipedia.org/wiki/Betula pubescens [consultato: Marzo 2012]
A.A.V.V.: Betulla: betulla, tisane, infusi, shamano, medicina, magia http://www.celticworld.it/sh_wiki.php?act=sh_art&iart=378 [consultato: Marzo 2012]