Cannella (Cinnamomum verum J. Presl.)
Cannella
A cura di Lyrio Baelfire
Nome scientifico: Cinnamomum verum J. Presl.
Sinonimi: C. zeylanicum NEES.
Nome comune: (IN VARIE LINGUE E/O DIALETTI): Cannella, cinnamomo, cinnamon (eng), cainéal (irish), cannelier (fr), canela (esp), kanel (deu).
Famiglia: Lauraceae.
Descrizione Botanica: albero sempreverde alto circa 10-15 metri, le foglie sono opposte, di forma ovale e allungata, grandi fino ai 18 centimetri di lunghezza. I fiori, insignificanti e bianchi, sono riuniti in infiorescenze. Il frutto è una drupa che contiene un seme privo di albume. La corteccia è fortemente aromatica.
Habitat: è una pianta che cresce spontanea nella fascia tropicale dell’Asia.
Distribuzione geografica: originaria dello Sri Lanka, è stata introdotta per la coltivazione in numerosi paesi tropicali come il Madagascar, la Malesia e le Antille. Viene prodotta anche in Vietnam, Sumatra e Indonesia.
Fioritura: essendo una pianta tropicale, fiorisce senza seguire la stagionalità.
Parte utilizzata: corteccia.
Raccolta: la corteccia viene raccolta dai rami e dai fusti tutto l’anno.
Principio attivo principale: Aldeide cinnamica, Eugenolo. L’aldeide cinnamica conferisce il caratteristico aroma alla cannella, ed è usata come aromatizzante in cibi e profumi. È antimicrobica e antifungina a contatto, inoltre agisce direttamente sugli adipociti attivando la termogenesi, rendendola interessante come farmaco anti obesità.
Usi Erboristici e/o Culinari: La cannella è adoperata come spezia e aroma, con un potere antiossidante tra i più elevati. È scientificamente dimostrata la sua efficacia nell’abbassare il colesterolo e i trigliceridi nel sangue contribuendo ad alleviare i disturbi dell’ipertensione. Secondo la medicina Ayurvedica è febbrifuga e contrasta alcuni disturbi intestinali. La spezia è oggetto di studio per malattie come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.
Curiosità: La cannella è una spezia utilizzata sin dai tempi più remoti. Fu importata in Egitto intorno al 2000 a.C., ed era una spezia estremamente costosa riservata ai soli monarchi e alle funzioni religiose, equiparata in valore all’incenso e alla mirra. La cannella del Ceylon (C. verum) è sempre stata affiancata alla cannella cinese (C. cassia), assai meno pregiata, e insieme ad altre piante componevano in era ellenistica il kiphy, un unguento aromatico usato per le bruciature.
Molte sono le leggende che ruotano intorno a questa preziosa pianta; in una di queste si racconta che la Fenice, un uccello leggendario che rinasce dalle sue stesse ceneri, costruisca la sua pira funebre con i rami di quercia e di cannella, abbandonandovisi sopra e morendo nel fuoco, sprigionando aromi sacri.
La cannella è una pianta dedicata al Sole e porta con sé tutte le caratteristiche di questo astro. Può essere utilizzata come incenso per attirare le energie solari e come offerta alle divinità luminose insieme a incenso e mirra.
Bibliografia:
Fonti cartacee:
Maugini E. Maleci Bini L. e Mariotti Lippi M. (2006): Manuale di Botanica Farmaceutica VIII Edizione; Piccin Nuova Libraria S.p.A., Padova.
Rangoni L. (2005): Il Grande Libro delle Piante Magiche; Xenia Edizioni, Milano.
Cattabiani A. (2010): Florario: miti leggende e simboli di fiori e piante; Mondadori Editore S.p.A., Milano
Fonti elettroniche:
Erik Gotfredsen: Liber Herbarum II
http://www.liberherbarum.com/
[consultato: Dicembre 2017]
A.A.V.V.: Cinnamon – Wikipedia
https://en.wikipedia.org/wiki/Cinnamomum_verum
[consultato: Dicembre 2017]