Ero una piccola creatura nel cuore
Prima di incontrarti,
Niente entrava e usciva facilmente da me;
Eppure quando hai pronunciato il mio nome
Sono stata liberata, come il mondo.
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti.
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri.
Stupidamente sono scappata da te;
Ho cercato in ogni angolo un riparo.
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito.
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto.
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto.
Restituendomi
Al tuo abbraccio.
Mary-Elizabeth Bowen
Catullo, carme 34 a Diana
Diana ci custodisce, ragazzi pure e giovinette, ragazzi puri e giovinette noi canteremo Diana. O figlia di Latona, stirpe grande di Giove Altissimo, deposta presso l'olivo a Delo perché fossi sovrana dei monti e delle selve delle forre segrete dei fiumi fragorosi, tu chiamata Giunone Lucina nelle doglie, Signora degli Incroci, tu detta Luna perché brilli di luce non propria: col viaggio del tuo mese misuri o Dea l'annata, tu colmi delle messi i miti casolari: santa in qualunque nome ti sia gradito, benigna proteggi, come sei solita sempre, con cura il popolo di Romolo.