The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Giaietto



A cura di Proue
 

Giaietto
 

Non è un cristallo nel senso tecnico del termine, in realtà è un minerale simile al carbone. Ma per chi lo conosce, il Gaietto è un prezioso alleato così come tutte le pietre presenti nel mondo. E’ nerissimo. E se lucidato dall’uomo diventa così liscio e luminoso da potercisi specchiare. Molti dicono che somiglia all’ambra, ma presumo più per le vibrazioni che emana, che per il suo aspetto esteriore. Questa pietra è una varietà della Lignite, dunque come l’ambra, è un fossile, precisamente, secondo gli studi geologici, un fossile di alberi vissuti tra i 50 e i 60 milioni di anni fa.
Anche l’origine del suo nome è molto antica. Il Gaietto si chiama anche Gagate, in inglese si dice Jet. Si pensa che il nome derivi da un antico fiume dell’Asia minore, che forse dava il nome anche all’intera regione che attraversava. Il fiume in questione si chiamava Gagi. Non molti però sanno che è proprio per questa pietra che comunemente si parla di Nero Gaietto per una certa tonalità di questo colore. I maggiori giacimenti di Gaietto si trovano oggi in Asturia e per lo più viene utilizzato per ricavarci perle e oggetti funerari, ma anche per creare il rosario dei monaci. Anche Il Regno Unito vanta una profonda tradizione di estrazione e lavorazione del Gaietto
In ambito terapeutico il Gaietto può essere utilizzato per rafforzare il sistema immunitario. Questa pietra infatti, forte del suo passato ultramillenario, ha in sé il potere di mantenere costante il flusso energetico del corpo e sostenere il fisico in periodi di forte stress e/o nei cambi stagionali, comportandosi come gli alimenti probiotici di cui sembra ultimamente moda al supermercato. Sempre contro i cambi stagionali, soprattutto quelli che portano al’inverno, il Gaietto, a contatto con il corpo nudo e con il suo calore, aiuta a combattere i reumatismi da freddo. E’ curioso pensare come, anticamente i ninnoli di giaietto fossero considerati un tutt'uno con il corpo di chi li aveva addosso. Ottimo anche, sembra, per curare i disturbi dello stomaco, per cui la funzione terapeutica viene accomunata alla liquirizia.
In ambito esoterico l’utilizzo del Gaietto rispecchia per sommi capi quello in ambito terapeutico. Partendo dalle sue caratteristiche principali, il suo essere profondamente Terra, portatore di adattamenti millenari e custode di antichissime nozioni, questa pietra lavora fermamente per essere di supporto, come uno scheletro, un pilastro alle proprie convinzioni e per la propria forza di volontà, con quel tocco di pacatezza e calma Terrosa che mai guasta. Si utilizza il Gaietto anche come protezione durante i viaggi astrali o sciamanici, perché possa aiutare il viaggiante a tutelarsi da eventuali attacchi durante il viaggio ed a tornare sano e salvo nella propria dimensione. Si racconta che coloro che si sentono affascinate o in qualche modo inconsciamente attratte da questa pietra tranquilla e potente siano anime antiche, ovvero anime legate a passati molto lontani, che si sono reincarnate parecchie volte e detengono, spesso nascosta, una saggezza millenaria.
Esiste anche un’altra forte funzione del Gaietto in ambito esoterico e di corrispondenze. Come Terra vuole il Gaietto può essere impiegato quando si necessita di rinforzare (o non perdere) le proprie finanze.
L’impiego della pietra con l’intento di mantenere una solidità economica ed un certo agio è fortemente consigliato.
Può essere applicato ovunque, ma come gioiello deve essere montato in argento.

UTILIZZO DEL GIAIETTO NEI RITUALI.

Il Gaietto è uno di quelle pietre delicate ma potenti, che deve essere necessariamente purificata e caricata prima di ogni utilizzo, anzi, il Gaietto dà il meglio di sé appena ricevuto, poi man mano perde il suo originario vigore con le successive purificazioni. Questo spiega perché abbia bisogno di lunghi riposi sottoterra, il più possibile in profondità e vicino a radici di alberi adulti.
Per lasciare che il Gaietto lavori per noi non è necessario entrare in sintonia con la pietra con il tempo. Per quanto altero e antico, il Gaietto offre il suo aiuto a chiunque nell’immediato. E non ha bisogno di tempi lunghi per essere canalizzato con un intento. Dunque niente cerimoniali e rituali artefatti. Il Gaietto richiede prontezza e chiarezza di intento. E nient’altro per fortuna. L’importante è conservarlo al buio, meglio se separato e protetto da altri cristalli, magari con un sacchetto di velluto. Come una cosa preziosa. E bisogna porre attenzione nel manipolarlo in quanto è davvero piuttosto incline a scheggiarsi.