Ero una piccola creatura nel cuore
Prima di incontrarti,
Niente entrava e usciva facilmente da me;
Eppure quando hai pronunciato il mio nome
Sono stata liberata, come il mondo.
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti.
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri.
Stupidamente sono scappata da te;
Ho cercato in ogni angolo un riparo.
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito.
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto.
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto.
Restituendomi
Al tuo abbraccio.
Mary-Elizabeth Bowen
Profumo di Prothyraia
Storace.
Ascoltami, o dea augusta, demone dai molti nomi,
soccoritrice nelle doglie, soave al cospetto dei talami,
sola salvatrice delle donne, amante dei fanciulli, dall'animo gentile,
che acceleri il parto, che fra i mortali assisti le giovani, Prothyraia,
hai le chiavi, accogli affabilmente, hai caro l'allevare, gradevole con tutti,
che abiti le case di tutti e gioisci dei conviti,
che assisti le partorienti, invisibile, ma visibile a tutti nelle opere,
partecipi alle doglie e gioisci dei parti felici,
Ilitia che sciogli i travagli nelle terribili necessità;
te sola infatti le puerpere chiamano riposo dell'anima;
poichè in te sono i tormenti che liberano dai dolori dei parti,
Artemide Ilitia..e la..augusta Prothyraia.
Ascolta beata, essendo soccoritrice dà discendenza
e salva, come per natura sei sempre salvatrice di tutti.
Fonte: "Inni Orfici", ed Lorenzo Valla, trad. Gabriella Ricciardelli