The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Il palazzo abbandonato

 

I Sogni
 

A cura di Proue
 

 

 


Il palazzo abbandonato

Qualche anno fa feci un sogno che mi fu fatale: sognai di essere in una specie di palazzo decaduto, molto grande con molte stanze. Non ricordo bene se io vivessi lì dentro o ci ero capitata per causa di forza maggiore. Ricordo solo che io dovevo scappare ma che allo stesso tempo avevo delle cose da fare, come un compito da portare a termine. Nella mia tentata fuga capitai in una stanza con nel centro un tavolo quadrato molto grande, di legno spesso. Lì sopra c'erano dei libri antichi, rilegati pelle. E in quella stanza c'era colui che è diventato il mio (ex) ragazzo.
Al momento del sogno io ancora NON conoscevo S. (n.d.r. l’ex chiamato così per rispettarne la privacy), nè tantomeno il suo viso. Ma a distanza di tempo (quindi dopo averlo conosciuto e frequentato) mi tornò in mente quel sogno e gliene parlai. In quella stanza (con il tavolo centrale, con pareti scure e degradate, con una porta chiusa in legno) c'era S.. Era in piedi che mi guardava stupito, non capiva cosa stava succedendo. Fuori dalla porta c'erano delle persone che mi cercavano e tentavano di forzare la serratura. Io ero molto preoccupata e cercavo di tranquillizzare S. (che ribadisco, era quasi impassibile se non solo un pò stupito) dicendogli che doveva rimanere in quella stanza e non muoversi, che lo avrei protetto. Poi la mia visuale si spostava al di fuori della stanza. Il palazzo era su un'altura circondata da erba verde. Poi non ricordo più nulla. La cosa che mi ha fatto specie è stato il trovare S. in quella stanza, senza sapere che avrei conosciuto davvero la persona del sogno. Ma siccome il sogno in sè è un pò in sospeso, credi che riuscirò a trovare l'epilogo? Nel senso: potrei trovare la conclusione a questo sogno? La mia visione onirica terminava con la mia preoccupazione e lui chiuso in questa stanza. Ora non stiamo + insieme ma credo ancora (anche se ne sono convinta solo io) che tra noi due non possa essere finita così improvvisamente. Io attendo il sogno di chiusura. E sono sicura che arriverà. Che ne pensi?



Interpretazione

Dunque partendo dal presupposto che il racconto è troppo pieno di considerazioni personali e che non mi stupisce il fatto che alcuni ricordi sono stati (anche involontariamente) manipolati dalla mente nel corso del tempo procedo con un’analisi dei punti salienti del sogno.

Un palazzo grande con molte stanze.
Questa è la prima delle considerazioni di tipo “spaziale”. Il palazzo, a cui è attribuito anche l’aggettivo “decaduto” è grande talmente da fare in modo che la ragazza si perda ancor prima di attraversarlo, anche se non ricorda se è la sua casa o vi è di passaggio. Questo indica di solito uno stato di caos mentale e ben si accosta all’immagine di una mente in preda al caos.
Ci sarebbe da accertarsi sulle condizioni in cui era la ragazza nel periodo in cui ha creato questo sogno, ma probabilmente il suo punto di partenza come nel sogno era la gran quantità di scelte da fare, alcune anche abbastanza difficili.

Dovevo scappare
Non sa perché deve scappare ma la ragazza sente di dover andare via di lì. Questo elemento si collega a quello di prima. Se il palazzo decadente simboleggia la sua condizione al momento del sogno, il suo “bisogno” di scappare evidenzia la necessità di trovare una via di sbocco, un modo per poter tornare a respirare.

Un tavolo quadrato, molto grande
Questo mobile grosso e pesante, giusto nel centro della stanza, con spigoli grossi e probabilmente pericolosi può esser visto come un problema rilevante, una situazione che si è piantata e non riesce ad essere risolta. Che il passare del tempo probabilmente non ha alleggerito.

Libri antichi rilegati in pelle
Sottolineano ancor più il tempo passato senza prendere decisioni, lo stallo, nonostante siano faccende piuttosto pesanti (probabilmente legate alla famiglia o allo studio)

Persone mi cercavano
Per cui scappa nel sogno da delle persone (di cui non vede il volto e non riconosce, pare, la voce)
Voci… che si tramutano in pensieri, dicerie, chiacchiere che la turbano, di persone che ritengo possano essere nella stretta cerchia delle conoscenze (nonostante lei non le riconosca queste persone sono in casa e lei non ha notato segni di lotta o effrazione per cui c’è da pensare che queste persone abbiano libero accesso alla casa)

Lo avrei protetto
L’istinto di sopravvivenza si estende a colui che è nella stessa situazione. La ragazza avverte perciò la necessità di tirar via dai problemi questa persona, ciò può esprimere un grosso senso di responsabilità verso qualcuno, probabilmente una persona più giovane e meno esperta (il ragazzo non è del tutto consapevole della situazione e si limita ad essere stupito), si potrebbe pensare un fratello minore, un’amica…

Il palazzo era su un'altura circondata da erba verde
Questa la situazione all’esterno e, collegandoci a quanto appena analizzato possiamo interpretarla in due diversi aspetti:
1. il palazzo è in alto rispetto ad altro un po’ distaccato ma con una visuale migliore dei dintorni. Erba “verde” quindi vegetazione viva e rigogliosa.
Questo potrebbe denotare una specie di isola felice dove la ragazza si è rintanata nei suoi pensieri fino al punto da distaccarsi da ciò che lo circonda.
2. lo spazio che circonda il palazzo sereno, vivo, quasi una bolla di verde che protegge la casa. Ma la grossa distanza, il distacco che piò volte la ragazza dice di notare è sicuramente indice di scarsa comunicazione tra lei ed il mondo “esterno”.

E in quella stanza c'era colui che è diventato il mio (ex) ragazzo.
La questione legata al ragazzo che lei dice di aver riconosciuto nonostante in reltà all’epoca dei sogni non lo conoscesse ancora è da discutere.
sinceramente non credo molto alla veridicità della “coincidenza”, ma assolutamente non per cattiva fede o menzogna della ragazza, quanto piuttosto per il fatto che, come dicevo prima, è tipico della mente inscatolare in “schemi” mentali riconosciuti immagini e volti. (avete mai visto un volto su una superficie con due bulloni ed un foro più sotto? Avete mai avuto l’ìimpressione di essere già stati in un luogo o essere a vostro agio con uno sconosciuto? Questo avviene spesso perché il cervello è portato a ricercare nel luogo o nello sconosciuto elementi simili a quelli immagazzinati in precedenza in viaggi o incontri. Questo è più o meno in maniera spicciola il principio su cui si basa l’orientamento umano.)