Ero una piccola creatura nel cuore
Prima di incontrarti,
Niente entrava e usciva facilmente da me;
Eppure quando hai pronunciato il mio nome
Sono stata liberata, come il mondo.
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti.
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri.
Stupidamente sono scappata da te;
Ho cercato in ogni angolo un riparo.
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito.
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto.
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto.
Restituendomi
Al tuo abbraccio.
Mary-Elizabeth Bowen
Inno a Osiride-Sokar – Papiro Rhind B.M. 10188
Salve, regale che sei, che incedi rivestito del tuo corpo!
Salve, figlio erede, gerarca dei ranghi divini!
Salve, signore dalle molte esistenze!
Salve a te, la cui sostanza è come oro nei templi!
Salve, signore della durata di vita, dispensatore degli anni!
Salve, signore vivente attraverso l’eternità!
Salve, signore degno di molte centinaia di migliaia di laudi!
Salve, luminoso che sei, tanto all’alba che al tramonto!
Salve a lui che rende piacevoli tutti gli esseri viventi!
Guardate il signore della grande paura e tremito!
Salve, signore di molte divinità!
Salve, luminoso che sei con la corona bianca, signore della corona regale!
Guardate il bambino sacro di Oro, glorioso!
Salve, anima di Ra, nella barca adorata!
Salve, condottiero della pace!
prendi possesso del tuo sarcofago!
Guardate il dominatore della paura, che si costrinse nell’esistenza!
Salve, il tuo cuore non trema, – prendi possesso della tua città!
Guardate il beniamino degli dei e delle dee!
Salve, a te che promuovi l’alluvione, – prendi possesso del tuo tempio!
Salve, abitatore del mondo degli inferi, – prendi possesso di quanto ti viene offerto!
Salve, oh protettore, – prendi possesso del tuo tempio!
Salve a te che aumenti di forma come la scimmia di Tehuti, o che ti effondi nella piena luce del Sole!
Salve a te fiore onorato di Faraone!
Salve a te che maneggi il sacro sartiame della barca Sektet!
[1] Guardate il signore della giovinezza, – egli diventa vecchio nel suo sarcofago!
Guardate le anime eccelse che abitano il regno della Morte!
Guardate il sacro designatore del settentrione e del mezzogiorno!
Guardate il misterioso, sconosciuto agli umani!
Salve a te che illumini gli abitatori del mondo degli inferi, perchè possano vedere la luce del Sole!
Guardate il signore dalle corna di Atef, il grande in Suten-Henen!
Salve, grande e terribile di Naret!
Salve, abitatore di Uast[2], fiorente per sempre!
Salve, Amon-Ra, re degli Dei, che fai si che i suoi membri crescano alla sua alba e al suo tramonto!
Salve, titolare di monumenti e di offerte all’entrata della tomba!
Salve a te che poni la corona di Ureo sul capo del tuo signore!
Salve a te che fai sì che la terra rimanga al suo posto!
Salve a te che apri la bocca dei quattro grandi dei che abitano il mondo degli inferi!
Salve, anima vivente di Osiride, che lo incorona con la luna!
Salve a te che nascondi l’essenza di lui nel grande sarcofago di Amon!
Salve a te Dio nascosto, Osiride nel mondo degli inferi!
Salve a te la cui anima riposa nel cielo, – il cui nemico è caduto!
La Dea Iside ti parla, emettendo un grido dal fiume -
“Manda il pesce purificato “Abd” dalla barca di Ra, oh signore del principio,
Il quale diviene come gli immortali che si deliziano, – tu uovo che diventi come rinnovato”.
Essa taglia le teste ai nemici in questo suo nome di “Signora di Tepka”.
Oh, signora del principio, vieni al nostro cospetto in questo nome di lei di Hathor, signora dello smeraldo, signora di Uast la santa!
Vieni in pace, in grazia di questo nome di lei di Hathor, signora di Uast la santa!
Vieni in pace, oh Tayt, in questo nome di lei di signora della pace!
Vieni di fronte, per vincere il nemico di lei, in questo nome di lei di Hathor, signora del tempio di Suten-Henen, d’oro!
Vieni in pace, in questo nome di lei di Hathor, signora di Inbut!
Vieni in pace accanto a Neb-er-zer in questo nome di Hathor, signora di Shet-Tekh!
Splendi, oh d’oro che sei, accanto al padre di lei in questo nome di lei di Bast.
Avanzati sopra i templi e a lato del grande tempio, in questo nome di lei di Satet.
I due paesi diventano fertili, – governa tu gli dei in questo nome di lei di Mazit.
Hathor vince il nemico del proprio padre con questo proprio nome di signora di Sekhet!
Mazit grandemente s’impone in questo nome di lei di signora di Immu.
Essa sparge profumo sulla propria testa e chioma, in questo proprio nome di Neit.
Esaltalo al cospetto degli dei, e davanti ai testimoni di lui!
Hathor è la signora di Uast: Hathor è la signora di Suten-Henen:
Hathor è la signora di Tepka: Hathor è la signora di Mehut:
Hathor è la signora di Rehesau: Hathor è la signora di Shet-Desret:
Hathor è la signora del Turchese: Hathor è la signora di Ineb:
Hathor è la signora di Uahwah: Hathor è la signora di Ammu:
Hathor è la signora di Imem: Hathor è come Hennu di Met-Sas!
I nove compagni[3] si avvicinano – lasciate che le vostre braccia vengano a trovarsi sotto vostro padre Osiride – proteggete il vostro paese; (ripetere quattro volte)
Salve, signore incoronato della festa!(ripetere due volte)
Oh principe!
Salve!
E’ dolce per le cortigiane che ami!
Salve a te che vivi doppiamente intenso per l’eternità!
Salve!
– tu che tieni banchetto per sempre!
Salve, adorato: ti avanzi da solo per le vie!
Salve a te che ti trovi insediato nelle regioni sopra i cieli!
Salve oh Dio, – ascolta!
Proteggi il paese!
Ascolta il grido – proteggi il paese alle porte dei distretti celesti!
Salve a lui che procede coi due suoi occhi, figlio del servo di Dio!
Salve, protettore, preservatore quando tu parli!
Salve, protettore di Faraone, quando egli fa ciò che tu ami!
Salve, protettore di Faraone, quando egli si adopera perché ti siano innalzate le laudi!
Salve, tu che sei seduto, poiché ti raggiunge questa pace del cuore!
Salve al figlio del servo di Dio – viene recitato per lui il servizio della festa!
Salve a te che sei insediato col nome di Deddu sopra i cieli!
Salve a te dai soavi profumi in Deddu sopra i cieli!
Salve a te che vieni a sottomettere i nemici!
Salve a te che vieni ad adorare l’Infante!
Salve a te che incuti timore di lui nei cuori ribaldi!
Salve, oh lavoratore che segue il suo signore, benché il seguace del dio Bast non lo assista!
Guarda, vi sono dei cuori ribaldi, che hanno in odio il tempio, ma la fine di tutte le cose li colpisce al collo!
Ecco!
Arriva il signore di Deddu sopra i cieli – egli abbatte i cuori ribaldi! (ripetere le parole sedici volte con l’accompagnamento di strumenti musicali)
L’Inno è finito.