Ero una piccola creatura nel cuore
Prima di incontrarti,
Niente entrava e usciva facilmente da me;
Eppure quando hai pronunciato il mio nome
Sono stata liberata, come il mondo.
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti.
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri.
Stupidamente sono scappata da te;
Ho cercato in ogni angolo un riparo.
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito.
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto.
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto.
Restituendomi
Al tuo abbraccio.
Mary-Elizabeth Bowen
Ad Apollo e al Sole (parte prima)
Io onoro la splendente divinità del Sole,
L’affascinante prole dell’onnipotente Giove,
Che per mezzo della vivifica fonte solare,
Celata dalla sua operosa mente,
Ha creato una triade di splendenti solari divinità;
Donde sono nate le molteplici forme del mondo
Dalla mistica oscurità alla meravigliosa luce,
Perfette e colme di ingegno.
Ave! Re sovramondano della divina luce,
Incantevole immagine del bene ignoto:
Come la luce si propaga dall’uno,
Il dio degli dei e fiore di ineguagliabile bellezza,
Illuminando l’occulto con intelligibili divini raggi;
Così i raggi di Apollo, esultanti e gloriosi,
Per mezzo del potere armonico,
Colmano di esuberanza e luce
Il mondo mentale; allo stesso modo il Sole che sorge,
Diffonde ovunque nel mondo dei sensi,
La sua luce, feconda, bella e divina.
A te, come luminoso Apollo, spetta
Raccogliere la moltitudine per creare unione
E generare molteplici nature da una sola;
È nella tua natura convogliare con vigore
I differenti ranghi delle secondarie forme;
E combinare attraverso un’unica magnifica essenza
Le svariate essenze esistenti e i fertili poteri.
Ciò che è estraneo alla moltitudine ti appartiene,
Ispirando la profetica verità nelle subordinate forme;
Poiché verità e pura semplicità sono una sola cosa:
La tua libera essenza è la fonte
Per mantenere incontaminato il potere.