Ero una piccola creatura nel cuore
Prima di incontrarti,
Niente entrava e usciva facilmente da me;
Eppure quando hai pronunciato il mio nome
Sono stata liberata, come il mondo.
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti.
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri.
Stupidamente sono scappata da te;
Ho cercato in ogni angolo un riparo.
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito.
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto.
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto.
Restituendomi
Al tuo abbraccio.
Mary-Elizabeth Bowen
INNO AL SOLE CALANTE
O Sole, che attraversi il cielo al tuo tramontare,
possano accoglierti benevolmente i cancelli splendenti [1], e ti siano lievi le porte del cielo.
Possa il tuo precursore [2] e fedele messaggero segnarti la via!
All’interno dell’Ebara [3], sede della tua regalità, egli fa risplendere la tua magnificenza.
Possa la Luna, tua adorata sposa [4], venirti incontro con letizia [5].
Possa il tuo cuore riposare in pace.
Possa la gloria della tua divinità accompagnarti sempre.
O Sole, eroe potente! Risplendi gloriosamente [6].
Signore dell’Ebara, poni i tuoi passi correttamente lungo il tuo cammino.
O Sole, nel tuo percorso segui la via tracciata per i tuoi raggi!
Tu sei il signore del Giudizio sui popoli.
COLOFONE DELLA COPIA DEL TEMPIO
Questo è l’inno al sole calante, l’incantatore [7] lo recita all’inizio della notte
[1] La versione assira recita “possano parlarti di pace”
[2] Si tratta del dio che cammina davanti al sole, suo precursore
[3] Ebara è il nome del tempio dedicato al dio Sole
[4] Una versione recita “tua adorata sorella”: la Luna era considerata da alcuni la moglie, da altri la sorella del Sole, probabilmente era entrambe le cose
[5] La versione assira recita “porsi di fronte a te”
[6] La versione assira recita “glorificati”
[7] Si tratta del nome di una casta sacerdotale, la cui funzione era di ripetere certe preghiere o incantesimi in determinati orari