The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Lama n° 20 - Il Giudizio



A cura di Sole

LAMA N° 20 - IL GIUDIZIO

La lama venti mostra la sesta tappa dello sviluppo spirituale, quando la Coscienza individuale arriva al punto di fondersi con la Coscienza universale, e così si comprende che la propria personalità non è null'altro che una manifestazione della corretta relazione esistente tra l'Autocoscienza e l'Inconscio.
Dalla lama dieci abbiamo compreso che l'intera umanità si trova nella posizione di Hermanubis, (ignoranza parziale) e che quando si comprende la vera natura della nostra personalità, allora le esperienze quotidiane diventano una successione di miracoli, e arriva la luce come un lampo (lama sedici). La lettera ebrea impressa è Shin, che significa dente, e per la forma ricorda tre lingue di fuoco; infatti il fuoco è l'elemento attribuito a questa lama. Il suono di questa lettera, sh, è un avvertimento di silenzio, e sembra dire "restate costantemente in silenzio, siate il più possibile silenziosi". I serpenti sono simboli di saggezza e da sempre sono creature silenziose. La Grande Opera Cosmica non può essere spiegata. Quando si parla non si spiega un segreto ma si indica semplicemente la via. D'altro canto chi conosce "il segreto" lo esprime eternamente, non a parole, ma con l'esempio delle loro vite.
La lama venti si intitola "Il Giudizio", e in superficie si riferisce al giorno in cui i teologi ipotizzano un giudizio universale per tutte le anime. Ma questo è solo un velo davanti al vero significato. Cabalisticamente alla lama venti si associa l'idea di realizzazione, di decisione, e quindi di giudizio o valutazione. Alcuni di noi sono incapaci di valutare correttamente. Un vero giudizio presuppone l'abilità di darsi conto del panorama completo, di valutare in profondità e solo dopo decidere. Per questo shin significa dente, i denti hanno a che vedere con la capacità di digerire e assimilare e nessuna esperienza è veramente nostra se prima non l'assimiliamo: il giudizio è l'uso della corretta assimilazione. Le tombe raffigurate evocano l'idea della morte. La lama tredici è immediatamente associata allo scheletro e alla morte, che qui vediamo rappresentata chiaramente. Le tombe sono nell'acqua, che inizia nella lama due e che qui è nel punto finale.
Il principio della morte raffigurata ha molte relazioni: morte della falsa personalità, morte dei modelli, delle forme di pensiero e sentimenti che sono legati a modalità di coscienza non sviluppate, modelli ignoranti e primitivi. Deve morire il vecchio affinché possa nascere il nuovo. La maggior parte di noi che ha problemi con la coscienza soprattutto a livello emozionale; ci si afferra al passato, alle lacrime, alle perdite, ai tradimenti, e curiosamente ricordiamo in maniera vivida più le esperienze infelici e tragiche che quelle amabili. Tendiamo a dimenticare la meraviglia di un tramonto osservato, la delizia di amici incantatori, il calore di un sorriso. Non lo ricordiamo vividamente, però quando passiamo attraverso momenti tragici, all'improvviso la bellezza di un sorriso o un atto di considerazione di qualcuno ci appaiono in tutto il loro significato. Questa liberazione dalle tombe ha molte più relazioni che con la morte. è la liberazione dalle nostre prigioni di ieri, da quello a cui ci afferriamo nelle interpretazioni equivoche dalle esperienze che ci legano alle risposte emozionali negative. Qui abbiamo un uomo, una donna e un bambino che escono dalle loro tombe. Non è facile vincere i modelli che ci hanno sostenuto per tanto tempo, e lo sviluppo della nostra integrità mentale non può aver luogo a meno che questo equilibrio non si esprima nelle nostre relazioni. Se crediamo di avere un equilibrio interiore, guardiamo al nostro mondo esteriore e vediamo che tipo di relazioni abbiamo instaurato, con il compagno/a, i figli, i colleghi. Il grigio della figura indica che si è stabilito un equilibrio di elementi maschili e femminili, positivi e negativi. Le nostre tombe hanno grande valore perché esprimono le limitazioni che abbiamo e che ci rendono sufficientemente infelici per invogliarci a cercare nuove risposte, campi di valutazione più ampi, fino a raggiungere la conoscenza superiore. Noi abbiamo BISOGNO di qualcosa che ci aiuti a cambiare completamente la nostra attitudine verso le nostre tombe affinché possiamo liberarcene. Siamo sempre pieni di risentimento o di nostalgia per ciò che poteva essere; se solamente ci rendessimo conto che il dolore di ieri è stato ciò che ci ha fatto crescere, che ci ha dato la misura di ciò che oggi siamo, solo così riusciremo ad esercitare una corretta valutazione e quindi un giudizio. La capacità di amare che oggi HO è proporzionale alla profondità della coppa delle mie emozioni acquisite attraverso le esperienze passate che includono il dolore. La ragione per cui ci portiamo dietro le nostre tombe che contengono modelli negativi è che la nostra coscienza e le nostre emozioni rimangono intrappolate negli stessi modelli inconsci interiori che si ripetono incessantemente. Questa è la legge di attrazione. Man mano che impariamo a sostenere altri stati della mente e delle emozioni possiamo spingere verso il cambio e acquisire nuovi elementi positivi mentre i vecchi vengono eliminati. Così non ripetiamo le nostre forme antiche di pensiero, non ci blocchiamo nello stesso ciclo, una e un'altra volta. Il giudizio è la conseguenze del pesare le evidenze, per questo la giustizia è sempre rappresentata dalla bilancia; inoltre implica una stima o una misura.
Un giudizio è una conclusione ragionata e il ragionamento ci rimanda alla lama quattro. Nella lama venti il ragionamento arriva alla conclusione e manifesta un nuovo ordine: le cose vecchie sono passate attraverso la fase rappresentate dalla lama tredici, che inizia con la discriminazione perfetta rappresentata dalla lama sei. Ed in ultimo ad un giudizio segue anche una decisione, che a sua volta è seguita dalla azione. Osserviamo che la parola decisione ha un radice latina che deriva dal verbo "tagliare". Il giudizio taglia per sempre le nostre relazioni con le false conoscenze. L'angelo della lama è ovviamente Gabriele perché ha una tromba che resuscita i morti dalle tombe. È l'Arcangelo della Luna, e osserviamo che la Luna è relazionata alla lama due, numero radice di venti. Inoltre è la fonte da cui deriva tutta l'acqua che si vede nelle lame dei Tarocchi. La suggestione è che la personalità umana è alzata dalla "morte" della coscienza tridimensionale per un potere che arriva dall'alto, più che dal proprio sforzo. Dodici raggi attraversano le nubi e il dodici insinua che la luce che attraversa le nuvole è la luce del vero IO e Gabriele impersona un aspetto di questa luce. Dalla tromba scendono sette raggi ed è fatta di oro con tutti i significati occulti che ha questo prezioso metallo. Il risveglio della coscienza è davvero accompagnato da certi suoni. Questi suoni sono rappresentati da sette piccoli raggi che corrispondono alle vibrazioni sonore dai sette centri interiori (i chakras) rappresentati dalle piccole stelle della lama diciassette. L'iceberg sul fondo fa riferimento ad un aforismo alchemico che afferma che, per realizzare la Grande Opera è necessario avere la fissazione del volatile, o corrente di energia cosciente tipizzata con l'acqua.
Il flusso dà forma alle illusioni da cui derivano i nostri inganni, quando li fissiamo, li facciamo solide, fermiamo il flusso e così ci emancipiamo dalla brutalità e dalla cattiveria. Ricordiamo il simbolismo della lama dodici: "l'Appeso", o la Mente Sospesa, strettamente relazionata con l'elemento acqua. La Coscienza Superiore detiene il flusso di energia, flusso di coscienza immobilizzato e rappresento dal ghiaccio. Il mare, infine, è la parte finale del flusso d'acqua e sostiene tre tombe di pietra, insinuando che la base delle apparenze della forma fisica è la vibrazione dell'energia mentale. Le tombe sono rettangolari per suggerire l'apparente solidità e impenetrabilità delle forme tridimensionali. Le tre figure rappresentano la percezione autocosciente (l'uomo), la subcoscienza (la donna) e il loro prodotto, la personalità rigenerata (il bambino). Le loro posizioni indicano lettere romane. La donna una L, il bambino alza le braccia formando una V, l'uomo incrocia le braccia e indica una X. LUX, Luce. L'uomo si trova in una posizione di adorazione passiva, così la mente autocosciente comprende che non fa nulla da sola, è soltanto un canale attraverso il quale la vita superiore discende a livelli inferiori di manifestazione. La donna riceve l'influsso in posizione attiva ed è relazionata con Lamed e con la lama undici e sono solo aspetti differenti dell'Imperatrice.
La donna rappresenta la purificazione che segue il ragionamento corretto, la risposta inconscia agli stimoli corretti della realtà. Il bambino rappresenta la visione interiore, il tornare della mente lontano dalle sensazioni registrate dai sensi esteriori; la posizione corrisponde a V o Vav ed è un simbolo di intuizione. Le tre figure sono nude perché non nascondono nulla e sono grigie per indicare che hanno vinto tutti gli opposti; lo stendardo della tromba misura cinque per cinque ed è un quadrato perfetto, simbolo magico. Inoltre ha una croce di quattro braccia uguali, simbolo del numero quattro e della lama quattro. Il venti, così, rappresenta la lama quattro, l'Imperatore, moltiplicato per la lama cinque, il Papa. Il ragionamento corretto parte dall'interazione della ragione con l'intuizione. Le menti razionali non sentono il richiamo della tromba.
Quando, dopo un corretto processo intuitivo-razionale, un essere umano sceglie deliberatamente di lasciare la volontà personale illusoria e vivere con pensieri, parole e atti come un "servo disinteressato" della vera Volontà Unica, questo è un giudizio; questo è "Il Giudizio". In questa lama si legge sicuramente la necessità di una valutazione per il consultante; per una coppia la carta esorta la realizzazione di un progetto di vita comune, un figlio, un viaggio, un trasferimento. Il giudizio rimanda allo scaturire di un desiderio, una vocazione, una chiamata di qualsiasi genere, ad una presa di coscienza, ad un risveglio della sessualità. È una rinascita, di qualsiasi genere, un ridestarsi della coscienza, un riemergere di ciò che è nascosto.