Ero una piccola creatura nel cuore
Prima di incontrarti,
Niente entrava e usciva facilmente da me;
Eppure quando hai pronunciato il mio nome
Sono stata liberata, come il mondo.
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti.
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri.
Stupidamente sono scappata da te;
Ho cercato in ogni angolo un riparo.
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito.
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto.
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto.
Restituendomi
Al tuo abbraccio.
Mary-Elizabeth Bowen
A cura di Sole
LAMA N°8 - LA FORZA
è la prima lama della seconda serie dei Tarocchi, ed è quella che apre la porta alle energie inconsce, simbolizzando il lavoro della coscienza che passa soprattutto attraverso il rapporto con le forze istintive. Infatti la lettera ebrea Teth significa serpente, che è uno dei simboli occulti maggiormente usati dalle dottrine esoteriche, e sicuramente uno dei simboli più importanti. Rappresenta la Kundalini, o Energia Vitale, che si trova raccolta arrotolata su se stessa in attesa di risveglio, alla base dell’osso sacro (questo il motivo per cui anticamente denominato “sacro”).
In questa lama vediamo una donna, La Forza, che lavora con le mani nella bocca del leone posizionato all’altezza del pube; essa, nel domarlo, mette in azione tutta la sua istintività, animalità, sessualità. Quest’ultima energia, in particolare, è una forma potentissima di energia universale che, quando coscientemente incanalata, permette la risalita della kundalini e l’apertura di tutti i chakras. Per il corretto utilizzo dell’immenso potere della Kundalini è necessario, innanzitutto, curare la paura, il timore del fallimento rispetto ad un’idea, ad un desiderio proposto. Se noi desideriamo intensamente qualcosa, ma abbiamo timore che non si realizzi, il nostro inconscio, docile alle suggestioni, percepirà esattamente questo timore e i risultati saranno fallimentari, così come li abbiamo timorosamente immaginati. Il nostro inconscio, difatti, non obbedisce mai a comandi, ma a quello che sottilmente insinuiamo, suggeriamo, per questo è molto importante avere sempre bene in mente sia la realtà che ci circonda sia il risultato concreto che possiamo sperare di ottenere verificate le nostre possibilità in questo luogo e in questo momento. Noi abbiamo a disposizione ogni tipo di potere per realizzare qualunque cosa ci proponiamo, ma è importante sempre comprendere come tutto è manifestazione dello Spirito, Energia Vitale, Prana. Ogni cosa è pervasa dall’energia mentale; così quando valutiamo gli oggetti che compongono il nostro mondo circostante cerchiamo sempre di sentire, percepire, odorare, gustare, toccare lo Spirito in ogni sua parte.
Il movimento dell’Energia Vitale, o Kundalini, è associato al serpente perché è un movimento ondulatorio e a spirale, e questo movimento vibratorio di onde è associato al numero otto, simbolo numerico di vibrazione ritmica. Per scriverlo si inizia dalla parte superiore e si descrive la lettera S, serpentina nella forma e che ha, alla pronuncia, un suono sibilante; si continua poi tracciando le stesse curve reciproche per completare il numero. Queste linee riproducono lo stesso movimento vibratorio che regola le principali funzioni nel nostro corpo umano. Per questo l’otto di questa lama è molto più di un simbolo numerico. Ad eccezione dello zero, l’otto è l’unico numero che può essere riscritto con moto continuo senza togliere la penna dal foglio, ed è quindi segno di una attività perpetua. Anche questo lo lega al serpente, infatti gli antichi, osservando il cambio di pelle del serpente supposero che in questo modo con moto perpetuo, questi animali rinnovavano anche la totalità del loro organismo; i pitagorici hanno chiamato il numero otto ARMONIA.
In questa lama è rappresentato tutto il regno naturale, la donna rappresenta il regno umano, il leone il regno animale, le rose, i fiori, l’erba il regno vegetale, e nel fondo c’è la montagna, regno minerale. Questo serve per ricordarci che tutte le forme e le forze naturali sono espressione dell’unico Grande Agente Magico, l’Energia Vitale, che pervade ogni essere di questo pianeta, e che tutte sono subordinate alla legge qui rappresentata; la animale è subordinata alla forza umana, la vegetale all’animale e la minerale alla vegetale. Un illuminato è colui che sa esattamente quale il potere occulto dietro il mondo che ci circonda, per questo non accetta nulla nel suo aspetto superficiale, guarda attentamente al mondo come riportato dai sensi, scopre le relazioni occulte e le colloca coscientemente sotto la guida del IO Superiore simbolizzato dal Papa (5), dall’Angelo (6) e dal Carro (7). Così l’inconscio personale riceve le giuste informazioni, è purificato e può indossare il vestito bianco della sapienza, come la donna nella lama; la conseguenza è che le reazioni del regno della natura sotto il livello umano gli sono favorite. In questa sequenza non c’è alcun cambio della legge che governa il mondo, c’è solamente una corretta comprensione della realtà. La lezione più importante che possiamo apprendere è quella di vedere attraverso le apparenze e quindi scoprire la Realtà Unica velata che c’è dietro. Quando conosciamo o ascoltiamo qualcuno, ricordiamo sempre di andare al di là delle apparenze; ricordiamo sempre che la natura interna di ogni singolo essere è uguale alla mia e cerchiamo di conoscere con gli occhi della mente l’uomo reale che c’è dietro la maschera dell’ego, o della personalità. Non commettiamo l’errore di essere sentimentali o emozionali; GUARDIAMO, vediamo sempre il bello e il brutto nascosto dietro le apparenze. Sviluppiamo occhi per vedere. Chi ha la percezione della natura interiore delle cose possiede la chiave di un potere illimitato.
Esaminiamo nel dettaglio la lama otto. è la prima della seconda fila dei Tarocchi, dove sono rappresentati i poteri o i mezzi attraverso cui si manifestano le forze rappresentate nella prima fila. La Forza rappresenta la legge o il mezzo di espressione del principio di attenzione rappresentato dal Mago, e questa è la legge della “suggestione”. Per mezzo della suggestione la forza concentrata in atti di attenzione è condotta a manifestazione per la modificazione delle condizioni esterne. La donna della Forza è la Gran Sacerdotessa, L’Imperatrice ed Eva, e simboleggia l’aspetto umano dell’inconscio, controllando tutte le funzioni del corpo e dirigendo la corrente del Prana, o Energia Vitale. Così come l’Imperatrice, anche qui la donna è incoronata, ma la corona è di fiori e non di stelle; questo suggerisce che qui ci troviamo di fronte a processi organici naturali più che con le forze cosmiche inorganiche simboleggiate dal pentagramma. Inoltre i fiori sono organi riproduttivi del regno vegetale, e una Corona rappresenta sempre la Volontà. La corona di fiori indica che la supremazia esercitata dall’inconscio umano è una supremazia che ha a che fare con il controllo intelligente del potere del serpente, o Kundalini, che è l’agente che opera nella riproduzione vegetale, animale e umana. Sopra la testa della donna c’è un otto orizzontale, come quello del Mago, e in certo senso si può dire che il simbolismo della lama otto è considerato uno sviluppo del simbolismo delle rose e dei lirius nel giardino del Mago. Inoltre, l’Imperatrice e la Gran Sacerdotessa sono sedute, mentre questa donna è in piedi, perché svolge un ruolo attivo di controllo e dominio sull’ambiente circostante. La catena di rose simboleggia i desideri che, quando correttamente coltivati e indirizzati, sono la più potente forma di suggestione; con la formulazione di desideri DEFINITI, CONCRETI, POSSIBILI, ed in accordo con l’armonia del creato, possiamo dominare le poderose forze della natura che operano sotto il livello dell’attività umana. Inoltre le rose sono rosse, simbolo dell’amore e di Venere. Se coltiviamo i desideri attraverso le rose di Venere, attraverso l’impulso dell’amore, riusciremo nei nostri intenti. Tra le idee suggerite dalla parola “leone”, troviamo reggenza, coraggio, valore, volontà. Possiamo dedurre che il simbolismo rappresentato da questa lama è una conseguenza diretta di una pratica cosciente e intenzionale, non è uno sviluppo naturale e spontaneo, ma è il risultato di intenzioni deliberate, di propositi formulati coscientemente, di lavoro continuo e quotidiano. Osserviamo la posizione della bocca del leone, le mani della donna sono nella bocca del leone, indicando che è un leone addomesticato, anche se è forte, vitale, rosso, non verde e immaturo, ed è incatenato dalle rose del desiderio puro. Se il potere è concentrato, la autocoscienza è obbligata a svilupparsi; la lama mostra l’uso positivo e costruttivo della legge di suggestione, della disciplina e dell’autocontrollo nell’opera di rigenerazione personale, e quello che simboleggia è una situazione che MAI occorre spontaneamente, senza l’impulso procedente da tutto ciò che nei Tarocchi è rappresentato dal Mago. Come potremmo leggere un libro se non focalizziamo l’attenzione su di esso e limitiamo la stessa attenzione su altre cose? L’autocoscienza si sviluppa a partire dall’uso di questo principio limitante, e la nostra realizzazione dipende dalla conoscenza di COSA dobbiamo dirigere. E allora ci accorgiamo che abbiamo bisogno dell’energia vitale e primordiale della Kundalini, ma dobbiamo addomesticarla affinché non si rivolga contro noi stessi. Spesso è una energia sopita, o utilizzata male; quando siamo in preda ai nostri impulsi, ira, lussuria, gola, significa che abbiamo permesso che il leone vada sciolto.
Il nostro compito e il nostro destino è addomesticare il leone. Astrologicamente il leone è relazionato al cuore e alla spina dorsale, e la kundalini si trova alla base della spina dorsale. Il cuore è anche il centro dell’amore, l’energia primordiale che viene trasmutata attraverso l’amore. Ed è così che dobbiamo operare. Quando siamo pervasi da onde emozionali, è importante capire cosa fare con esse. Non dobbiamo alterarci. Accettiamo queste onde e coltiviamo dentro di noi un’area che si apre a queste emozioni di energia primordiale che ci inondano. Dobbiamo imparare a coltivare questa energia primordiale con amore, perché solo così impariamo a utilizzarla correttamente. Ma questo richiede una grande forza, e per questo la lama si intitola “La Forza”.
La verità è che il nostro karma può essere modificato, ma poche persone hanno il coraggio e la perseveranza di continuare il lavoro iniziato, a pesare della apparente infruttuosità dei risultati; è vero che nel karma la azione la reazione sono sempre uguali, e che affrontiamo situazioni che sono conseguenze delle nostre azioni passate e noi dobbiamo lavorare proprio con queste situazioni man mano che si presentano. Ma c’è una grande differenza se le affrontiamo con ignoranza o con consapevolezza e intelligenza; se conosciamo la legge possiamo produrre i risultati che non avvengono spontaneamente. Ammettiamo solamente quelle condizioni che desideriamo si manifestino nella nostra vita, ricordiamo che qualunque immagine mentale che viviamo presto o tardi si materializzerà. Non giudichiamo mai, se entriamo nei dettagli dei difetti degli altri, creiamo immagini di questa stessa apparenza che presto o tardi si manifesteranno nella nostra vita, perché questa è la legge della creazione e noi siamo i creatori. Guardiamo più profondamente e attentamente, cerchiamo il buono e il positivo, e quando lo vediamo affermiamolo con forza. La creazione è continua e noi siamo i maghi di questa creazione. Dall’interpretazione di questa lama può scaturire tanto un’energia vitale e creativa, istintuale, quanto blocchi e repressioni, mancanze di comunicazione tra la mente e il cuore, o inconscio. La forza rimanda all’inizio di un’attività o di un periodo di vita caratterizzato da una grande creatività e istintività, anche sessuale. Bisognerà permettere all’anima di esprimersi senza tentare di immobilizzarla. Rappresenta la fine di un ciclo e il ritorno dell’Energia Vitale. Il leone è l’unico in grado di divorare un essere umano, se si entra in armonia con il leone si entra in contatto con la profondità della propria anima e i aprono le porte dell’infinito.