The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

l'INIZIAZIONE WICCAN


 

I RITI DI PASSAGGIO: L'INIZIAZIONE

L'Iniziazione nella Wicca

Così come abbiamo visto precedentemente quando abbiamo esplorato le caratteristiche comuni delle iniziazioni nelle diverse tradizioni dei sistemi misterici ed esoterici di origine occidentale, esistono diversi gradi di iniziazione che, in parte, sono legati ad un concetto gerarchico di conoscenza e anzianità. Nelle tradizioni iniziatiche legate alla magia cerimoniale, per di più basati sulla Cabala, come l'OTO e la Golden Dawn per esempio, lo specchio di riferimento delle iniziazioni sono le Sephirot dell'Albero della Vita. Ad ogni Sephirot è assegnato un grado iniziatico che porta l'adepto attraverso la crescita e l'evoluzione della stessa anima nel proprio spirituale che ha scelto di percorrere. Come è ovvio, ad ogni Sephirot è assegnata anche una peculiarità inerente al percorso stesso, e di contro, quindi, anche al significato dell'iniziazione che una persona deve affrontare, conseguentemente anche alle prove a cui deve sottoporsi per dimostrarsi degno della conoscenza che va cercando. Non mi soffermerò oltre sul significato di ogni Sephirot inerente al sistema iniziatico legato alle vie cerimoniali per il semplice fatto che la mia conoscenza a riguardo è meramente accademica e non mi sento, pertanto, un ricercatore adeguato a descriverne le corrette associazioni, non essendo io stesso un iniziato.
Arriviamo ora al concetto di iniziazioni nelle correnti legate alla Wicca e alla stregoneria. La stregoneria, per antonomasia, trova la sue radici in quella che è definita la Vecchia Religione, che sarebbe composta da un sistema non preordinato di culti precristiani sopravvissuti alle Bolle Papali che li definirono eretici e pertanto illegali in tutto il mondo cristianizzato. Se si desidera dare credito al lavoro che costituisce il corpus della teoria dell'Egittologa Margaret Murray, esposta soprattutto nei suoi due lavori: Il Culto delle Streghe nell'Europa Occidentale e Il Dio delle Streghe, questi culti risalirebbero a ritroso fino alla preistoria. Ad ogni modo sia che fossero veri e propri culti sopravvissuti e restaurati o solamente atti magici con nessuna attinenza religiosa, si tratta di pratiche svolte in gran segreto per timore della terribile ritorsione che gli Inquisitori al soldo del Papato avrebbero messo in atto se ne fossero venuti a conoscenza. Entrare a far parte, pertanto, di uno dei gruppi che svolgevano queste pratiche era davvero difficile: l'iniziazione era uno dei modi utili a far sì che si potesse valutare le persone che si dimostravano desiderose di prendere parte ai rituali, e lo si faceva mediante un giuramento solenne e non esente da rischi, così che eventuali spie venissero scoraggiate fin da subito ad infiltrarsi.
Ora, Ronad Hutton, nel suo Triumph of the Moon, uno studio fondamentale per esplorare le radici della stregoneria, mette decisamente in dubbio il fatto che possa esistere una forma di stregoneria ereditaria che possa essere fatta risalire fino ai tempi antichi. Pertanto sarebbe bene mettere un punto in chiaro, dal momento che lo stesso Gardner, nel suo Stregoneria Oggi, spesso non chiarisce questo aspetto. La Wicca, per come è definita dal suo fondatore, non è una religione o un culto, bensì è l'insieme delle persone che vi fanno parte, e per farne parte si deve essere iniziato. Per fare un esempio similare, possiamo ricordarci come l'accesso ai Misteri, in antichità, non fosse appannaggio dei seguaci di culto vero e proprio, ma solo un sistema iniziatico dentro cui si poteva entrare a far parte. Nel caso dei Misteri di Eleusi, ad esempio, i requisiti per avere accesso all'iniziazione erano saper parlare la lingua greca e non aver mai commesso un omicidio. Con la Wicca il discorso è il medesimo, quanto meno tradizionalmente. Gardner infatti afferma in Stregoneria Oggi: "Sono le persone che chiamano se stesse Wica, 'le persone sagge' che praticano gli antichi riti e hanno preservato, insieme a tanta superstizione e conoscenza delle erbe, un insegnamento occulto e un processo operativo che esse stesse ritengono essere magia o stregoneria." Pertanto anche solo parlare di religione, tradizionalmente, è già uscire dal selciato. Per capire, pertanto, il vero significato dell'iniziazione nella Wicca è fondamentale accettare che ciò che Gardner insegnava, vero o meno che fosse, è la base per parlare di Wicca. Se mettiamo in dubbio che ciò che sosteneva, che ritualizzava e praticava, e che è stato tramandato dalle tradizioni direttamente collegate alla congrega di Brickwood e alla New Forest, allora ad essere precisi ci riferiamo a forme diverse, evolute, deviate di stregoneria.
I tre gradi iniziatici istituiti e riconosciuti dalla Wicca tradizionalmente vengono dati in momenti precisi del cammino all'interno della congrega. Il primo, ad esempio, si riceve all'ingresso, prima di poter accedere ai rituali e alle pratiche. Il secondo, che dà adito al sacerdozio, viene elargito solamente dopo almeno un anno e un giorno dalla prima iniziazione e consente di accedere al libro delle ombre della congrega. Il terzo ed ultimo grado iniziatico riconosce quindi un'alta sacerdotessa o un alto sacerdote e permette la celebrazione dei rituali e la guida degli stessi all'interno della congrega. Secondo quanto ci è tramandato dal Libro delle Ombre di Gardner è possibile che ci sia solo un'Alta Sacerdotessa e un Alto Sacerdote in una congrega. Nel momento in cui una seconda strega prende il terzo grado può allontanarsi dalla congrega per fondarne un'altra.
Queste, a dirla tutta, non solo leggi universalmente accettate. Ogni congrega e ogni tradizione ha in genere le proprie regole, così come i propri rituali. Ma soprattutto è bene ricordare che Gardner permetteva ai suoi iniziati di copiare il suo Libro delle Ombre con la raccomandazione di prendere ciò che in esso vi era scritto come una forma di passaggio di informazioni. I rituali e gli incantesimi che conteneva erano quelli che lui aveva provato e che avevano funzionato. Invitava quindi le persone a usarli solo come base per iniziare. Una volta che avessero acquisito abbastanza esperienza avrebbero potuto e dovuto aggiungerne altri che avrebbero creato e che avevano funzionato e avrebbero dovuto premurarsi di eliminare quelli che invece non avevano avuto un buon risultato per loro. Questo, come ben potete immaginare, ha portato alla flessibilità che ha permesso un'evoluzione della stregoneria tradizionale di Gardner, soprattutto per mano di chi, anche se iniziato nella sua tradizione, non condivideva completamente alcune delle pratiche e dei dettami fondamentali.
Per l'appunto le regole dell'iniziazione sopra citate in particolare riguardano la coven della New Forest e, per estensione, quella della Bricken Wood (fondata da Gardner in persona), ma non è detto che fossero accettate e tenute in eguale considerazione dalle altre coven della stessa tradizione. Già solamente quando Doreen Valiente, insieme con alcuni altri membri, operò lo scisma dalla congrega originale, rivide alcune delle leggi precedenti e passate da Gardner come "preesistenti", di cui una in particolare è stata anche parte del motivo che ha portato alla separazione con Gardner. Ad esempio, nella tradizione Alexandriana la prima iniziazione viene data solo dopo un periodo di addestramento di circa un anno e un giorno, la seconda dopo circa due anni e per la terza potrebbero essere necessari decenni. Allo stesso modo, alcune congreghe che ho conosciuto, anche se appartenenti a tradizioni riconosciute, pertanto non eclettiche, non forniscono più iniziazioni al semplice ingresso, ma dopo un periodo di addestramento. Questo ritengo sia dovuto al desiderio e alla necessità di tutelare i suoi membri, data la diffusione globale del neopaganesimo. Altre tradizioni, invece, ad esempio concedono l'iniziazione anche se non si fa parte di una congrega, permettendo così pressoché a chiunque di essere iniziato. Con l'avvento e la diffusione dei Social, esistono addirittura forme di iniziazioni spirituali che è possibile ottenere in meditazione dopo un corso effettuato per corrispondenza. Le regole possono essere diverse, e alcune di queste credo che farebbero arricciare il naso ai puristi. Ciò nonostante, quanto meno apparentemente, funzionano.
La Wicca, che fino a prova contraria nasce nei boschetti inglesi della New Forest tra la fine degli anni quaranta e l'inizio degli anni cinquanta, tradizionalmente è costituita da un sincretismo e una fusione di due correnti iniziatiche totalmente diverse: una occidentale, da cui trae le sue origini e che è appunto la Vecchia Religione, e una invece di origine salomonica e mediorientale, che porta con sé un sistema ritualistico più saldo, simbolico, con tratti cabalistici e soprattutto strutturato su precisi gradi iniziatici (per quanto non si sappia da dove le streghe occidentali giunsero con il proprio culto e - secondo quanto è stato ricostruito - sembra provenissero ancora dal Medio Oriente). Sgrossata del carico della magia cabalistica, la struttura iniziatica della Wicca, come abbiamo visto, prende in considerazione tre gradi e in alcune tradizioni, soprattutto recenti, anche una sorta di livello zero.
Considerando quindi l'iniziazione basata su quattro gradi iniziatici, questi sarebbero legati alle quattro colonne della stregoneria, rispettivamente Conoscere, Volere, Osare e Tacere, e legate quindi ai quattro elementi della tradizione occidentale: aria, fuoco, acqua e terra. Ogni iniziazione rispecchia, pertanto, il periodo di tempo, o passaggio, tra i quattro aspetti. La prima quindi da aria a fuoco, la seconda da fuoco ad acqua e la terza da acqua a terra. Ogni tradizione può associare ad ogni iniziazione un significato differente, ma in genere è possibile vedere nei tre gradi iniziatici della Wicca tre diversi ordini gerarchici: Sacerdote/Sacerdotessa, Alto Sacerdote/Alta Sacerdotessa e Anziano o Adepto/Adepta, Sacerdote/Sacerdotessa, Alto Sacerdote/Alta Sacerdotessa.
Tuttavia, Doreen Valiente, in The Rebirth of Witchcraft, come le è stato descritto da un fantomatico personaggio noto come Lugh che parlava di "Hereditary Craft", accenna al fatto che nella coven di George Pickingill, una strega molto famosa vissuto nel diciannovesimo secolo e morto nel 1909 nel Sussex, così come in altre congreghe inglesi ereditarie, non esistevano gradi iniziatici, ma si parlava di Primo Rito e Secondo Rito, e che la componente sessuale era fondamentale per la trasmissione dei poteri che venivano coinvolti nell'iniziazione. Nel Primo Rito, insomma, l'Alto Sacerdote doveva avere un amplesso completo con l'inizianda, e la stessa cosa sarebbe avvenuta tra l'Alta Sacerdotessa e l'iniziando. Il Secondo Rito prevedeva invece il passaggio di testimone affinché si potesse iniziare un'altra persona. Asserisce inoltre che l'idea dei tre gradi deriva dalla stregoneria francese, e che non era usuale in Inghilterra. Secondo Doreen, che critica aspramente questa pratica, ritenendola una barbarie, se si considera che anche bambini o fanciulli e fanciulle non ancora adolescenti venivano iniziati, fu proprio per questo motivo che Gardner non ammetteva alcuna strega nella propria congrega che non avesse compiuto i ventun anni di età.

Ma cosa significano le iniziazioni?

Entrando un po' più nello specifico, senza rischiare di ripetere ciò che abbiamo già detto e muovendoci sempre sui confini di ciò che è concesso dire per non alterare e per rispettare il cammino di tutti, possiamo affermare che le iniziazioni, in quanto riti magici, sono azioni basate sul potere della volontà, e che lo scopo principale è quello di alterare lo stato di coscienza dell'iniziando, mettendolo in condizioni di aprire i propri centri energetici e di modificare il percorso del proprio destino. Lo scopo, quindi, dell'iniziazione, a livello esoterico, sarebbe proprio quello di permettere a una persona che lo desidera di iniziare un cammino e sottoporsi alla prova da superare, potendo così di muovere i primi passi in un mondo diverso. Per fare questo nel modo corretto è bene usare la magia, proiettando in quelli che sono chiamati i "Piani Interni" la propria volontà, grazie all'ausilio di un rituale, per aprirsi la strada al cambiamento. Un cambiamento che, come è bene ricordare, comincerà da dentro di noi, modificando per prima cosa la percezione stessa che noi abbiamo del mondo, e concedendoci, in questo modo, di smontare i dogmi che ci sono stati inculcati in un modo o nell'altro e poter così cominciare ad esplorare la nostra via con costanza e piena libertà.
Se vogliamo prendere solo questo dall'iniziazione, in teoria ci basterebbe svolgere un rito di auto-iniziazione. In questo caso, però, si parlerebbe di quella che è nota come "Dedicazione", ossia la scelta di due divinità (in genere una maschile e una femminile) per patrocinare il nostro cammino, a cui consacriamo la nostra venerazione e davanti a cui abbandoniamo la nostra identità profana e prendiamo un nuovo nome, che ci accompagnerà per un periodo più o meno lungo del nostro cammino. La "Dedicazione" rimane anche un rito che viene svolto dai praticanti solitari che, da un punto di vista tradizionale, non possono essere considerati wiccan.
Se invece il nostro cammino è legato a quello di un gruppo o di una congrega, che del resto è l'unico modo per praticare la Wicca, allora l'iniziazione prende il duplice aspetto sia di ingresso, pertanto riconoscimento da parte degli altri membri della congrega, che di risveglio dei propri poteri interiori, di scelta del nome e di dedicazione ad un cammino e alla tutela di alcune divinità. In questo caso, oltre al nome, in genere viene costruito un cordone. Lo scopo del cordone è quello di rispecchiare il grado che si è ottenuto attraverso i colori e i nodi che vengono legati su di esso, ma sopra ogni altra cosa rappresenta la nostra volontà, e in antichità, proprio per questo motivo, veniva sporcato con il sangue e poi tenuto dal capo della congrega. Nel caso in cui una strega tradisse il segreto, questo stesso cordone, vincolato alla persona cui apparteneva, veniva usato per punirla o per indurla a tacere, come del resto abbiamo visto nell'articolo a lui dedicato nella sezione Strumenti.
Ad adesso la tradizione del cordone della strega è rimasta quasi immutata; i colori e le associazioni ai diversi gradi variano a seconda della tradizione e anche il numero di cordoni che vengono intrecciati o la quantità di nodi. L'unica cosa che è cambiata, per lo meno per quello che so, è che il cordone rimane sempre in possesso della strega proprietaria e viene indossato durante le celebrazioni.
Se vediamo, quindi, nella prima iniziazione un momento utile a "dedicarsi" agli dei, scegliendo una coppia di divinità che onoreremo e a cui ci rivolgeremo, la seconda iniziazione comporta invece lo scontrarsi con il concetto vero e proprio dell'Ombra. Spesso, durante il periodo che intercorre tra la seconda e la terza iniziazione, infatti, avviene un confronto tra l'iniziando e il maestro, in cui il primo comincia a mettere in dubbio le capacità del secondo. Questo momento è fondamentale per entrambi, dal momento che è catartico che il maestro sappia riconoscere il potere del suo allievo e gli lasci lo spazio che merita senza mantenerlo sottomesso. Prendendo ad esempio una saga che tutti conosciamo, ossia Star Wars, vediamo come durante la crescita di un Cavaliere Jedi abbiamo tre gradi: Padawan, Cavaliere e Maestro Jedi. Tra il secondo e il terzo film della saga, in ordine cronologico, possiamo vedere come Anakin Skywalker venga tentato dal "Lato Oscuro della Forza" e come lo abbracci dopo aver messo in dubbio il giudizio del Consiglio dei Maestri Jedi, che non vogliono riconoscergli il grado di Maestro, e di come arrivi ad odiare il suo stesso maestro: Obi Wan Kenobi, ritenendo che lui stia "fermando la sua crescita".
In modo indicativo, tenendo in considerazione il fatto che si tratta di una favola, vediamo come il periodo appena seguente la seconda iniziazione sia un momento delicato, in cui il confronto con l'Ombra, che avviene sulla lunga distanza, porta l'Iniziando a mettere in dubbio se stesso, gli insegnamenti ricevuti e anche colui che glieli ha dati. Questo processo non è solo assolutamente normale, ma è del tutto sano e necessario. Solo lo stupido non dubita. È solo grazie al dubbio che è possibile trovare le conferme o, se queste non sono disponibili o non ci soddisfano a pieno, delle altre risposte. Posso affermare con una certa sicurezza, anche dopo essermi confrontato con streghe iniziate a tradizioni ufficiali, che la seconda iniziazione, tra le tre, è la più difficile da affrontare.
Una volta superata la seconda iniziazione si arriva al momento in cui deve essere riconosciuto il terzo grado, che rappresenta quindi la parità o la capacità di "passare le informazioni ad altri". Al contrario delle prime due, che devono essere richieste dall'Iniziando, la terza viene riconosciuta su decisione del maestro o dell'Alto Sacerdote o Alta Sacerdotessa, o comunque dai membri anziani della congrega.
Alcune tradizioni associano uno strumento legato alla stregoneria ad ognuna delle iniziazioni. Seguendo questo schema sarebbe più utile associare gli strumenti ad un sistema basato su quattro iniziazioni. Alla iniziazione di grado zero andrebbe associato l'athame: simbolo dell'aria, della conoscenza e dell'intelletto, pertanto "Conoscere". Rappresenta quindi il primo approccio prettamente accademico che dovremmo avere con l'Arte. Alcune congreghe, a tal proposito, non permettono a chi non ha ricevuto un'iniziazione di primo grado di partecipare attivamente ai riti. Ho sentito di chi fa indossare a queste persone una maschera che potranno togliersi solamente quando avranno il cordone.
Al primo grado andrebbe associata quindi la Bacchetta, il simbolo del fuoco, della volontà e del potere, della scoperta della trasformazione, pertanto "Volere". Rappresenta la capacità della strega di voler affrontare con coraggio e determinazione il cammino iniziatico che la porterà attraverso la scoperta di sé. Alcune tradizioni associano, per l'appunto, un cordone di colore rosso a questo momento, a cui vengono fatti tre nodi sporcati col sangue. Altre semplicemente danno un cordone di tre colori e permettono di farvi tre nodi.
Al secondo grado andrebbe associata la coppa, simbolo dell'acqua, dell'inconscio e pertanto dell'Ombra, nonché dell'affrontare la paura, pertanto "Osare". Rappresenta la capacità della strega di spezzare i dogmi precostituiti di cui si è rivestita per andare oltre nella comprensione di sé, superando le proprie paure, le proprie diffidenze e mettendo in dubbio ciò che ha imparato per averne conferma o per rivederlo a proprio modo. Il cordone che vi si associa in alcune tradizioni è di colore blu o verde.
Al terzo grado andrebbe associato il pentacolo o il bastone, simbolo della terra, della solidità e della saggezza, nonché di saper discernere e scegliere con gravità chi si ritiene sia degno di apprendere i segreti dell'Arte, quindi "Tacere". Rappresenta la capacità della strega di mantenere il segreto iniziatico e di non sbandierarlo ai quattro venti, ma di insegnarlo con responsabilità e discernimento. Il cordone che vi si associa in alcune tradizioni è di colore nero o bianco.

L'evoluzione dell'Iniziazione

Molti sono i cambiamenti che sono avvenuti nel corso del tempo sia nel modo di celebrare che in quello di considerare le iniziazioni stesse. La grande diffusione del dilettantismo e delle streghe solitarie ha portato molte persone a cominciare a riconsiderare alcuni aspetti in principio fondamentali, soprattutto dopo che la stregoneria dall'Europa ha preso a diffondersi negli Stati Uniti. Prima di tutto torniamo a chiarire che per parlare di Wicca tradizionale è necessario fare riferimento quanto meno a Gardner e che, pertanto, si parla di una pratica nata e sviluppata solo per essere svolta in un gruppo di persone. Parlare di Wiccan solitari è sostanzialmente un ossimoro tanto quanto parlare di Cristowicca, a mio parere una delle più grandi bestialità che l'inettitudine e l'incapacità di prendere una parte e di accettare se stessi che si diffonde come un cancro nel neopaganesimo sono state capace di mettere al mondo.
Il primo dei principi, quindi, che ha portato ad un'evoluzione del concetto di Wicca è quello secondo cui solo una strega può fare una strega e che pertanto determina che il lignaggio diretto e riconducibile, arretrando, direttamente a Gerald Gardner, sia fondamentale per essere considerati wiccan. Ad adesso la Wicca è considerata una via spirituale che chiunque può seguire. Essere o meno iniziati ad una tradizione non è più così determinante ed elitario come lo era prima, per quanto il valore che è possibile riconoscere dal potere diretto del passaggio di testimone che, come abbiamo detto prima, avviene durante l'iniziazione, è indiscutibile. Possiamo accettare o meno questo punto di vista, contrastarlo o rifiutarlo, ma il concetto non cambia. Per farvi un esempio basta considerare che Alex Sanders, fondatore della tradizione Alexandriana, quando nel novembre del 1961 spedì una lettera a Patricia Crowther, Alta Sacerdotessa gardneriana, con la richiesta di essere iniziato, dopo che i due si furono incontrati ricevette un netto rifiuto. Pur tuttavia, millantando un'iniziazione alla Vecchia Religione svoltasi, a suo dire, quando era bambino per mano della nonna, Sanders non solo cominciò ad elargire iniziazioni, ma si auto incoronò "Re delle Streghe". A niente valsero le discussioni di streghe iniziate da gardner come Eleanor Bone e la stessa Patricia Crowther. Alex Sanders iniziò personalmente Stewart e Janet Farrar, esponenti della sua tradizione e, in seguito, autori di molti libri, seminari ritenuti fondamentali per la crescita e la diffusione del neopaganesimo e della Wicca nel mondo. La stessa Janet, in The Witches' Way afferma: "Se dovessimo osservare il concetto di lignaggio diretto, dal momento che Alex non fu mai iniziato da Gardner, io stessa non sarei una strega. Qualcuno di voi se la sente di affermare una cosa del genere?"
Il secondo è quello che una strega di sesso femminile possa essere iniziata solo da una strega di sesso maschile e viceversa, con l'unica eccezione di un padre che inizia un figlio o una madre che inizia la figlia, come ci espone Gardner nel suo Stregoneria Oggi: "Le streghe mi dicono: 'La legge è sempre stata che il potere deve essere passato da uomo a donna o da donna a uomo, con la sola eccezione di una madre che inizia sua figlia, o un padre suo figlio, perché sono parti di loro stessi'. (La ragione è che è probabile che nasca un grande amore tra le persone che compiono i riti insieme)". Dopo la grande rivoluzione sessuale degli anni settanta e il risveglio della spiritualità new age, sono sorti come funghi gruppi ad esclusivo appannaggio di uno dei due sessi, in genere quello femminile, atti alla riscoperta delle proprie potenzialità, o per attuare riti di magia sessuale affine alle proprie preferenze. Alcuni di questi gruppi si basano su un sistema iniziatico e non inglobano dentro di sé il sesso opposto, rendendo pertanto impossibile rispettare questo secondo principio fondamentale. Inoltre nella Wicca tradizionale gardneriana era esclusa con forza la possibilità che potessero esistere ed essere iniziate streghe bisessuali od omosessuali. Secondo Gardner infatti, si trattava di un abominio agli occhi della Dea. Ad oggi, fortunatamente questo aspetto omofobico è stato tralasciato, anche perché alcune delle streghe più dotate che io abbia avuto modo di conoscere e con cui ho avuto e ho tuttora il privilegio di lavorare hanno, di fatto, preferenze omosessuali o bisessuali. Inoltre c'è da dire che, per la mia esperienza, l'attitudine sessuale non cambia di una virgola la polarità energetica sprigionata.
Il terzo punto è l'auto-iniziazione. Anche se, per quanto ci è possibile considerare, è da ritenersi ovvio che il sistema iniziatico nella stregoneria in qualche modo debba per forza aver avuto un principio posizionato nel tempo in cui una strega, per prima, deve aver iniziato un'altra strega senza aver mai ricevuto lei stessa un'iniziazione, a contrasto di questo assioma la Wicca tradizionale non prevede l'auto-iniziazione. Per poter pertanto essere considerati wiccan a tutti gli effetti, era ed è tuttora necessario entrare in contatto con un gruppo e sottoporsi al giudizio degli anziani. Il primo ad accettare il concetto di auto-iniziazione è Raymond Buckland, iniziato alla tradizione Gardneriana e capostipite della Seax Wicca, la prima forma di Wicca direttamente discendente da Gardner (escludendo quindi Robert Cochrane), che non ritiene necessaria la nudità rituale e che prevede e accetta il concetto di auto-iniziazione, nonché colui che portò la Wicca nel Nuovo Mondo. Anche Doreen Valiente, in effetti, nel suo Witchcraft for Tomorrow, risalente al 1978, ne riconosce il concetto, dopo quasi dodici anni di cammino solitario.
In ogni modo il concetto di auto-iniziazione è tuttora decisamente scottante per molte persone. Per la mia esperienza ci sono pro e contro al riconoscimento di questa pratica che dipende, tuttavia, dal principio secondo cui una persona sceglie di iniziarsi. Come abbiamo detto all'inizio dell'articolo l'iniziazione ha in sé un aspetto essoterico (ossia l'introduzione ad un gruppo) ed uno esoterico (ossia l'inizio di un cammino). Nell'auto-iniziazione il primo di questi due aspetti decade completamente e il senso, quindi, di svolgere un rituale simile dovrebbe essere semplicemente legato al desiderio di consacrare la propria volontà al compimento di un cammino preciso. Un motivo, questo, che dovrebbe spingere gli aspiranti a questa pratica a svolgerla con ancora più consapevolezza e cautela di quanta, spesso, è possibile notare in chi afferma di averla svolta. Ciò nonostante, considerando il duplice aspetto che ovviamente si rispecchia in questo tipo di rito, parlare di iniziazione non solo legata all'ingresso in un gruppo o una congrega, ma anche come consacrazione ad un cammino, è come parlare di "auto-iniziazione assistita", del tutto similare a quello che avviene con l'ipnosi, durante cui non esiste nessuno che subisce passivamente qualche tipo di pratica atta ad alterare il proprio stato di coscienza, ma ciò che realmente si verifica è che la persona si auto-ipnotizza grazie all'assistenza capace di un ipnotista. Il processo, quindi, è solo un atto utile a far sì che la persona che desidera auto-iniziarsi abbia modo di avere dinanzi a sé delle persone che, ritualmente, la aiutino ad ottenere ciò che vuole. Da quel momento in poi, infatti, la responsabilità del proprio cammino è solo nelle mani della strega che ha ricevuto l'iniziazione.
Con la diffusione di internet l'auto-iniziazione è divenuta un fenomeno in esplosione soprattutto tra i praticanti solitari ed eclettici, che a volte, non riconoscendo per principio un sistema gerarchico, tendono a vedere nell'iniziazione e nel lignaggio una chimera da sconfiggere e temere, qualcosa del tutto simile al concetto di "purosangue" delle famiglie di maghi e streghe che tutti abbiamo sentito citare nella saga di Harry Potter, e che, per natura stessa della storia, induce un forte sentimento di razzismo e di disconoscenza delle capacità intrinseche di una persona, ma solo della sua discendenza. Per citare Albus Silente: "Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, sono le nostre scelte".
In realtà, e parlo da strega eclettica non iniziata a nessuna tradizione ufficiale, questo concetto secondo me è del tutto campato in aria. Il desiderio di preservare la propria tradizione è un desiderio assolutamente legittimo e stimabile, soprattutto per il fatto che più e più volte persone che non hanno né le conoscenze né le capacità si sono spacciate e tuttora si spacciano per iniziate a questa o quella tradizione solo per ottenere potere e fama, e lo fanno insegnando pratiche nelle quali non sono state addestrate millantando di aver lavorato personalmente con persone che non conoscono nemmeno. Non è diverso, quindi, da quella volta in cui, durante un viaggio in Francia insieme a mia moglie, ho mangiato in un ristorante coreano e, quando la proprietaria del locale ha saputo che eravamo italiani, ha insistito a farci conoscere lo chef, asserendo che anche lui fosse italiano. Vi lascio immaginare quale sia stata la nostra sorpresa e la nostra reazione quando al nostro tavolo si è presentato un coreano che parlava la nostra lingua in modo zoppicante e che asseriva di essere italiano dal momento che aveva vissuto per alcuni anni a Torino dove, a suo dire, era stato addestrato a tutti i segreti della cucina del nostro paese. Ritengo che proteggere l'integrità delle nostre conoscenze e delle nostre tradizioni non è per nulla impedire che queste vengano diffuse, conosciute e apprezzate, ma è anzi difenderle da tutte le possibili situazioni in cui possano essere travisate, interpretate e ridiffuse in maniera non completa o scorretta, sminuendo quindi anche il valore, l'insegnamento e la fatica di chi ha seguito un cammino della durata di una vita per apprenderle e svelarne i segreti.
Da principio, Gardner ricevette ordine di non "divulgare nulla" per timore delle ritorsioni, come ci giunge da ciò che gli disse una strega della New Forest in Stregoneria Oggi: "Volevo raccontare della mia scoperta. Ma trovai un deciso rifiuto. 'L'epoca delle persecuzioni non è finita', mi dissero, 'dà a qualcuno una mezz'occasione e i roghi divamperanno ancora'. Quando dissi a una di loro 'Perché tenete ancora tutte queste cose segrete? Non c'è nessuna persecuzione oggigiorno!', mi fu risposto 'Oh, davvero? Se la gente sapesse cosa sono, ogni volta che un bambino nel villaggio è malato, o i polli di qualcuno muoiono, darebbero la colpa a me. La stregoneria non paga per i vetri rotti.'". In un secondo momento, sempre nello stesso libro, dà ad intendere che il problema non è solo dovuto al timore che i roghi possano riprendere a bruciare: "le streghe credono fermamente nei loro poteri, e il pericolo se vengono usati male, da persone non iniziate che ne imparino i metodi. Inoltre, esse onorano i loro dei, e non vogliono che i loro nomi siano conosciuti, o sbandierati in giro e derisi".
Pertanto l'iniziazione nella Wicca è anche una forma di preservazione del potere e dei segreti, e una forma di controllo nei confronti di chi desidera imparare. Ma questa forma di controllo e di protezione, ad adesso, è davvero valida e attuata secondo un giudizio ponderato? Per quella che è la mia esperienza, non posso esimermi dal ricordare più volte eventi in cui ho avuto modo di disquisire con persone che, avendo ricevuto un'iniziazione ad una tradizione qualsiasi, tendevano a comportarsi in modo elitario, come se fossero davvero stati innalzati ad un gradino superiore agli altri, non riconoscendo, pertanto, le capacità, l'esperienza o le conoscenze reali che chi avevano di fronte magari aveva maturato in molti più anni di cammino, durante i quali aveva scelto di non entrare in un sistema iniziatico. E dico "scelto" con cognizione di causa, dal momento che esistono gruppi di studio che sono aperti a chiunque desideri percorrere un cammino e che forniscono iniziazioni dopo un periodo di addestramento, e ci sono tradizioni che prevedono l'iniziazione rituale al primo grado dopo aver partecipato ai seminari base tenuti da esponenti della tradizione stessa. Mettere sul piatto, quindi, questi fattori e lasciare intendere con una certa decisione che l'iniziazione è fornita per merito è un ossimoro quasi paritario, secondo il mio opinabilissimo punto di vista, di chi invece decide di auto-iniziarsi o fonda una propria tradizione senza aver mai ricevuto un'iniziazione in una tradizione ufficiale perché non ne condivide alcuni principi, perché semplicemente non desidera farne parte o perché non si sente affine a lavorare con alcune persone, ma che ha accumulato conoscenze grazie ad esperienze sul campo e studio approfondito.
Ritengo quindi che la verità sia nel mezzo: ossia lasciare che le persone possano scegliere come vivere e celebrare e adeguare se stesse e il proprio sentire seguendo la propria spiritualità, ma senza dimenticare da dove veniamo e quali sono i principi di integrità che ci contraddistinguono, senza vivere in un passato che non ha più senso di esistere, ma senza lasciare che il progresso ci discosti dai motivi reali per cui facciamo ciò che facciamo. Come ci fa notare la stessa Doreen Valiente nella sua autobiografia The Rebirth of Witchcraft, riferendosi ad Alex Sanders: "Il Regno di Alex Sanders risiede in tutte le persone che egli ha introdotto nella Vecchia Religione.” Se non fosse stato per lui, l'Arte non sarebbe così forte in termini di aderenti come invece lo è oggi. Per fare un esempio, è stato attraverso di lui che Stewart e Janet Farrar sono diventati streghe e hanno proseguito fondando la loro coven personale. Il loro lavoro per l'Arte è ben noto per via delle pubblicazioni e delle apparizioni televisive che hanno fatto. Alcuni puristi continueranno a sostenere che se ci sono dubbi sulla legittimità dell'iniziazione di Alex Sanders, tutte le coven da lui fondate personalmente o che è possibile anche solo far risalire a lui sono in egual modo di origine dubbia. Ma oggi vogliamo davvero lasciare che siano queste convenzioni gerarchiche a dominare la Vecchia Religione? O la vera prova del fuoco da superare dovrebbe invece riguardare l'integrità e la sincerità delle persone che desiderano servire gli antichi dei e mantenere viva la magia?
"Personalmente, sono molto dubbiosa nei riguardi della bontà delle gerarchie. Troppo spesso e facilmente finiscono per sfociare in tirannie. A me sembra che, tra coloro che seguono la Vecchia Religione, ci sia spazio per molti tipi di persone; sia per chi, come Alex Sanders, gode della pubblicità e per chi preferisce tenere il segreto e il silenzio con il mondo esterno. Purché ci sia rispetto per gli altri, possiamo vivere bene e lavorare insieme".