The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

MENTA (Mentha spp. L.)

MENTA

Nome scientifico: Mentha spp. L.

Sinonimi: -

Nome comune: (IN VARIE LINGUE E/O DIALETTI): Menta, mint (eng), mismín (irish), menthe (fr), hierba buena (esp), minzen (deu).

Famiglia: Lamiaceae.          

Descrizione Botanica: Le piante del genere Mentha sono prevalentemente emicriptofite scapose, cioè sono piante erbacee a ciclo biologico perenne con gemme svernanti al livello del suolo, dotate di un asse fiorale eretto e privo di foglie. Queste piante sono in genere pubescenti e i peli ghiandolari contengono sostanze aromatiche (oli eterei) dal tipico sapore pungente e piccante, ma con sfumature ben definite che possono essere percepite anche tra popolazioni della stessa specie.

Le radici sono secondarie a rizoma, il quale può essere strisciante. La parte aerea del fusto è ascendente, spesso pubescente, a sezione quadrangolare (caratteristica tipica delle Lamiaceae) a causa dei vasi che lo percorrono. Le foglie sono prevalentemente sessili, disposte in verticilli alternati a due a due in modo opposto. La lamina è oblunga, l’apice è acuto e il margine è seghettato, dentato o crenato a seconda della specie. La superficie è percorsa da nervature poco sporgenti e ricoperta da peli semplici, il colore in genere è verde brillante, molto freddo in alcune specie. L’infiorescenza può essere posizionata all’apice del fusto o all’ascella delle foglie intermedie, formata da numerosi fiori raccolti in spiga piramidale o globulare. Il fiore è zigomorfo, ermafrodita, con un calice persistente gamosepalo e una corolla a simmetria sublabiata gamopetala, il colore è roseo, lilla, violetto o anche bianco. La struttura del fiore lo protegge dall’autoimpollinazione.

La tassonomia di questo genere è assai complessa, in quanto la maggior parte delle sue specie sono poliploidi (un corredo cromosomico superiore al canonico 2n) e si ibridano facilmente tra loro. Inoltre si osserva una variabilità intraspecifica molto marcata, poiché sono piante che si adattano bene alla natura del luogo in cui crescono. Delle centinaia di specie descritte, possono essere considerate come principali solamente queste 5 specie sessuali: M. arvensisM. aquaticaM. spicaM. longifolia e M. suaveolens.

La menta più conosciuta, la menta piperita, è in realtà un ibrido: Mentha x piperita (la x indica appunto l’ibridazione) è un ibrido tra M. aquatica e M. spicata.

Habitat: Qualunque terreno. Prediligono sia le posizioni in pieno sole che la mezza ombra, possono resistere anche a basse temperature.

Distribuzione geografica: Europa, Asia, Africa. In Italia ne è ricco l’arco alpino.

Fioritura: Giugno.

Parte utilizzata: In erboristeria e in magia le parti aeree.

Raccolta: Giugno.

Principio attivo principale: Mentolo. Il mentolo puro si presenta in cristalli aghiformi incolori, è scarsamente solubile in acqua, al contrario è molto solubile in altri solventi organici come alcol ed eteri. Il mentolo ha la proprietà di interagire con i recettori della temperatura, innalzando la soglia in cui i recettori percepiscono un oggetto come caldo, per questo viene avvertita una sensazione di freddo nonostante la teperatura della zona esposta al mentolo non cambi.

Usi Erboristici e/o Culinari: la menta (in particolar modo Mentha x piperita) ha numerose applicazioni: in erboristeria e aromaterapia l’olio essenziale viene utilizzato come tonificante del sistema nervoso, dell’apparato digerente, per ridurre spasmi e flatulenza. Si rivela un efficace espettorante, analgesico e antisettico. Una tisana di menta è ottima in caso di cattiva digestione, nausea, diarrea e raffreddore accompagnato da sintomi influenzali.

Viene inoltre largamente utilizzata nell’industria dolciaria e cosmetica.

Curiosità: La menta, come molte altre piante nella tradizione greca, sarebbe nata dal sacrificio di una ninfa, Mintha, che abitava nel regno sotterraneo di Ade, suo amante.

Quando il signore degli Inferi portò nel suo regno Persefone, la ninfa abbandonata e tradita iniziò a uralre e proferire minacce, sostenendo di essere più bella della sposa di Ade e che sarebbe riuscita a riconquistare l’amato. Persefone non le diede tempo di attuare il suo piano, e la smembrò. Ade concesse alla ninfa di continuare a vivere sotto forma di una pianta profumata, chiamata mínthe o hedyosmos, “dal buon odore”.

Secondo un’altra versione fu Demetra a calpestare il corpo della ninfa con i suoi sandali fino a ridurla in polvere, dalla quale nacque un’erba insignificante.

Una visione più edulcorata narra che Ade avrebbe cercato di violare la ninfa, salvata però dall’intervento di Persefone che la trasformò in menta.

La menta è quindi per gli antichi Greci un’erba infera che suscita avversioni, come testimonia il trattato sulla Malattia sacra che ne proibisce l’uso. La menta è fortemente legata alla sfera sessuale: secondo Dioscoride essa deprime negli uomini il coraggio e la virilità, nelle donne invece accresce il desiderio sessuale ma nel contempo ne causa sterilità.

La menta ha invece numerose virtù, come sostenevano i naturalisti rinascimentali, che la consideravano una panacea. Come ogni pianta di S. Giovanni avrebbe anche la proprietà di mettere in fuga i serpenti, e l’infuso guarirebbe dal loro veleno.

Al di là delle credenze popolari, le virtù reali della menta sono molteplici. Le tre specie più utilizzate in Italia (M. viridis o menta romana; M. pulegium o mentuccia; M. x piperita) possiedono un olio essenziale che ha proprietà allucinogene ad alte dosi, mentre a quelle terapeutiche combatte la nausea, l’emesi e ha una lieve azione analgesica. Svolge anche un’azione spasmolitica gastrointestinale, tonico-peptica, antisettica del cavo orale. Cura anche cefalee, nevralgie ed è efficace contro i sontomi dell’herpes zoster. Un tè preparato con foglie di menta è dissetante e rinfrescante, come ci insegna la tradizione marocchina.

La menta cresce nei luoghi più umili, suscitando l’emblema della Sobrietà e della Temperanza e grazie al suo profumo e alle proprietà salutari, quello della saggezza. La piperita ha evocato anche il Merito e la Virtù.

 

Usi Magici: Le foglie vengono bruciate negli incensi per favorire guarigione e purificazione. È possibile produrre un filtro afrodisiaco preparando un vino medicato con foglie di menta fresche, la tisana può essere aggiunta al bagno per purificarsi oppure, in combinazione con altre erbe, per aumentare il desiderio sessuale.

 

 

Bibliografia:

Fonti cartacee:

 

Maugini E. Maleci Bini L. e Mariotti Lippi M. (2006): Manuale di Botanica Farmaceutica VIII Edizione; Piccin Nuova Libraria S.p.A., Padova.

 

Rangoni L. (2005): Il Grande Libro delle Piante Magiche; Xenia Edizioni, Milano.

 

Cattabiani A. (2010): Florario: miti leggende e simboli di fiori e piante; Mondadori Editore S.p.A., Milano

 

 

 

Fonti elettroniche:

 

Erik Gotfredsen: Liber Herbarum II

http://www.liberherbarum.com/        

[consultato: Agosto 2017]

 

A.A.V.V.: Mentha – Wikipedia          

https://it.wikipedia.org/wiki/Mentha

[consultato: Agosto 2017]