Ero una piccola creatura nel cuore
Prima di incontrarti,
Niente entrava e usciva facilmente da me;
Eppure quando hai pronunciato il mio nome
Sono stata liberata, come il mondo.
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti.
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri.
Stupidamente sono scappata da te;
Ho cercato in ogni angolo un riparo.
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito.
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto.
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto.
Restituendomi
Al tuo abbraccio.
Mary-Elizabeth Bowen
Le Norne
Presso la fonte di Urdarbrunnr, vivono le Norme, che tessono il filo del destino dei mortali:
Da quel luogo vengono donne, di molto sagge,
tre, da quello spazio che sotto l’albero s’estende;
ha nome Urdhr l’una, Verdhandi l’altra
- sopra una tavola incisero rune – Skuld quella ch’è terza;
queste decisero il destio, queste scelsero la vita,
per i vivebti nati, le sorti degli uomini.
cit. da Il canzoniere Eddico
Le Norne, oltre ad irrorare ogni giorno i rami dell’Yggdrasill con acqua e argilla per evitare che seccassero o marcissero, decidono il destino di ogni uomo. I loro nomi erano Urdhr "destino", Verdhandi "ciò che diviene" e Skuld "debito-colpa”. Oltre alle tre Norne più famose ne esistono molte altre che possono essere di stirpe divina, della stirpe degli Elfi o di quella dei Nani. Le Norne di natura divina determinavano una vita buona, coloro che incappavano nella sventura, lo dovevano alle Norne cattive.