Ero una piccola creatura nel cuore
Prima di incontrarti,
Niente entrava e usciva facilmente da me;
Eppure quando hai pronunciato il mio nome
Sono stata liberata, come il mondo.
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti.
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri.
Stupidamente sono scappata da te;
Ho cercato in ogni angolo un riparo.
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito.
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto.
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto.
Restituendomi
Al tuo abbraccio.
Mary-Elizabeth Bowen
A cura di Airesis
Progetto Viola
(presentato da Valentina, Lalli e Eylin più Dino e Sibilla)
Per questo Samhain 2014, vorrei proporre, per la primissima volta, una idea che mi sta enormemente a cuore, e che per ora è solo una idea non ben strutturata, ma c'è un momento per mettere al mondo qualcosa che amiamo, e per me il momento, il luogo, è questo. Non vogliatemene per la probabile ingenuità della cosa, è solo un desiderio di dare vita a qualcosa, insieme, qualcosa che ha già vita personalmente (come penso per tutti noi...) ma vorrebbe essere condiviso, nello spirito di quello che per me è, anche, il Paganesimo.
*Premessa: nella società attuale, occidentale, il rapporto con gli animali domestici, cani e gatti in primis, è diventato una realtà sempre più viva. Sono poche le famiglie che non abbiano anche un 4zampe. E l'animale, aldilà dell'umanizzazione (sbagliata), è proprio a tutti gli effetti un membro della famiglia. Lo è però affettivamente, emotivamente, ma non sempre, e non ancora abbastanza, a livello giuridico. Del resto ci sono nazioni in cui perfino l'unione fra persone dello stesso sesso non può essere legalizzata, e l'Italia è fra questi.
*Ci piace pensare, anzi siamo molto convinti, che i Neopagani siano diversi. Non tanto meglio, o peggio, ma che abbiano una sensibilità particolare che li porta a essere più critici, più attenti, e più pronti a “lottare” o a esprimere la voce dei più deboli. Delle minoranze. Di chi non ha voce. Un tempo potevano essere le donne, e anche oggiAggiungi un appuntamento per oggi. Oppure le coppie omosessuali (deboli in quanto coppia, ovviamente, che non può essere riconosciuta come tale). Oppure appunto gli animali, che non godono di diritti “civili”, legali, giuridici sufficienti, a nostro parere, a garantirne una felice esistenza in senso alla nostra società.
*Pensiamo anche che ogni religione abbia la propria visione riguardo agli animali. Quella cattolica ha diverse posizioni, quella che prevale oggiAggiungi un appuntamento per oggi è una certa diffidenza a considerare il cane o il gatto un “individuo” a tutti gli effetti, anche a livello di sensibilità. Il buddismo, invece, ha da sempre una posizione abbastanza unitaria che sposa la massima “tutti gli esseri senzienti hanno diritto alla massima felicità possibile”, con tutto quello che ne deriva. Il Neopaganesimo, in estrema sintesi, vede una scintilla divina in ogni essere, umani e animali. E avendo divinità che assumono anche sembianze semi-animali può ben affermare che ogni animale, così come ogni essere umano, è una manifestazione della divinità, immanente.
In più, soprattutto nello Sciamanesimo parliamo di “family soul”, famiglie di anime, che non hanno ovviamente legami anche di sangue, non necessariamente, e che contemplano anche esseri o anime di specie non umane: animali, appunto (o perfino vegetali, una “sorella quercia o salice” è quanto di più normale per noi, e minerali... e altro).
*Non ci interessa però sollevare una questione etica. Molti di noi sentono e credono che il cane, o il gatto, sia un “individuo” appunto, unico, irripetibile, con una sensibilità e una intelligenza che non ha senso paragonare a quella umana: semplicemente, il cane o il gatto è un membro, del tutto ALLA PARI, delle nostre famiglie. Punto.
*Il discorso è ampio, ha premesse religiose, “filosofiche”, di analisi della società, da dettagliare e da sviluppare, da individuare in tutti i risvolti, e proprio questo la presente Proposta vuole fare: individuare delle linee-guida valide per noi Neopagani nel rapporto con gli animali. Non tanto per avere un decalogo cui attenersi, quanto per confrontarci su questo tema che ci sta a cuore, scoprire nuove visioni, nuove connessioni, nuovi (o antichi) modi di rapportarci a un Animale... E delineare, anche, un aspetto “pratico”. E cioè:
***Gruppo di studio sul ruolo e la visione di cani e gatti domestici nel Neopaganesimo (Wicca, Druidismo, Sciamanesimo, altre correnti)
***Rendere attivi alcuni momenti ritualistici per le fasi di passaggio dell'animale
-una sorta di wiccaning, o “battesimo”, o presentazione agli Dei e alla comunità di un cucciolo o un animale che abbiamo accolto in famiglia
-un Requiem, un rito di Accompagnamento dopo la morte (questo momento è spesso, per moltissimi di noi, tragico non solo per il dolore della perdita ma anche per le modalità burocratiche, prive di anima, che siamo costretti ad accettare). Chi lo desidera, può chiedere una cerimonia di Commiato- ovviamente ciascuno di noi la può fare da sé, siamo tutti sacerdoti e sacerdotesse, ma ad alcuni può fare piacere celebrare insieme questo momento, e l'idea è proprio quella di essere insieme a dare un saluto particolare ai nostri animali.
***se i nostri fratelli e sorelle (mamme, papà, figli...) animali non godono per ora dei giusti diritti civili, vorremmo almeno che cominciassero ad averne a livello Spirituale, che è comunque il lato, da sacerdoti e sacerdotesse e Streghe o Sciamani, forse più ci sta a cuore (un lato che, pensiamo, è “matrice” di quelli più ordinari e “pratici” della nostra esistenza).
***la particolare sensibilità per il passaggio ad un altra dimensione (e il motivo per cui proponiamo per la prima volta questa idea a Samhain) è semplicemente una consapevolezza, viva, esperienziale, che effettivamente i Veli che separano i mondi sono per noi molto sottili, non solo in questo periodo, ma in generale- E che la morte di un amato membro animale della nostra famiglia è, a oggiAggiungi un appuntamento per oggi, gravato di uno squallore disarmante per quanto riguarda il durante e il dopo. Certo, tutti noi a livello singolo agiamo diversamente. Ma come membri di una comunità vorremmo poterci sia distinguere sia avvalere, insieme, dei nostri “riti” (lasciando poi a ognuno, ovviamente, la facoltà di decidere delle spoglie dell'animale, quando sia possibile).