Ero una piccola creatura nel cuore
Prima di incontrarti,
Niente entrava e usciva facilmente da me;
Eppure quando hai pronunciato il mio nome
Sono stata liberata, come il mondo.
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti.
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri.
Stupidamente sono scappata da te;
Ho cercato in ogni angolo un riparo.
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito.
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto.
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto.
Restituendomi
Al tuo abbraccio.
Mary-Elizabeth Bowen
I Sogni
A cura di Proue
Sentieri oscuri e Abiti bianchi
Mi trovavo su una macchina bianca 500 o panda vecchia con un amico che guidava. Ad un certo punto vedendo che questo ragazzo stava andando verso una zona buia tipo boscaglia gli chiesi dove mi stava portando ma lui non rispondeva!
Intrapreso un sentiero sterrato io comincio ad agitarmi e ad avere sempre più paura di lui come se mi volesse fare del male.
Vedendomi agitato dopo l'ennesima volta che glielo chiedevo mi ha detto di non preoccuparmi e che presto avrei visto.
Ad un certo punto la boscaglia termina e ci ritroviamo in un campo non coltivato illuminato da tizzoni infuocati e un falò centrale
C'erano una 15ina di persone soprattutto donne con abiti bianchi e copricapi sedute a terra e che ballavano in cerchio suonando tamburi, cantavano tipo in portoghese o roba simile.
Io gli chiesi che cos'era tutto ciò e lui mi ha detto che stavamo festeggiando la candelora.
L'ultimo ricordo siamo noi con i tamburelli in mano, luna piena e legna che scoppietta, un gran caldo!
Interpretazione
Il sogno trova corrispondenze abbastanza precise nella vita della persona protagonista.
Ci sono degli aspetti da approfondire, ma nel complesso l’interpretazione è piuttosto semplice.
Mi trovavo su una macchina bianca 500 o panda vecchia con lui che guidava.
Primo elemento ambientale. L’auto di vecchio tipo induce oggi chi è abituato alla comodità dei veicoli attuali ad avere un certo disagio. L’odore della pelle vecchia, le linee tozze e spigolose, tutto porta alla poca comodità. Probabilmente questo elemento ci parla dello stato d’animo iniziale, che già non è dei più sereni, detto come corrispondenza, uno stato d’animo “scomodo”.
Ad un certo punto vedendo che stava andando verso una zona buia tipo boscaglia gli chiesi dove mi stava portando ma lui non rispondeva!
Il viaggio è il filo portante di questo sogno, ed il fatto che non sia il sognante a guidare il percorso, ma qualcun altro. L’altra persona però non credo sia effettivamente un personaggio esterno, lo vedrei più come un alter ego, che in questa occasione ha vestito i panni di qualcuno che al momento del sogno magari ricopre un ruolo importante nella sua vita.
L’alter ego è il desiderio inconscio, libero da tradizioni, convinzioni e pensieri comuni e razionali, libero di muoversi verso una meta che probabilmente fa paura alla parte conscia.
Intrapreso un sentiero sterrato io comincio ad agitarmi e ad avere sempre più paura di lui come se mi volesse fare del male.
Prima l’auto vecchia, poi il silenzio alle domande, e poi il buio, infine il sentiero sterrato, questi descritti sono tutti elementi di disagio per una mente razionale. La situazione si fa sempre più tesa e nella mente scatta la (naturale) paura, come conseguenza a tutti i fattori che non si riescono a controllare o a riconoscere.
Vedendomi agitato dopo l'ennesima volta che glielo chiedevo mi ha detto di non preoccuparmi e che presto avrei visto.
Qui il protagonista, nei panni dell’alter ego, si affida alla fiducia (sembra più esatto parlare di fede – non vedo ma credo-) Un modo per placare la razionalità con la speranza.
Ad un certo punto la boscaglia termina e ci ritroviamo in un campo non coltivato illuminato da tizzoni infuocati e un falò centrale.
C'erano una 15ina di persone soprattutto donne con abiti bianchi e copricapi sedute a terra e che ballavano in cerchio suonando tamburi, cantavano tipo in portoghese o roba simile.
Io gli chiesi che cos'era tutto ciò e lui mi ha detto che stavamo festeggiando la candelora.
Lo scenario descritto mi sembra uno strano incrocio di elementi druidici, stregonici e provenienti dalla Santeria.
Il rituale a cielo aperto riporterebbe al paganesimo ed al neo paganesimo. Il falò centrale ed i tizzoni (che io interpreto come torce erette in mezzo al campo) sanno di riti druidici del fuoco. Le donne in abiti bianchi e copricapi mi riportano senz’altro a quella pratica. Il primo passo per diventare un sacerdote per la santeria è proprio l’utilizzo di un abbigliamento completamente bianco (compresi oggetti ed accessori) per un intero anno, e le donne hanno l’obbligo di non mostrare i capelli in pubblico, utilizzando un copricapo, per tutto il periodo.
L'ultimo ricordo siamo noi con i tamburelli in mano,luna piena e legna che scoppietta,un gran caldo!
Tutto riporta quindi ad un ambiente religioso alternativo, da qui la consapevolezza di un cammino che può portare buoni frutti (la luce e l’allegria ed il calore del fuoco, elementi tradizionalmente positivi.)
E’ un sogno che vuole lasciare un messaggio di positività. Una specie di autoconvinzione che la strada intrapresa è quella che più si addice per chi ha sognato, a prescindere dai timori e le superficialità razionali che tentano di contrastare il desiderio a livello più profondo, interiore.
E’ un messaggio di fiducia, e di forza solare e buone aspettative. Si prevedono grandi soddisfazioni, dopo un po’ di tribolazione.