Ero una piccola creatura nel cuore
Prima di incontrarti,
Niente entrava e usciva facilmente da me;
Eppure quando hai pronunciato il mio nome
Sono stata liberata, come il mondo.
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti.
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri.
Stupidamente sono scappata da te;
Ho cercato in ogni angolo un riparo.
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito.
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto.
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto.
Restituendomi
Al tuo abbraccio.
Mary-Elizabeth Bowen
I Sogni
A cura di Proue
Viaggio Astrale
Il sogno inizia in un letto dove la protagonista soffre di un dolore alla spalla sinistra quando appare una donna anziana , abitante nel palazzo della protagonista, che tenta di sistemare questa situazione fastidiosa mettendo in trazione bruscamente la medesima; la protagonista pensa che la situazione invece di migliorare possa peggiorare.
Alché chiude gli occhi e gli appare un monitor dove compaiono su di uno sfondo nero numeri bianchi che cambiano continuamente come se fossero risultati di calcoli matematici velocissimi.
Dopo un breve istante il monitor scompare e la protagonista si trova a guardare un'astronave spaziale sita alla sua destra, formata di pannelli rettangolari grigio-antracite: Da essa fuoriescono due specie di carro armati che lasciata la medesima accendedo una sorta di razzi propulsori si involano verso una meta sconosciuta scomparendo alla vista della protagonista.
Incuriosita dalla situazione la protagonista guarda verso il basso dove scorge una città le cui abitazioni hanno forma circolare, alcune di esse sono di colore rosso altre verde. Tutte distribuite in maniera molto ordinata, regolare. La protagonista pensa come fosse simile la vista sotto di essa a quelle che si possono vedere da un aereo che sta atterrando cercando similitudini con strutture esistenti sulla terra. Il sogno termina qui, per la mia amica più che un sogno è stato un viaggio astrale.
Il sogno inizia in un letto dove la protagonista soffre di un dolore alla spalla sinistra quando appare una donna anziana , abitante nel palazzo della protagonista, che tenta di sistemare questa situazione fastidiosa mettendo in trazione bruscamente la medesima; la protagonista pensa che la situazione invece di migliorare possa peggiorare.
Questo elemento ricorre spesso nei sogni che ho analizzato. Una donna, spesso anziana, che opera su una persona, la quale non riesce a ritraersi, per reverenza e una sorta di arcana fiducia nell’età e nella conseguente probabile esperienza di chi si trova davanti.
Anche in questo caso mi viene da credere che la donna anziana in realtà rappresenti la saggezza antica, quella che non ha ancora raggiunto gli ospedali e la medicina moderna. Che fa paura perché non è una scienza esatta e spesso non è neanche razionalizzabile. Qualcosa di molto simile alla magia ed ai suoi rituali, insomma, che in una persona molto celebrale possono destare lo stesso timore della donna in sogno.
Alché chiude gli occhi e gli appare un monitor dove compaiono su di uno sfondo nero numeri bianchi che cambiano continuamente come se fossero risultati di calcoli matematici velocissimi. Dopo un breve istante il monitor scompare e la protagonista si trova a guardare un'astronave spaziale sita alla sua destra, formata di pannelli rettangolari grigio-antracite: Da essa fuoriescono due specie di carro armati che lasciata la medesima accendedo una sorta di razzi propulsori si involano verso una meta sconosciuta scomparendo alla vista della protagonista.
Da qui c’è una climax di episodi non spiegabili con la semplice logica celebrale. Prima la donna anziana, che opera in maniera ambigua, ma che comunque rappresenta un legame con la realtà ordinaria, poi il monitor con i numeri senza un senso, infine l’astronave. Non è difficile ripercorrere le tappe di un progressivo distaccamento dalla realtà, graduale forse, per una sorta di autodifesa inconscia da eventuali traumi. Tutto il sogno è infatti intriso di timore di agire, la protagonista si limita ad osservare, a schematizzare e ragionare su quello che vede, senza per altro ottenere dei risultati soddisfacenti, non sarebbe strano se avesse accumulato nel frattempo una buona dose di frustrazione. Spesso in questi casi le persone mi raccontano anche di una sorta di blocco fisico, che impedisce loro di muoversi o reagire. Tutto è riconducibile all’impotenza ed all’impossibilità di creare dei legami logici in quello che si presenta nel sogno.
Incuriosita dalla situazione la protagonista guarda verso il basso dove scorge una città le cui abitazioni hanno forma circolare, alcune di esse sono di colore rosso altre verde. Tutte distribuite in maniera molto ordinata, regolare. La protagonista pensa come fosse simile la vista sotto di essa a quelle che si possono vedere da un aereo che sta atterrando cercando similitudini con strutture esistenti sulla terra. Altro tentativo disperato di ricondurre ciò che si vede alla realtà. Il paragone con la vista dall’aereo, il definire azzardatamente le costruzioni come case, tutto porta a pensare al terrore che la protagonista ha di abbandonare la dimensione reale per sciogliersi e darsi al sogno. E’ un caso di auto-costrizione, che molto spesso lascia un forte disagio nella persona anche quando si sveglia.
Il sogno termina qui, per la mia amica più che un sogno è stato un viaggio astrale.
Mi servirebbe sapere secondo quali criteri da protagonista associa il sogno ad un’esperienza OBE (out of Body Experience), purtroppo non sono riuscita a recuperare le sue sensazioni e le sue motivazioni. Ma posso affermare con una certa sicurezza che è molto probabile che la protagonista del sogno sia in piena lotta intestina con qualche dono particolare che sta affiorando pian piano con una forza sempre più potente, o qualche evento che abbia ribaltato le sue sicurezze. Non deve essere un evento per forza negativo, sia inteso, negativa è stata la sua reazione. Ed è questo l’elemento su cui il sogno invita a lavorare. E’ necessario un periodo di riflessione calma e graduale su ciò che è successo, in modo da assimilare e capire quello che non si ha avuto tempo o modo di gestire.
Probabilmente la lotta avviene a livello inconscio, non mi stupirei se nella vita questa donna sia un medico, un avvocato o la sua professione fosse in qualche modo legata al mondo delle regole e dei dogmi. Da qui l’impossibilità e la non volontà di assimilare e fare proprie esperienze non troppo ordinarie e eventi che non trovano una spiegazione regolare.