The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Alabastro



A cura di Proue
 

Alabastro
 

L'Alabastro è un cristallo formato da agglomerati strutturati in lamelle di gesso e carbonato di calcio. È liscio, per lo più riconoscibile nei toni del giallo e del bruno, con qualche eccezione verdina e una eccellenza in bianco, tra l'altro estraibile solo in alcune zone italiane come le cave di Pisa e Livorno.
Parliamo di una pietra calda, forte nelle sue peculiarità ma molto tenera e facilmente danneggiabile nella pratica. L'Alabastro è stato riconosciuto per la sua bellezza ancor prima che per le sue caratteristiche in ambito di cristalloterapia, infatti veniva spesso utilizzato per abbellire altri orpelli, o complementi d'arredo. Sono stati a questo proposito rinvenuti oggetti in alabastro appartenenti all'antico Egitto, alle civiltà cretesi e micenee. Si conoscono anche interi sarcofagi creati con l'Alabastro, e soprattutto contenitori di unguenti e creme, anche perchè pare che questa pietra abbia il potere di conservare ciò che contiene senza alternarne lo stato in modo alcuno. In grecia tale pietra veniva chiamata con il nome “Nichomai” che significa Io Vinco, a sostegno della carica di forza e vitalità che pensavano lasciasse a chi lo portasse con sé.
L'abitudine di utilizzare l'alabastro per oggetti di lusso e pregio è stata ripresa comunque anche nel rinascimento, per lo più per coppe, calici e contenitori di oggetti preziosi. E come ingrediente principale di moltissimi intrugli alchemici.
Una curiosità: parecchie fonti più o meno storiche citano l'Alabastro come il materiale di cui sarebbe composto il Sacro Graal.
Che sia un caso o meno, per le sue caratteristiche fisiche l'Alabastro è sempre stato associato e identificato con il corpo umano: qualcosa dall'apparenza perfetta e forte, che però deve essere trattato con massima cura e cautela in maniera rigorosa e costante per fare in modo che sia sempre al meglio.
Ecco perchè probabilmente a livello terapeutico viene utilizzato per fare da sostegno e rinforzo in caso di cure a lungo termine o lunghe convalescenze. L'Alabastro sembra porti conforto ad ossa ed organi interni deboli o ipersfruttati. Si riscontrano ottime notizie anche riguardo al suo utilizzo in caso di mal di denti cronico ed emicranie, non per niente sembra che abbia anche la proprietà di schiarire le idee e sostenere chi deve parlare in pubblico donando la fluidità del discorso ed una buona arte oratoria.
A livello esoterico invece l'Alabastro non è usatissimo per rituali o incanti ma sembra che possa essere utilizzato per recuperare le ultime energie rimaste e canalizzarle al meglio quando un impegno ne richiede più di quanto ci aspettassimo.
Per la sua affinitò con il corpo umano può anche essere utilizzato in molta magia simpatica, spesso in derivazione di pratiche Vodoo. Dunque via libera a rituali in cui la pietra incarna la persona verso cui indirizzare i nostri intenti di sostegno, cura e protezione. Altro utilizzo riconsociuto, sembra che l'alabastro aiuti gli artisti a riportare alla vita ciò che la loro immaginazione ha creato tra le loro idee.

UTILIZZO DELL'ALABASTRO NEI RITUALI.

Come anticipato, dato che non esistono riferimenti comuni sull'utilizzo dell'Alabastro NEI RITUALI.

posso consigliare di introdurre questo cristallo nel caso decidiamo di direzionare la nostra energia verso un intento positivo, soprattutto se di sostegno, conforto o guarigione, dedicato ad una persona in carne ed ossa.
In questo caso il procedimento del rituale organizzato resta invariato ma nel momento in cui la magia simpatica viene canalizzata sul “canale” questo deve essere un pezzo di Alabastro, meglio se abbastanza grande, meraviglioso se intagliato con sembianze antropomorfe.
Una volta caricata la pietra radicati e centrati visualizziamo e trasferiamo la forma e l'essenza del nostro protetto su di essa e leghiamola con l'intento da noi prescelto. Una volta concluso il rituale per una lunazione completa avremo cura di trattare il cristallo con la stessa cura, con lo stesso intento e con lo stesso impegno che abbiamo deciso di canalizzare alla persona per cui abbiamo pensato il rituale. Piccoli gesti quotidiani, affinchè il nostro legame con la pietra non si affievolisca e continui a lavorare per noi creando il canale simpatico che permetterà al nostro Alabastro di fare il suo dovere con quella persona.