The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Ricordare ed Essere

RICORDARE ED ESSERE

 

Dicono non ci appartenga, questo tempo.
Dicono che le luci nella notte, il canto delle nebbie provenga dall’Oceano.
Forse è così, giunge da orizzonti lontani, che però un tempo avevano nomi dei nostri luoghi.
Dicono che, queste tre notti di magia, parlino una lingua arcana; forse è così, perché pochi - oramai - solcano le maree dei Saggi.

Io, però, Vi dico questa nenia era ambrosia tra le labbra dei nostri Padri e Madri.
Io, però, Vi dico che gli Antenati sono sempre stati i nostri ‘santi’ più vividi e potenti.
Io, però, Vi dico che non sono bianchi, i fantasmi, ma sono maschere del dolce ricordo di chi non c’è più.

Non importa quale maschera indossiate, fratelli e sorelle.
Non importa se busserete a soglie di legno o di spirito.
Non importa se accenderete una candela, o riporrete frutta matura su tavole in attesa di ospiti intangibili.

Oggi la Ruota dell’Anno scricchiola oltre il passato e si avvia, sotto gli occhi dell’Argentea Matrona, nelle impervie curve del presente.
Ascoltate il futuro, figli della Terra, scorgendolo nel sibilo della Notte.
Calatevi nelle grotte più profonde ed abbracciate l’oscurità che, come ancora , vi ricondurrà alla luce.

Samhain, Halloween, Samonios; cantate come volete, il nome dell’Arazzo della Fine e Principio.
Distendete udito e tatto: i Vostri cari, che non più calpestano il sacro suolo, Vi stanno cercando.
Soffiate Vita, or dunque, su candele dai colori propiziatori, affinché la Morte trattenga il respiro e conceda tregua ai nostri Protettori.

Ci sarà chi, di questa Porta, nemmeno si accorgerà, perché addentrandosi nelle strade del puro teatro.
Eppure non conta: giacché i Consapevoli metteranno corpo ad anima a disposizione delle maree del Crepuscolo.

È tempo di lasciar andare.
È tempo di nutrirsi di quiete e rimembranza.
È tempo di onorare le antiche tradizioni.

Felice Samonios!
Felice Rinascita!
Possano, coloro che più non sono qui, abbracciarvi e proteggervi.
Possano gli Avi dei nostri Popoli guidarci ora e sempre!


Adelfo Gealach