The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Terra (Gea)

TERRA (GEA)

A cura di Bardo

Introduzione

Affrontiamo qui un Archetipo base che chiameremo per sinteticità Terra. Terra è la Prima Madre, Gea nel Pantheon greco (Tellus per i romani), l’immortale, sorta dal Chaos e generatrice di Urano, il cielo stellato, con il quale accoppiandosi procreò i Ciclopi e i Titani, indi quelli che poi diverranno gli Dèi dell’Olimpo. Tra i suoi figli, Gea concepì diverse figure femminili a lei estremamente simili, come Rea (madre di Demetra e degli Olimpi di prima generazione), Temi (personificazione della giustizia), Mnemosine (la memoria), Teia (generatrice di Sole e Luna).

Madri Terra che generano altre Madri Terra, quindi. Un fatto, questo, che sembra replicarsi sovente anche nel nostro odierno quotidiano: i tratti Terra all’interno di una famiglia, quando sono marcati, tendono a essere perpetuati di madre in figlia. 

Si tramanda il mito in cui Urano (similmente a ciò che fece poi Crono/Saturno con la sua prole), non volendo dare alla luce i suoi figli, li costrinse nel proprio ventre. Gea, senza troppo scomporsi, costruì una falce e invitò i suoi nati a disfarsi del pesante padre; sarà proprio Crono a prendere l’iniziativa ed evirare il genitore, dando vita col suo sangue alle Erinni, patrone della vendetta.

Una figura passiva quindi Gea, ma fattiva. L’essenza di questo Archetipo, che è ovviamente un prototìpo, è ciò che potremmo chiamare la “base” di tutto. Come la terra su cui tutto cresce e che tutto sostiene, da Terra sorgono tutti quei metatipi in grado di concretizzare e realizzare, coloro che non rifuggono dalla materia bensì ne fanno il proprio nido e strumento.

Così come Saturno (Crono) è il tempo, Terra è lo spazio, la materia; la madre della concretezza, che non riconosce che la realtà. Al principio yin ricettivo, in lei si combina la capacità conservatrice estroversa. Come Archetipo, Terra rappresenta l’inizio, la semplicità, la vicinanza all’humus e alle buone cose di un tempo; è una forza che riporta alla tradizione e alle origini, al presente contingente, alla sostanza e al peso della stessa. Non è un caso che i suoi tratti siano riscontrabili chiaramente nei volti della gente che vive la campagna, o nei popoli nativi e gli abitanti delle foreste: Terra segna l’essere umano con un’impronta profonda, e lo porta nel proprio regno. Il volto oscuro di tale impronta è la ristrettezza di vedute, la chiusura, la brutalità, la grettezza: tratti che necessitano un balsamo edulcorante di Archetipi più leggeri e armonici, proprio come il terreno che per poter germogliare ha bisogno di acqua (Afrodite), sole (Apollo) e vento che porta nuovi semi (Ermes).

 

Morfologia

Terra è per l’appunto un prototìpo, puro e schietto nella sua manifestazione. È un Archetipo dai colori ombrosi e dalle fattezze marcate e pesanti: capelli neri o castano scuro, grassi, occhi scuri infossati, statura media, tarchiata, passo greve. Strutturalmente, Terra sembra essere composta da cubi sovrapposti: ecco allora il viso, quadrato, a forma di castagna rovesciata, con fronte rettangolare, bassa larga e piatta, dal cranio sub-brachicefalo e la cima piatta, mento quadrato, mascella larga e spessa; il naso è concavo all’insù con punta grossa e pesante, le narici larghe, la bocca grande e seria con labbra carnose e rosee, mento rotondo e grasso; le orecchie appaiono grandi, con lobo arrotondato a ciliegia; le sopracciglia dritte, dure, folte e nere, sono rugose e vicine agli occhi. Il colorito è fresco, ambrato, oppure rubizzo; il collo taurino si posa su spalle alte, larghe e quadrate, il busto è corto, le braccia grosse e corte, mani corte e solide, similmente le gambe (soggette facilmente a varici) e i piedi che appaiono piccoli e grassi con arco plantare quasi inesistente e caviglia tronchiforme; le articolazioni sono grosse. La vita è forte, il petto prosperoso, anche nella versione maschile dell’Archetipo; i seni di Terra sono prosperosi, sporgenti e rotondi, assai prossimi alla vita. La schiena è arcuata nella zona renale, le anche sono possenti.    

L’aspetto risultante dal complesso è robusto, ben piantato, impossibile da smuovere. L’atteggiamento stesso è pesante, il movimento di questo tipo ha qualcosa di grandioso e massiccio, dai rari gesti ma improvvisi e brutali. La voce è sorda, ma sicura e dal timbro rozzo. Sebbene lo sguardo sia fermo, sveglio, rude, vi si intuisce dietro il sonno, che immancabilmente coglie Terra non appena cessa le sue attività.  

Il foglietto embrionale di questo tipo è mesoblastico, con deriva entoblastica. Caratterologicamente rientra facilmente nelle categorie di apatico para-collerico, o amorfo se è più estroverso.

Per la medicina cinese si tratta puramente di una Terra yin: astenica, sedentaria con ritmo monotono, ipoemotiva, quindi stabile e pacata, con intelligenza di tipo ripetitivo-assimilativo e memoria di tipo fotografico. Secondo le categorie di Jung si tratterebbe di un tipo istintivo materiale, con funzione psichica dominante “Sensazione”. Il binario di medicina cinese risultante è terra-legno.

Il corrispettivo maschile di Terra è facilmente un Efesto, introverso, concreto plasmatore di materia.

 

Psicologia e caratteriologia

Terra è una persona ragionevole. Buonsenso e assenza di complicazione sono i binari su cui corre il suo pensiero e da cui derivano le sue azioni; ciò non toglie che talvolta le sue decisioni possano apparire incomprensibili ad altri tipi il cui ragionamento è più portato a sofisticazioni: all’interno di situazioni complesse, il ragionamento lineare di Terra può paradossalmente risultare controintuitivo, laddove invece diviene essenziale e risolutivo in contesti più concreti, da cui dipende la sopravvivenza.

Difficilmente entusiasmabile, poco attratta dalla cultura, non sfiorata da ispirazione, ha un’immaginazione poco vivace che non sfocia mai in fantasticherie, ma si adopera per l’utile e il profitto immediato, per il vantaggio solido. Discussioni astratte, filosofiche (che invece rapiscono Saturno) non sono che perdite di tempo: per lei, tutto ciò che non ha interesse materiale annesso è considerato disutile. Poco versata per l’arte dunque (a meno che non intervengano altri Archetipi, nel qual caso predilige le arti plastiche, materiche), più propensa alle le scienze – spesso naturali – ove basa le sue deduzioni sull’esperienza diretta.

Ciò che pone Terra sopra gli altri Archetipi è la sua inclinazione alla rettitudine e all’equilibrio (non a caso Gea è madre di Temi, la Giustizia). Purtroppo la trappola in cui rischia di cadere è la mediocrità del giudizio: Terra non comprende i giochi funzionali tra le persone e gli equilibri sottili, per cui spesso i suoi giudizi possono risultare particolarmente severi e troppo netti.

Ecco allora che si ritrova a colpire duramente le persone che ha accanto, anche quelle amate e che godono della sua stima, offendendole a suon di giudizi sferzanti. Non per cattiva intenzione: Terra non si cura dell’etichetta e delle convenzioni, né della delicatezza del cuore della gente; dice ciò che pensa; se quindi è colta da un accesso di malumore (spesso quando interrotta nei suoi compiti quotidiani), reagirà di conseguenza. Se invece in buon animo, cercando di essere gentile risulterà goffa, o comunque brusca. C’è tuttavia una sensibilità in Terra che è di tipo diverso: si manifesta concretamente, nelle azioni, per cui ad esempio una persona che le chiederà aiuto e consiglio si troverà sostenuta, incoraggiata, non senza la consueta dose di burberità.  

Terra è una conservatrice: sedentaria, abitudinaria, attaccata alla casa, alla patria, ai buoni vecchi saldi principi. Lavoratrice indefessa, tenace, resiliente, più che parlare agisce. Tiene sempre fede alle sue promesse, e se ingannata la sua collera è sorda: lenta nel manifestarsi, ma temibile nel suo scoppio. Non dimentica i torti subiti, e il suo perdono giunge assai lento. Economa, fa fatica a spendere e a fare regali; se insiste su questa tendenza, rischia di divenire avara.

La vita di campagna e i suoi lavori hanno per Terra un’attrattiva atavica: sono nel suo DNA, per cui non avrà timore di sporcarsi o di abbassarsi a maneggiare una vanga o una zappa. Il giardinaggio e la cura degli animali le riescono naturalmente bene.

Madre e massaia severa, autoritaria, può provare una segreta invidia per l’uomo e la sua supremazia; obbedisce controvoglia al marito, mentre con gli altri uomini esibisce un cameratismo familiare, mai flirtereccio (a meno di componenti Afrodite); con le altre donne, conversamente, si mostra sdegnosa e fiera.  

 

Disturbi fisici e malattie morali

La malattia morale di Terra è il ripiegamento su se stessa. La chiusura, che ama e che le procura stabilità e sicurezza, diventa il cardine dei suoi disturbi sia psichici che, di riflesso, fisici. Nella sua fase degenerata, questa persona così dedita, paziente, lavoratrice, si scoraggia e perde tutta l’energia piegandosi in un’astenia depressa. Il pensiero si involve diventando rimuginamento, paranoia, sospetto, sfocia facilmente in collera e desiderio di vendetta; l’avarizia si accentua, la tensione all’accumulo materiale e al possesso può diventare patologica fino a sfociare nella violenza e nel crimine pur di ottenere ciò che ritiene di necessitare. Fisicamente, il ripiegamento porta difficoltà respiratorie, asma, con conseguente affaticamento del cuore che perde la regolarità; difficoltà digestive pure si presentano, dacché Terra non si nutre con regolarità: ora si abbuffa per recuperare le forze, ora invece digiuna per timore dello sperpero. La malnutrizione provoca dispepsie, con conseguente insufficienza epatica, fino ad arrivare a stati cancerosi e formazioni tumorali. I forti attacchi di sonnolenza a cui è soggetta in seguito alla fatica fisica purtroppo contribuiscono ad appesantirla, rendendo l’eliminazione tossinica così essenziale per il suo corpo assai difficile.

La degenerazione del tipo si manifesta evidentemente nell’aspetto: tutto in lei si schiaccia; il cranio si abbassa, solcato da rughe, le sopracciglia cespugliose, unite e disordinate cadono sugli occhi infossati, fissi e feroci, con le palpebre inferiori gonfie e a forma di borsa; la bocca stretta in una smorfia, mento sporgente, voce spiacevolmente rauca; la testa si incassa nelle spalle, le mani si fanno grosse e nodose, la cute dal colorito terreo si riempie di peluria ed esala un odore molto forte. Tutto assume un’aria sinistra, cupa, difficilmente avvicinabile.

 

La redenzione dell’Archetipo passa inevitabilmente per una forma di apertura, ben descritta dalla parola permeabilità. Proprio come il terreno, che ha bisogno di essere permeabile per far entrare gli agenti nutrienti e i nuovi semi, così la persona Terra necessita di farsi attraversare dalle esperienze e dalle suggestioni nuove; smettere di agire compulsivamente, per iniziare a produrre in armonia ed equilibrio con se stessa. La permeabilità infatti non funziona solo in un verso: far entrare il nuovo, ma al contempo ascoltare l’interno portando fuori sensazioni, desideri, velleità, che come le preziose gemme all’interno del suolo esistono, ma sono sepolte in profondità. Per citare Leonard Cohen: “C’è una crepa, una crepa in ogni cosa. È così che la luce entra dentro”. Scoprendosi, Terra si scuote, magari mettendo a repentaglio tutto il mondo che su di lei fa affidamento; ma questa scoperta di sé la porta finalmente a sviluppare il rispetto per la propria persona – non sotto forma di orgoglio, bensì come cura. È lì che Terra comincia davvero ad attivarsi, a fiorire; e a vivere.

 

I rimedi omeopatici base per Terra sono Nux Vomica, Lycopodium e Sepia.

Nux Vomica è per la Terra preoccupata costantemente di fare bene il proprio lavoro, che migliora sensibilmente dopo un pisolino ristoratore anche breve. Perennemente di cattivo umore già dal mattino, non sopporta contraddizioni e il suo stato peggiora dopo aver mangiato. Il soggetto digerisce difficilmente, avverte gonfiore dopo i pasti, eruttazione e rigurgiti, tanto da desiderare di vomitare e svuotarsi per poter tornare a lavorare. Costipato di base, soffre di emorroidi interne a forte sanguinazione, che migliorano con impacchi freddi.

 

Lycopodium descrive invece disturbi gastrici dell’assimilazione: Terra si sente sazia e si gonfia anche se mangia poco, posto poi aver subito di nuovo fame, anche nel mezzo della notte. Alle eruttazioni si accompagna un bruciore faringeo intollerabile e prolungato. Il fegato duole, tanto da impedire al soggetto di sdraiarsi sul fianco destro; si evidenziano macchie giallastre nell’area temporale. Terra diventa altamente suscettibile e irritabile, teme le responsabilità poiché ha perduto fiducia in sé, risponde alle contrarietà con violenza e in modo volgare. 

 

Sepia invece delinea la stasi principale del fegato: ecco allora che i disturbi ad esso connessi si cronicizzano, divenendo costanti. Il dolore che avverte all’altezza dell’organo migliora coricandocisi sopra, sul lato destro. Le macchie giallastre appaiono a cavallo del naso, sul ventre, sulle spalle o la schiena. Se in fase Sepia, il soggetto Terra è talmente abbattuto che risponde a fatica; si irrita se l’interlocutore insiste, posto poi il chiudersi in una indifferenza che preoccupa. Lascia qualsiasi impegno e responsabilità per rifugiarsi in sé, cercando la solitudine.

 

Sviluppo

Come per tutti gli Archetipi, la descrizione psicologica che viene fatta in questa sede è del tipo base. Alcune di queste caratteristiche possono mancare nel metatipo dell’individuo preso in analisi, alcune fasi della vita possono essere dominate da altri Archetipi. Terra può manifestarsi in determinate situazioni, ad esempio in ambito lavorativo, nella gestione degli affari o nel bisogno di accumulo di risorse (è una tendenza facilmente riscontrabile ad esempio nei soggetti che hanno attraversato guerre, conflitti armati prolungati o carestie); può emergere quando ci si trova a gestire una situazione di sopravvivenza contingente, o a porre le basi materiali di un progetto. Oppure può essere la protagonista di momenti o altri ambiti definiti, come quello sociale o affettivo. Di seguito osserviamo il percorso del tipo base.

 

Infanzia – I genitori

Terra è una bambina concreta e dal forte senso della materia. Sta al suo posto, seppure ha smania di muoversi, vuole mettere le mani in pasta, infilarle nel fango o nella sabbia per scovare sassi e oggetti nascosti, costruire castelli, case con rami e stecchi recuperati in giro. Sa essere molto cocciuta e non ama interrompere le proprie attività, le piace immergersi interamente e rimanere tutto il tempo necessario a completare ciò a cui sta lavorando. Non è emotivamente espansiva, ma se distolta dalle sue occupazioni farà i capricci e risponderà anche bruscamente, alzando la voce; altrimenti, è una bambina tranquilla e assai taciturna, poco incline alle risate e al chiasso. Impara velocemente dall’esperienza, meno agilmente dal ragionamento astratto; memorizzare nozioni le riesce piuttosto bene. Ha bisogno di regole chiare e precise, che se poste in modo adeguato assorbe e segue molto diligentemente.

Sviluppa con la mamma un rapporto forte, che può diventare anche di scontro a tratti, ma sottende una relazione importante. Spesso si profila la figura di un padre assente, o comunque distante (Padri Cielo). Che lo voglia o meno, Terra si identificherà fortemente in sua madre, tendendo a ripercorrerne il pattern: se il padre è assente, svilupperà più la propensione al supporto e al soccorso fattivo; se invece il padre è violento e severo, tenderà più allo sviluppo dell’invisibilità e del vittimismo; un padre espansivo e amorevole, di contro, le garantisce l’accesso all’emotività e ad altri Archetipi già da piccola.  

 

Adolescenza e prima maturità – Il lavoro, i rapporti, matrimonio e famiglia

Terra è rassicurata dalle tradizioni, le abitudini, le buone cose di un tempo; è intrinsecamente sedentaria, per cui difficilmente amerà viaggiare o penserà di spostare la propria vita in un altro paese che non sia il suo natio.

Negli studi non prosegue tendenzialmente oltre le scuole dell’obbligo, ma se lo fa cerca qualcosa che possa darle vantaggi materiali: seguirà quindi un corso di studi utile a proseguire un’attività di famiglia, se ne ha già una, oppure opterà per studi economici; l’alternativa, se in lei convivono altri Archetipi che la stimolano intellettualmente, sono le scienze naturali, dove l’indagine e l’esperienza diretta le danno soddisfazione; l’ingegneria rappresenta uno sfocio ulteriore, ma necessita di un’influenza inventiva Ermes. Per Terra, lavori come la coltivazione diretta, il giardinaggio, cassiera in un supermercato o addetta al banco dei salumi piuttosto che panettiera, non sono per nulla percepiti come disprezzabili, anzi, in essi ritrova una dimensione genuina che le corrisponde e le può dare grande soddisfazione. Tutti i lavori che rappresentano la base delle istituzioni o del tessuto sociale, dove serve solidità, chiarezza e poca artificiosità, le si confanno naturalmente. 

 

Creare una famiglia e proseguire la generazione è un pensiero che le procura conforto: facilmente accadrà che si accasi presto, o comunque che tenda a creare rapporti solidi e duraturi con i partner anziché passare da un ragazzo all’altro senza soluzione di continuità. I rapporti che costruisce, sia in amore che in amicizia sono fortemente basati sulla quotidianità e la condivisione di tempo passato assieme; è una persona che si trova bene in gruppo, dove le cose accadono attorno a lei senza che debba troppo adoperarsi; lega bene con gli uomini, a cui tiene testa da pari e a cui piace essere di supporto. Gli Archetipi maschili con cui si trova meglio sono gli Zeus, di cui riconosce la forza e il carisma, gli Apollo, che la ispirano e le riscaldano il cuore, e gli Efesto con cui condivide i silenzi e l’amore per la materia. Ma sicuramente il modello di coppia tipico è quello di Gea e Saturno (Terra e Cielo) dove lui è introverso e meditabondo e lei, fattiva e brusca, lo sprona costantemente; si tratta del vero e proprio incontro degli opposti. Un’altra coppia che si può ritrovare è con uomini Ermes, mascalzoni ma furbi abbastanza da procurarsi vantaggi materiali, o con uomini Zeus per la stessa qualità di scaltrezza materiale nell’affrontare la vita. Terra dà molto valore alla sicurezza materiale, quindi un uomo che gliela possa procurare per lei rappresenta un buon partito (posto che, con uomini Ermes, i capogiri le verranno una volta realizzata l’impossibilità di gestirli e tenerli fermi e buoni).

I rapporti con le altre donne sono per lei più complessi. Terra è una donna schietta, dice quel che pensa senza troppi fronzoli: il suo atteggiamento in un entourage femminile che vive di sfumature e di non detto può risultare mal tollerato; di contro, Terra percepisce che qualcosa bolle in pentola ma non capisce di cosa si tratta e, ritenendo che si stia agendo alle sue spalle, diventa infida e a sua volta si allontana, chiudendosi in un freddo disprezzo. Si trova bene con le sue simili terrestri e ovviamente con le donne Demetra, come anche con le Estia; tollera le Persefone se si adeguano a lei (posto poi il rinnegarle e chiamarle “false” nel momento in cui esse ricalcano qualcun altro, rivelando volti che Terra non riconosce), apprezza la vitalità delle Artemide e il loro senso di sorellanza che può farla sentire inclusa; può ammirare le Atena, seppure con distacco perché non le capisce fino in fondo, mentre con Afrodite si instaurano dinamiche di forte diffidenza e disprezzo per via della sua fluidità e capacità di creare subbuglio, molto ben rappresentate dalle comari di De André in “Bocca di Rosa” che la denunciano inveendo: "Quella schifosa ha già troppi clienti, più di un consorzio alimentare". In caso di omosessualità, Terra è incline a ricoprire un ruolo più maschile nella coppia, venendo attratta di conseguenza da donne più delicate, come Persefone.     

Il sesso per Terra è un fattore importante: ama godere, anche con una certa regolarità, seppure facilmente colta da profonde stanchezze soprattutto dovute al lavoro possa trovarsi sovente a declinare e addormentarsi subito dopo.   

Con i figli mantiene un regime di forte severità, inframezzato però da sprazzi di lassismo dovuti a momenti di spossatezza, in cui lei non vede – o finge di non vedere – ciò che sta succedendo attorno. Può essere molto pressante e arrivare a preoccuparsi fino alla paranoia, trasferendo nella sua prole un’intrinseca paura del mondo fuori le mura di casa. È una madre che purtroppo fa evidenti favoritismi: i figli maschi sono per lei il fiore all’occhiello, e possono tutto; le figlie femmine, d’altro canto, hanno vita difficile e per lei è scontato che restino al servizio suo e della famiglia, anche dopo che si siano accasate. Questa è una forma mentis che deriva dal retaggio sociale e famigliare storico, da cui Terra riesce a prescindere solo se ha intrapreso un percorso evolutivo di emancipazione delle proprie categorie di pensiero.

Se il marito che ha scelto non è capace di tenerle testa in casa, si ricrea il mito di Gea che forgia la falce con cui i figli evirano il padre Crono: lei lo rimprovera e lo sminuisce dinanzi alla prole, indirettamente foraggiando la propria posizione di potere, finché i figli stessi bypassano l’autorità paterna, gravitando attorno alla madre. Se viceversa invece il marito è un uomo violento che fagocita e terrorizza i figli, l’aspetto di Terra protettrice diviene elemento essenziale della loro emancipazione: da lei essi imparano a proteggersi dal potere paterno schiacciante, finché non trovano un proprio sentiero di crescita lontano da casa. Gli equilibri di potere all’interno di una coppia con una Terra sono un elemento essenziale e assai delicato da gestire.

 

Mezz’età e vecchiaia

Se Terra non ha posto le radici della sua esistenza nella costruzione di qualcosa di solido che esuli dalla sua stessa sopravvivenza, arriverà alla mezza età con tutti i sintomi della degenerazione dell’Archetipo: depressione, chiusura, acredine nei confronti del mondo, rudezza, e una fame insaziabile di risorse da accumulare, che ai suoi occhi non bastano mai. Stanca, insoddisfatta, sopravvissuta alla propria esistenza, si trascinerà avanti finché l’auto-intossicazione glielo permetterà; spesso i tipi Terra, come facevano i draghi delle leggende, vivono seduti sopra una montagna di tesori, seppure conducano esteriormente una vita sciatta e parsimoniosa. Viceversa, una Terra che ha costruito una famiglia, che ha impiegato le sue forze in modo costruttivo e con successo, si troverà inserita in contesti che la alimentano e la tengono viva, occupata (e preoccupata). Se la sua severità e il suo brusco carattere non è stato compreso, magari sarà lei che dovrà alzare il telefono per chiamare i figli e avere notizie, ma finché lei è in piedi è sicuro che le feste comandate vengano organizzate nella casa natia con tutti i membri del nucleo famigliare. Se è parte di un’organizzazione lavorativa o di un esercizio commerciale, sarà ormai diventata essenziale e fidata nel suo ruolo, guadagnandosi la fiducia dei capi e mansioni extra di supervisione e responsabilità.

Nella vecchiaia, Terra non fa che portare avanti il sentiero intrapreso. È molto difficile per lei cambiare in età avanzata, dacché già da giovane tendeva a rigettare il cambiamento. Vedova, continuerà a gestire la casa con lo stesso stacanovismo di prima, seppure la solitudine rappresenti per lei il fardello più pesante. Fatto curioso: Terra è assai più generosa e buona in qualità di nonna piuttosto che come mamma; come se l’anzianità limasse alcuni spigoli e la alleggerisse dei pesi portati, o forse la coscienza dell’avvicinarsi della fine della sua vita la autorizzasse a dispensare ciò che fino ad allora ha accumulato e trattenuto. Eccola allora che vizia i nipoti, li guarda crescere con amore e assapora i loro progressi. Alcune donne Terra, invece, inasprite dalle esperienze della vita, sono capaci di tenere intere famiglie sotto scacco e portare il loro broncio severo fino alla tomba.  

 

Vie di crescita e Redenzione dell’Archetipo

Terra è il solido principio fondante, l’energia del quadrilatero che si posa, e sta. È l’Archetipo dell’Origine, che fa da base a tutti gli altri, e da cui l’essere umano, votato a una crescente velocità e sofisticazione, si sta sempre più discostando. I limiti di cui Terra è portatrice possono sembrare terribili e inaccettabili, d’altro canto senza di lei nulla può davvero cominciare, conservarsi o concludersi compiutamente. Terra è la radice che non può mancare, è lo spirito della sopravvivenza, è la saggezza della Natura nel cui intuito è custodita la bussola della Vita. Ma poiché compiuta in sé, “self-standing”, il suo Archetipo è soggetto a un impulso che porta a cristallizzarsi e a chiudersi, proprio come la terra che, persi gli agenti nutritivi, si compatta, si inaridisce e si spacca. Per restare vivo e fiorire, il terreno ha bisogno dei suoi alleati naturali; ma soprattutto, della forza di rimanere permeabile.   

 

L’acqua, il sentimento: Afrodite

Il primo alleato della terra è sicuramente l’acqua. Senza di essa tutti i microorganismi che vivono all’interno del suolo presto deperiscono, la crosta si compatta e poi si spacca, e tutto ciò che vi cresceva sopra si secca e muore. Così è per Gea, l’Archetipo, dotato di una resilienza fuori del comune ma incline a indurirsi, spigoloso per molti versi, inclemente. L’amore e la funzione Sentimento rappresentano la linfa che mantiene Terra viva, che le possono procurare gioia – anche frammista a dolore, certamente, poiché aprirsi all’uno significa di conseguenza aprirsi anche all’altro; ma grazie all’attraversamento dell’acqua, Terra scopre una cosa importantissima: che le emozioni dolorose non la distruggono. Lei, che tanto riesce a sopportare le fatiche fisiche, realizza di poter sopportare anche gli sconvolgimenti emozionali senza per forza annegare, semplicemente trovando loro un luogo nell’anima dove poter stare. Ecco allora che il paesaggio cambia: da una piana inaridita, l’acqua scava canali, che divengono fiumi, valli, laghi placidi. Così anche la casa di Terra, non più asfittica, assume connotati di accoglienza, comincia a popolarsi di persone allegre che apportano movimento e vita.  

 

Il Sole, l’ispirazione: Apollo

L’acqua da sola non basta per attuare una trasformazione completa. Senza la luce solare, i sentimenti messi in gioco e accumulati possono rimanere impantanati e lasciare Terra in un ciclo sterile di languore e fuga emotiva tramite l’atteggiamento suo classico di “fare” compulsivo.

Apollo come Archetipo porta una nota armonica e lucida nella psiche consentendo alle emozioni, come alberi, di innalzarsi verso il cielo e trovare una direzione di sviluppo grazie alla chiave dell’ispirazione. Il contagio dell’arte, la frequentazione della bellezza e la contemplazione dell’armonia portano la persona a desiderare di portarla nel mondo a propria volta, tenerla viva, condividerla. Ecco allora che le azioni di Terra perdono di compulsività e diventano significative, più dosate, misurate; le sue maniere si arrotondano, divengono più cordiali, e con meno dispendio di energia Terra scopre di sentirsi meglio, meno stanca, più rilassata, infine più gioiosa. Illuminando le ombre dentro di sé ella trova il senso di ciò che compie, un fine più grande che la connette al resto dell’ambiente fuori delle quattro mura della sua esistenza.

Per aprirsi a tutto questo, Terra beneficia enormemente della frequentazione di persone portanti l’Archetipo Apollo, o della coltivazione del Dio solare in se stessa frequentando i luoghi in cui l’Archetipo vive: musei, mostre, gallerie d’arte, concerti, teatro.

 

Il Vento, il cambiamento: Ermes

Tutti gli elementi precedenti non si completano senza un fattore essenziale: Ermes, il vento. Ultimo tassello per completare il quadro – o forse primo prerequisito di tutti gli altri –, rappresenta il cambiamento, la capacità intrinseca di mutare e adattarsi che non è propria di Terra, così abituata a stare dove si trova e a controllare l’ambiente. Senza un accesso ermetico, mercuriale, lei non sa di potersi trasformare – non vede proprio la possibilità; vive delle sue certezze, che finiscono per diventare una prigione e fonte di miopia nei confronti del mondo circostante. Ermes apre le finestre della mente, sveglia l’individuo e mostra nuove possibilità: avere persone portatrici di questo Archetipo nella propria vita può far girar la testa a Terra, ma come contropartita le danno la possibilità di viaggiare, scoprire nuove e diverse realtà, immaginare, rinnovarsi. Gli Ermes conoscono un sacco di gente, organizzano feste dove consentono alle persone di incrociarsi, introdursi l’un l’altro, sempre in modo leggero e divertente. Questo tipo di eventi non sono affatto il pane quotidiano di Terra, ma se i suoi amici dai piedi alati riescono a convincerla a portare la festa in casa sua, ecco che la magia si crea, e Terra si apre: in men che non si dica, lei diventa la solida base su cui la festa può compiersi, proprio come il fertile suolo in cui i semi possono insinuarsi, e crescere.