The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Alessandrite



A cura di Proue
 

Alessandrite
 

Appartenente al gruppo del crisoberillo, questa prietra spettacolare è capace di riflettere la luce a seconda degli ambienti in cui è posta. Così la stessa pietra si tinge di verde se esposta alla luce naturale, divenendo rossa se alla luce artificiale.
Questa caratteristica è data dalla cosidetta Cangianza del cromo, un elemento costitutivo che reagisce in modi differenti alle radiazioni della luce.
Per questa ed altre piccole particolarità l’Alessandrite, che è una pietra molto rara, da quando è stata scoperta in Russia, è stata sempre ricercatissima. Tra l’altro più è forte il cambio di colore, più preziosa è considerata la pietra. Oggi le alessandriti piò pregiate provengono, oltre che dalla Russia, dallo Sri Lanka, Birmania, Rodhesia e Brasile.
Un aneddoto parla del legame della pietra con Alessandro II, lo zar di Russia, la pietra infatti è stata scoperta la prima volta il giorno del suo compleanno e divenne il suo emblema alla morte simboleggiando con i suoi colori la pace e la speranza di un regno portato avanti con innovazioni e riforme interne (tra le quali l’abolizione della servitù della gleba) e la triste fine che ha fatto, ucciso da un ordigno lanciatogli per strada nascosto dentro una torta pasquale. Altra caratteristica che la lega alla Russia è il colore della bandiera della nazione a quei tempi, proprio verde e rossa.
Data la sua capacità di cambiare tonalità, questo cristallo è da sempre considerato l’emblema talismanico del cambiamento, dell’avventura e del gioco d’azzardo. La consiglio alle persone deboli che non riescono a prendere una decisione grossa, quelle persone davanti ad un bivio che non hanno la forza di decidere quale via seguire, in qualsiasi campo, soprattutto in quelli pratici (avvio di nuove professioni, accensioni di mutui etc). Indicato anche a chi, nella ricerca dell’equilibrio, tende troppo da un solo lato e vuole trovare la spinta per cominciare a lavorare sul lato opposto. Il cristallo inspira fiducia, forza di volontà e voglia di pratico.
In campo terapeutico la pietra lavora attivando tutte le funzioni fisiologiche grazie ai suoi componenti: alluminio, ferro e cromo, i quali in ordine, sono essenziali per combattere l’invecchiamento celebrale, ossigenare le cellule e stimolare i tessuti ossei.

UTILIZZO DELL’ALESSANDRITE NEI RITUALI

Come detto in alto questa pietra ha la capacitòà di aiutarci a scegliere.
In situazioni critiche si pensa che rafforsi l'intuizione di chi la indossa aiutandolo/a a trovare nuove vie ogni volta che la logica non dà risposte.
A questo proposito, consiglio di caricare la pietra appositamente ogni volta che davanti a noi si apre un bivio per cui andiamo in confusione e non riusciamo a fare un passo decisivo verso l’una o l’altra via.
Il metodo per caricare un cristallo non è assoluto, ognuno di solito ha il suo ma, se non sapete da dove cominciare vi do qualche dritta. Prima di tutto il cristallo che volete caricare deve aver “riposato” per almeno 7 giorni, non deve esser stato indossato, nè esser messo sotto il cuscino o impiegato in altri rituali. A questo punto potete passare la pietra sotto un filo d’acqua per qualche minuto; intanto se riuscite, concentratevi su di lui e visualizzate fumo grigio o polvere che abbandonano fluendo via con l’acqua.
Infine portatevi con la pietra asciugata delicatamente con un panno di spugna in un posto tranquillo, spegnete pc, cellulari e qualsiasi cosa possa creare interferenza con l’energia che state smuovendo e rilassatevi, concentrandovi ancora sull’alessandrite che tenete in mano. Ora lavorate con il pensiero, ad occhi chiusi o, se vi aiuta, fissando la pietra che avete in mano, formulate la vostra richiesta. Le parole devono essere chiare, il concetto del bivio a cui siete davanti deve essere esposto semplicemente e sinteticamente. Non esponete motivi, dubbi o paure, solo la richiesta di aiuto nella scelta. Quando siete sicuri che tutto è stato recepito dal cristallo potete concludere.
Da questo momento è d’obbligo portare l’alessandrite caricata al collo durante il giorno (toglietela sotto la doccia!) e sotto il cuscino la notte. Sappiate aspettare, quello che potevate fare l’avete fatto… lasciate con fiducia che il vostro cristallo compia il resto del lavoro fino a che, un giorno, non vi sembrerà che una delle scelte sia la più naturale e sensata e vi domanderete come avete fatto a non accorgervene prima!