The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Angelica (Angelica Archangelica)



A cura di Lyrio Baelfire

ANGELICA

Nome scientifico: Angelica Archangelica L.
Sinonimi: Archangelica officinalis Lam. / Archangelica sativa Scop.
Nome comune: (IN VARIE LINGUE E/O DIALETTI): Angelica, Erba degli Angeli, Erba dello Spirito Santo, Garden Angelica (eng), Holy Ghost (eng), Angélique Officinale (fr), Angélica (esp), Arznei-Engelwurz (deu).
Famiglia: Apiaceae.
Descrizione Botanica: Erba bienne che assomiglia molto al finocchio, a fusto alto 1-2 metri, spesso violaceo, che porta grandi foglie che lo abbracciano, munite di una vistosa guaina. I fiori, raggruppati in grandi ombrelle composte, sono giallo-verdi, i frutti sono degli acheni allungati. Tutta la pianta emana un odore aromatico caratteristico, che ricorda quello del miele.

Distribuzione geografica: Cresce spontaneamente in Russia, Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Groenlandia, Isole Faroe e Islanda, soprattutto nelle parti settentrionali dei paesi.

Habitat: ambienti umidi e periodicamente inondati, su suoli argillosi piuttosto profondi e freschi, al di sotto della fascia subalpina.

Fioritura: Da Luglio a Settembre.
Parte utilizzata: In pasticceria e confetteria le radici, i frutti e i piccioli delle foglie, in medicina frutti e radici, in magia radici e fiori.
Raccolta: La radice da Agosto a Ottobre, i fiori appena dischiusi.
Principio attivo principale: Nell'olio essenziale troviamo alfa-fellandrene, bisabolene e altri derivati terpenici, responsabili dell'aroma; nella resina invece sono presenti cumarine come l'osthenolo e l'umbelliferone, dotate di parziali attività estrogene, e furanocumarine come l'angelicina e l'arcangelicina, sostanze ad azione fotosensibilizzante. L'angelicina ha inoltre proprietà sedative pari a quelle del clordiazepossido (una benzodiazepina utilizzata per ridurre l'ansia). Non va utilizzata in gravidanza e durante l'allattamento.
Usi Erboristici e/o Culinari: L'intera droga è carminativa, antispasmodica e amaro-stomachica, ma deve essere usata in piccole dosi, in quanto fotosensibilizzante (furanocumarine) e depressiva del SNC (angelicina). Le persone affette da depressione non devono in nessun caso ingerire questa pianta. Le parti tenere possono essere usate per aromatizzare minestre e insalate, i semi e i gambi si prestano alla preparazione di liquori.
Data la somiglianza con la cicuta, si sconsiglia la raccolta in natura. L'odore è sempre un metodo per riconoscere le due piante, in quanto la cicuta recisa emana un puzzo fastidioso.
Curiosità: L'Angelica di cui ci occupiamo è la varietà Europea, non va confusa con la varietà cinese (Dong Quai).
Il significato di questa pianta è, letteralmente, “degli Angeli”. Fu molto utilizzata durante il periodo della grande peste, portata addosso o consumata, inoltre la leggenda narra che l'Angelica fosse uno degli ingredienti della “Pozione Teriaca” (dal greco Theriakè, antidoto), un preparato farmaceutico antichissimo dalle supposte proprietà miracolose, capace di sconfiggere qualsiasi malanno, del quale esistono molte versioni differenti. Una ricetta recita: una parte di Oppio, 3 di vino spagnolo, 6 di Angelica, 4 di radice di Serpentaria, 2 di radice di Valeriana, 2 di Cipolla Marina, 2 di zenzero, 2 di cannella, una di cardamomo, mirra, carne di vipera e melanterite, il tutto in 75 parti di miele.
Ovviamente tale pozione non ha virtù miracolose, anche se alcuni dei componenti (ricordiamo che le ricette sono numerose e molto differenti tra di loro) possiedono proprietà medicamentose; tuttavia sconsiglio vivamente di prepararla e di utilizzarla.
Alcuni autori sostengono che sia sacra ai druidi, come controparte femminile al vischio, considerato invece pianta solare.
In Lapponia, prima di cantare le gesta degli eroi, era uso bere del vino d'Angelica per favorire l'ispirazione.
Usi Magici: Viene usata in molti modi, soprattutto per proteggere da negatività, malelingue e fatture.
Raccolta a mazzetti e appesa dietro la porta di casa assicura protezione da malattie e negatività.

Fonti cartacee:
Maugini E. Maleci Bini L. e Mariotti Lippi M. (2006): Manuale di Botanica Farmaceutica VIII Edizione; Piccin Nuova Libraria S.p.A., Padova.
Rangoni L. (2005): Il Grande Libro delle Piante Magiche; Xenia Edizioni, Milano.
Fonti elettroniche:
Erik Gotfredsen: Liber Herbarum II: Artemisia
http://www.liberherbarum.com/
[consultato: Marzo 2011]
Luigi Rignanese: Botanica Sistematica
http://www.homolaicus.com
[consultato: Marzo 2011]
A.A.V.V.: Atropa belladonna – Wikipedia
http://www.wikipedia.org/wiki/Angelica_archangelica
[consultato: Marzo 2011]
A.A.V.V.: Atropa belladonna – Wikipedia
http://www.wikipedia.org/wiki/Teriaca
[consultato: Marzo 2011]