The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Belladonna (Atropa belladonna)



A cura di Lyrio Baelfire

BELLADONNA

Nome scientifico: Atropa belladonna L.
Sinonimi: Belladonna baccifera Lam. / Belladonna trichotoma Scop.
Nome comune: (IN VARIE LINGUE E/O DIALETTI): Belladonna, Belladonna (eng), Deadly Nightshade (eng), Dwale (eng), Morelle Furieuse (fr), Belladona (esp), Tollkirsche (deu).
Famiglia: Solanaceae.
Descrizione Botanica: Erba perenne di alta statura, (fino a 1,80 m) con radici fittonanti, grosso rizoma e fusto aereo, eretto, robusto, abbondantemente ramificato, pubescente (peloso) e glanduloso il che causa lo sgradevole odore di questa pianta. Le foglie sono grandi, ovali, acuminate all'apice, pubescenti, alterne; sui rami fioriferi le foglie sono geminate, ossia si trovano in coppia una foglia grande ed una piccola, entrambe alterne. I fiori campanulati sono ascellari, penduli e di colore bruno violaceo, l'androceo è composto da cinque stami con antere molto sviluppate, il gineceo da un ovario biloculare con stigma unico e stilo bifido.. Il frutto è una bacca sferica, nera a maturità, circondata alla base dal calice persistente.

Habitat: Zone montane e submontane, ai margini dei boschi. In Italia nelle zone peninsulari e isole.

Fioritura: Da giugno a settembre
Distribuzione geografica: diffusa in Europa centrale e meridionale, Nordafrica, Turchia e Iran. Naturalizzata in Nord America

Parte utilizzata: In medicina foglie e fiori (Farmacopea Europea), in magia anche i frutti.
Raccolta: Foglie in primavera, fiori in estate e frutti a piena maturazione.
Principio attivo principale: Iosciamina, e il suo racemo Atropina (vedi Mandragora per gli effetti).
Curiosità: Il nome di questa letale pianta deriva sia da una delle tre Parche, Atropo, colei che recideva il filo della vita, sia dal nome comune dovuto al fatto che le veneziane la usavano per preparare un collirio che faceva dilatare le pupille, rendendo gli occhi languidi e neri, carattere molto apprezzato in antico. Ancora oggi in medicina accademica, la Belladonna (più precisamente l'atropina) viene usata come dilatatore di pupille e miorilassante prima di interventi chirurgici.
Secondo un'altra interpretazione il nome deriverebbe dal francese belle-femme, termine usato nel medioevo per designare le streghe, che si servivano di questa pianta, infatti è ritenuta uno degli ingredienti dell'unguento delle streghe. I nomi comuni negli altri paesi, soprattutto in Inghilterra, ne sottolineano il potere mortale.
Un tempo nelle campagne si sconsigliava di adornarsene perché sarebbe stato di cattivo augurio, e si raccomandava, quando la si voleva eliminare dal giardino o dall'orto, di eradicarla completamente senza tagliarla, poiché le radici avrebbero ucciso le altre piante.
Associata alla morte, è diventata il simbolo del silenzio, uno degli aspetti del riposo eterno.
Il lato luminoso di questa pianta è giustificato dagli effetti benefici che la stessa esercita a bassissime dosi: piantare la Belladonna all'inizio di un viale che porta verso un'abitazione tiene lontani gli spiriti impuri.
Usi Magici: Attenzione! È una pianta tossica e non va MAI ingerita. Gli usi magici si limitano al confezionamento di sacchettini magici o usata tal quale. Anche se alcune fonti lo riportano, sconsiglio l'uso delle foglie e dei fiori in unguenti, oli o incensi.
Associata agli occhi e alla vista, può essere messa nel calderone per la cristallomanzia. Se usata in piccole dosi durante un rituale di allontanamento, ne favorisce la buona riuscita. Simbolo del silenzio, zittisce invidie e pettegolezzi.

Bibliografia:
Fonti cartacee:
Maugini E. Maleci Bini L. e Mariotti Lippi M. (2006): Manuale di Botanica Farmaceutica VIII Edizione; Piccin Nuova Libraria S.p.A., Padova.
Rangoni L. (2005): Il Grande Libro delle Piante Magiche; Xenia Edizioni, Milano.
Cattabiani A. (1996): Florario, miti leggende e simboli di fiori e piante; Mondadori Editore S.p.A., Milano.

Fonti elettroniche:
Erik Gotfredsen: Liber Herbarum II: Laurus nobilis
http://www.liberherbarum.com/ [consultato: Marzo 2010]
Luigi Rignanese: Botanica Sistematica http://www.homolaicus.com [consultato: Marzo 2010]
A.A.V.V.: Atropa belladonna – Wikipedia http://www.wikipedia.org/wiki/Belladonna [consultato: Marzo 2010]