The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Cianite



A cura di Proue
 

Cianite
 

Cianite, Kianite, Distene, tre nomi per un unico cristallo.
Profondo. Impegnativo. Rivelatore, tre attributi per una pietra di cui si parla poco ma che i cristallo-terapeuti utilizzano davvero molto spesso.
Il nome Cianite deriva dal greco "kuanos" e significa significa blu intenso, nessuna sorpresa tra coloro che bazzicano un minimo di colori, dato che il Ciano (cyan) è il colore blu primario per le stampanti e i lavori grafici, presente anche nella teoria additiva. In natura si presenta come Nesosilicato di alluminio: i cristalli non burattati sono allungati, nella forma ricordano molto la selenite, nel colore invece ovviamente tendono all'azzurro/blu, restando comunque più “lattei” da grezzi che non da lavorati, momento in cui esplode il loro blu corposo e intenso. Qualche esemplare ci può sorprendere con un verde scuro.
Una curiosità, la stessa composizione combinata in forme diverse regala agli appassionati altri due minerali, ovvero la sillimanite e la più conosciuta andalusite.
I principali giacimenti si trovano in Brasile, America, Russia e Svizzera, ma sono stati ritrovate buone tracce anche in Svizzera e in Piemonte.
Come dicevamo nonostante non sia tra le più “commerciali” la Cianite fa spesso mostra di sé nella collezione di coloro che lavorano con i cristalli ed è tra le più utilizzate perché è un ottimo risonante, ovvero ha il potere di amplificare le energie ed il loro scambio.

Per quanto riguarda le sue qualità terapeutiche sul nostro organismo, la Cianite ha la proprietà di sbloccare blocchi energetici. Questo la rende ottima in caso di traumi neurologici o psicologici.
Andrebbe usata subito dopo la nascita sui neonati che faticano ad “abituarsi” all'ambiente esterno. Anche in problemi come epilessia, lupus, e autismo potrebbe essere un buon coadiuvante, trattato assieme a terapie di supporto basate sullo sviluppo di comunicazioni alternative. Viene per esempio utilizzata con molti risultati durante le sedute di reiki per trattare emicranie, torcicolli o qualunque altro problema fisico dovuto ad un probabile ristagno energetico. Èanche molto forte e si protegge bene dalle negatività tanto da non assorbirne e da purificarsi praticamente da sola. Dunque non necessita di molta “manutenzione” energetica.
Altra caratteristica della Cianite è la capacità di rallentare l'invecchiamento cellulare, dunque ben venga se usata per combattere il danno provocato dall'assunzione di tossine che nell'organismo diventano scorie e appesantiscono l'attività cellulare sedimentandosi. Èun caso il fatto che storicamente la Pietra Filosofale, nell'accezione legata all'eterna giovinezza, fosse blu?

A livello esoterico la Cianite è una grande lavoratrice nel campo della consapevolezza di sé e della concentrazione. Favorisce un’apertura equilibrata del terzo occhio, amplifica le visualizzazioni e le immagini che arrivano in sogni e meditazioni, aiutando e facilitando quindi l'interpretazione dei messaggi che arrivano in questi contesti.
Come tutte le pietre sul blu anche la Cianite non manca di stimolare la preveggenza (la cosa ha un senso data la sua capacità di ampliare ed amplificare la consapevolezza interiore e il rapporto con altri piani), favorisce di conseguenza anche i viaggi astrali ed OBE (Esperienze Fuori dal Corpo).


UTILIZZO DELLA CIANITE NEI RITUALI.

Riporto una frase così come l'ho trovata cercando approfondimenti su internet su questa magnifica pietra: “La parola chiave della Cianite è: collegamento”.
Collegamento, con persone lontane, con persone morte, con sé stessi, con il proprio inconscio, con altri mondi.
Tutto quello che è stato sopra scritto si può, a ben vedere, ricondurre al concetto di collegamento.
Ed è sul collegamento che sarà improntato il rituale che vedrà come protagonista la Cianite.
Un rituale, nello specifico, che può servici a creare un ponte con una persona che non vediamo da tempo e per cui siamo preoccupati perché non abbiamo modo di ricevere sue notizie.
Ebbene si, nell'era della comunicazione in tempo reale può capitare, io sono l'esempio vivente, di perdere il contatto di una persona cara e di non avere alcun modo per avere sue notizie.
Quando né cellulare, né facebook, né mail o conoscenti in comune possono aiutarci a ristabilire il “collegamento” con loro possiamo preparare un rituale utilizzando una cianite.
Basterà procurarci la pietra, meglio se ancora vergine da intenti, grezza andrà benissimo ma, per la natura del rituale, anche un gingillo come un ciondolo o un anellino contenente il cristallo comprati per l'occasione saranno ottimi. Benvenuto anche l'incenso di sandalo e un candela arancio (legami affettivi e comunicazione).
Se possediamo qualcosa di appartenuto alla persona che stiamo cercando teniamola sull'altare in modo da canalizzare il più possibili le energie a lei appartenenti.
Dopo esserci centrati e radicati ed aver creato il Cerchio portiamo la nostra concentrazione sulla persona che desideriamo risentire e facciamo affiorare alla mente tutti i ricordi che abbiamo di lei, creiamo con la visualizzazione un mondo in cui lei sia la benvenuta, in cui sappiamo possa sentirsi a suo agio, lavoriamo molto sulle cose che sappiamo le piacciono e ripercorriamo i momenti vissuti assieme a lei. In questo modo stiamo creando il terreno propizio per creare il ponte comunicativo con lei.
Quando sentiamo che tutto attorno a noi è pronto prendiamo tra le mani la Cianite e leghiamola con l'intento di creare un canale di comunicazione tra noi e la persona in questione. Mi raccomando: non è un ordine il nostro, è solo un invito ad aprire il collegamento dall'altra parte del canale. Una azione dolce, non una imposizione.
Ora silenziosamente ripassiamo e rendiamo noti alla persona ed a noi stessi i motivi per cui vogliamo rientrare in contatto con lei e usiamoli per rafforzare l'intento nella pietra, poi ringraziamo e sciogliamo il Cerchio.
Una volta che la nostra pietra sarà caricata portiamola addosso o mettiamola in un posto della casa dove possiamo vederla spessa, impegnandoci a “nutrire” il ponte tutte le volte che la pietra entra nel nostro spettro visivo.
Il ponte può funzionare in qualunque modo, con segni, visioni, messaggi in sogno o anche, probabile, attraverso i normali canali di comunicazione della vita di tutti i giorni. Al contrario, nel caso la persona in questione non volesse volontariamente riprendere i rapporti con noi la Cianite sarà pronta a farvelo capire.
Una volta che la persona si fa viva con noi non dimentichiamoci di regalarle la nostra Cianite spiegando il valore che ha avuto nel ristabilire il nostro collegamento con lei.
In questo modo sappiamo che sarà molto difficile perdere di nuovo accidentalmente i contatti con lei.