The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Crisoprasio



A cura di Proue
 

Crisoprasio
 

Il Crisoprasio, (o Crisopraso o Crisopazio) è una pietra straordinaria, di colore variabile dal verde mela al giallo acceso, conosciuta ed apprezzata già dal medioevo per le sue caratteristiche cromatiche stupefacenti, alle quali veniva dato un carattere magico in maniera molto spontanea. Il suo nome infatti deriva dal greco kyronprason, cioè “porro dorato”.
Il Crisoprasio è una delle più belle varietà di calcedonio. La sua composizione (e la presenza, in particolare, di nichel), fa si che la pietra a contatto con una forte luce solare schiarisca il suo colore, per poi ritornare alla tonalità originaria, una volta che viene posta in un luogo umido a “riposare”.
Plinio amava follemente questa pietra e Federico II di Prussia ne era talmente ossessionato che si racconta avesse una collezione infinita di oggetti funzionali ed ornamentali creati con il Crisoprasio, compresi piatti, vasi e altro tipo di soprammobili o oggetti di uso comune. E molti racconti narrano che il Crisoprasio abbia la capacità, come l'Opale, di rendere invisibili, tanto che si parla di ladri che per sfuggire alle forse dell'ordine ne mettevano uno in bocca.
La pietra è comunque da sempre legata all'elemento Terra, con cui terra condivide la sfera della stabilità e della tranquillità sotto vari punti di vista (serenità familiare, equilibrio psicofisico, fertilità/abbondanza, stabilità economica).
E' curioso invece come l'associazione del Crisoprasio agli Dei corrisponda a Venere, anche se spesso si riporta che non si intende con essa la Dea della sensualità piuttosto il concetto insito ma non sempre chiaro di “innocenza”, ovvero un comportamento in sintonia piena con i propri ideali, il riuscire a vivere il qui ed ora in piena presenza.
A livello terapeutico il Crisoprasio può essere usato come ottimo disintossicante dopo periodi di stress fisico pesante, o dopo un contatto prolungato e nocivo con metalli pesanti e scorie/tossine, sul fegato e sul corpo in generale. Sembra sia un preventivo e coadiuvante anche nella cura di dermatiti e micosi (e in generale di tutti gli attacchi esterni al fisico). Qualcuno riporta inoltre una buona efficacia per il rafforzamento di occhi stanchi e vista annebbiata dal nervosismo. In inverno portare un Crisoprasio caldo al collo aiuta a combattere i reumatismi.
A livello esoterico il Crisoprasio ha una doppia valenza perché come anticipato lavora sulle tre facce dell'Amore: amore del vero, amore come gratitudine e amore per se stessi e per gli altri.
Nelle tradizioni popolari dal medioevo in poi il Crisoprasio era ritenuto protettore di una vita sincera e in linea con i propri desideri, tanto da ritenersi addirittura una pietra amuleto contro il Diavolo e le sue tentazioni, portandosela dietro al posto della più scomoda “acqua santa”.
Prima di tutto però aiuta a trovare la forza di vivere e comportarsi secondo i propri ideali, scegliendo di fare quello di cui si ha voglia e non fare il contrario, combattendo sovrastrutture e compromessi sociali. Un compito il suo molto difficile e che siamo i primi, più o meno inconsciamente, a contrastare nella nostra stessa vita.

UTILIZZO DEL CRISOBERILLO NEI RITUALI

Esiste (deve per forza esistere) un momento nella vita in cui siamo talmente stanchi di omologarci al resto del mondo per quieto vivere che ci fermiamo un attimo e decidiamo di provare a vivere in armonia con i nostri ideali e le nostre aspettative piuttosto che con quelle degli altri (genitori, amanti, amici, colleghi etc).
Questo salto è parte di un passaggio, una sorta di auto iniziazione per la propria salute e il proprio futuro, e non è detto che durante la propria vita si abbia l'occasione o il coraggio per varcarlo.
Il crisoprasio caricato allo scopo può sostenerci in un percorso del genere, nel momento in cui lo carichiamo per l'intento con un piccolo rituale apposito.

Procuriamoci in tal caso un Crisoprasio, meno liscio possibile, meglio ancora se non burattato, della grandezza di una tealight se riusciamo (o più piccolo se lo troviamo incastonato in un anello o in un bracciale). Ed assieme prendiamo (o creiamo) anche una gabbietta di fil di ferro o argento.
Se cominciamo il nostro percorso in luna crescente potremo allineare ad essa le nostre energie e cominciare con il piede giusto.

Di primo mattino, meglio ancora se all'alba nel caso in cui possiamo combattere la nostra pigrizia, dirigiamoci verso est e creiamo uno spazio tranquillo e senza rischi di interruzioni esterne (citofoni, telefoni, notifiche varie…) e dopo essere entrati nel momento visualizziamo la nostra vita fatta di scelte nostre e senza compromessi su cui lavorare e da accettare. Attardiamoci un po' nella sensazione di felicità e soddisfazione che questi pensieri lasciano poi cerchiamo di concentrarci su di essi, lasciando ogni altro pensiero fuori, e canalizziamo il nostro intento, puro e forte, nel Crisoprasio. In questo modo la pietra diventerà il custode ed il testimone del nostro obbiettivo.
Non dobbiamo fare altro che poi portarla con noi, non per forza visibile agli altri, e per i primi giorni, fino a che questo nuovo stile di vita diventerà naturale per noi, tenerla più vicina possibile (addosso e sotto il cuscino, in tasca etc).
Quando ci sentiremo abbastanza sicuri e potenti in questo nostro nuovo percorso possiamo riporre il Crisoprasio in un cassetto, sempre proprio a ricordarci il nostro intento quando la volontà (o, più spesso, quando fattori esterni) rendono difficile il nostro lavoro su noi stessi.

Una volta che sentiremo che il Crisoprasio avrà fatto il suo lavoro potremo scaricarlo sotto acqua corrente e lasciarlo riposare per un po' sotto terriccio umido in un vaso o all'aperto, prima di riprenderlo con noi.