The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Fiordaliso (Centaurea cyanus)



A cura di Lyrio Baelfire

FIORDALISO

Nome scientifico: Centaurea cyanus L.
Famiglia: Compositeae
Sinonimi: Cyanum segetum Hill; Centaurea cyanocephala Velen.
Nome comune: (IN VARIE LINGUE E/O DIALETTI): Fiordaliso, Cornflower (eng), Centaurée bleuet (fra), Centaura azul (esp), Pincel (esp), Aciano (esp), Barbeau bleu (fra).
Descrizione Botanica: Pianta erbacea perenne alta fino a 80 cm. Radice a fittone con radichette, fusto rigido e ramificato, foglie lanceolate, opposte, verdastre, con una fitta lanuggine, lunghe e strette. Fiori: di colore azzurro, talvolta rosa o violaceo, di forma a tubo, con cinque lobi, riuniti in capolini, all'interno dei quali sono dei forellini più piccoli di colore rossastro. Come per le altre compositeae i capolini sono avvolti da un involucro di bratee.

Distribuzione Geografica: Specie diffusa in tutta Europa, introdotta come pianta ornamentale in altre aree del mondo. Era molto comune in Italia, ma ora è a rischio di estinzione. Per preservare questa specie così sensibile all’uso di pesticidi e diserbanti, consiglio di non coglierla in natura.
Habitat: Campi di cereali, terreni incolti e bordi delle strade. Il terreno deve essere secco.

Curiosità:: In passato l'infuso era utilizzato anche nel lavaggio del cuoio capelluto contro la forfora. L'imperatore di Germania Guglielmo I scelse il fiordaliso come emblema della sua casata, poichè questo fiore era caro alla sua infanzia, quando intrecciare ghirlande di fiordaliso era l'unico suo gioco di bambino consentitogli durante la fuga della sua famiglia dalle truppe napoleoniche.
Droga/droghe: Si utilizzano le infiorescenze.
Principio attivo principale: Mucillaggini, pectine, essenza amara, colorante blu, cere, glucosidi, antociani, flavonoidi, lattoni sesquiterpenici
Proprietà: Leggermente astringenti, antiinfiammatorie, diuretiche, tossifughe, eupeptiche. Ha un valido impiego in campo oculistico.
Usi Medicinali: utilizzato principalmente nella cura delle congiuntiviti, può essere usato nel trattamento di acne, come tonico e in generale per la cura della pelle, nei casi di inappetenza, per le punture d'insetto come lenitivo.

Preparazioni e dosi: utilizzato per la preparazione di colliri e preparazioni oculistiche, come tonici antiarrossanti per palpebre stanche. La sua acqua distillata, peraltro non ottenibile con procedimenti domestici, viene usata come collirio astringente per gli occhi arrossati; nella pratica erboristica casalinga si può impiegare l’infuso per un trattamento esterno decongestionante disarrossante delle palpebre e delle zone attorno agli occhi. (Un preparato casalingo è composto da 5g di fiore in infusione in 1dl d'acqua.)
Analoga azione antinfiammatoria viene esercitata sulle mucose della bocca e della gola. Per uso interno si può impiegare il Fiordaliso come blando tossifugo, diuretico, e astringente intestinale. L’azione astringente e antinfiammatoria è dovuta prevalentemente alla presenza di polifenoli, tra cui flavonoidi e antociani; questi ultimi sono responsabili del bel colore azzurro dei petali. Un preparato casalingo è composto da 5g di fiore in infusione in 1dl d'acqua.
Uso Interno:
Come astringente intestinale, leggero diuretico.
Infuso:
2g in 100 ml di acqua. Una due tazzine al giorno
Decotto:
Raccogliete una manciata di sommità fiorite di fiordaliso durante l'estate, fatele essiccare al sole. Mettetele in 1/2 litro d'acqua, fate bollire per qualche minuto e lasciate macerare fino a completo raffreddamento: abbiate cura però di dolcificare con miele o zucchero quando il liquido è ancora caldo.
Vino di fiordaliso:
Mettete a macerare 50 g di fiori di fiordaliso essiccati e ben tritati per 80 giorni in 1 l di vino bianco. Agitate spesso durante la macerazione, infine colate e filtrate attraverso una tela.
Altri usi: Viene utilizzato nella preparazione di creme o tonici con effetti lenitivi e antiarrossamento per pelli delicate grazie alla presenza di mucillaggini. Molto decorativo per la capacità di mantenere per lungo tempo un bel colore blu acceso anche se essiccato. I pigmenti vengono utilizzati per preparare inchiostri e coloranti. Utilizzato in cucina per la guarnizione di insalate e per la preparazione di zucchero colorato.
Uso cosmetico:
Una manciata di fiori nell’acqua calda del bagno è utile per le pelli delicate e arrossabili. L’infuso è un buon tonico astringente per il viso.

Il fiordaliso in cucina:
Il fiordaliso viene sempre utilizzato previa cottura, soprattutto come componente di altre misture. Il gusto non è dei più eccelsi: pertanto serve come riempitivo di una raccolta poco abbondante di altre erbe sicuramente più gustose.
Zuppa di margherite:
Ingredienti:
100 g di capolini di fiordaliso (o di petali)
1 porro
1 grossa patata lessa ridotta in purea
mezzo litro di brodo anche di dado
dadini tostati di pane casereccio
olio
sale
pepe
Preparazione:
Tritate con la mezzaluna le margheritine, lasciandone da parte una decina intere. Fatele bollire per una decina di minuti nel brodo.
Tritate il porro, stufatelo in poco olio, unitelo alle margheritine con la purea di patate. Se dovesse essere troppo liquido, stemperate un cucchiaio di farina con poco brodo, aggiungetelo alla preparazione.
Cuocete per una decina di minuti mescolando, servite accompagnando con i dadini di pane.
Note:
Seguendo le identiche indicazioni, invece del fiordaliso potete usare margheritine, calendula, malva, borragine, ortica bianca.
Curiosità: Il nome latino Centaurea deriva dal Centauro Chirone, il mitico personaggio, mezzo uomo e mezzo cavallo, che insegnò all'eroe greco Achille i segreti delle iante medicinali e al quale avrebbe curato miracolosamente una ferita al piede con questa pianta. Cyanus era invece il nome di un innamorato della dea Flora, il quale fu trovato morto vicino a una ghirlanda di fiordalisi, che la dea volle prendessero il suo nome.
Il Fiordaliso è diffuso in Europa, dalla zona mediterranea a quella montana, cresce spontaneo in prati, terreni sassosi e incolti e in particolare nei campi di grano. Preferisce terreno fertile e ben drenato, esposizione soleggiata fino a mezzaombra, tollera siccità, bassa fertilità e alcalinità moderate. Con l'arrivo dell'autunno la pianta tende a deperire. Si possono diradare o interrompere del tutto le annaffiature. Si consiglia di bagnarle solo saltuariamente, ma è meglio annaffiare a fondo il terreno utilizzando 2-3 bicchieri d'acqua , ogni 1-2 settimane.
Si concima con stallatico o concime in granuli a lenta cessione. Si possono usare anche concimi atti a migliorare la fioritura.
Il clima primaverile, con un elevato sbalzo termico tra le ore diurne e quelle notturne, e piogge abbastanza frequenti, può favorire lo sviluppo di malattie fungine, che vanno trattate preventivamente con un fungicida sistemico, da utilizzare prima che le gemme ingrossino eccessivamente; a fine inverno si consiglia anche un trattamento insetticida ad ampio spettro, per prevenire l'attacco di afidi e cocciniglie. Ricordiamo sempre che i trattamenti vanno praticati quando nel giardino non sono presenti fioriture.
La propagazione avviene per seme a partire da marzo in semenzaio, da aprile in pieno campo. Nell'area mediterranea è a rischio d'estinzione a causa dell'agricoltura. Si raccoglie in estate, durante la fioritura (che avviene tra maggio e giugno), si recide il capolino alla base dell'involucro di brattee. I fiori si pongono a seccare ben distesi e areati in luogo ombroso e si conservano in barattoli di porcellana o di vetro purchè lontani da fonti di luce.
BIBLIOGRAFIA (FONTI CARTACEE ED ELETTRONICHE)
Fonti cartacee: -
Fonti elettroniche:
Erik Gotfredsen: Liber Herbarum II: Centaurea cyanus
http://www.liberherbarum.com/Pn0352.HTM
[consultato: maggio 2009]
Luigi Rignanese: Botanica Sistematica
http://www.homolaicus.com/scienza/erbario/utility/
botanica_sistematica/hypertext/0332.htm
[consultato: giugno 2009]
A.A.V.V.: Centaurea cyanus – Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Centaurea_cyanus
[consultato: maggio 2009]
A.A.V.V (Novembre 2001).: “Curarsi con le piante: Centaurea cyanus” Medicalia.
http://www.omeosalus.it/Medicalia/2001%20n%C2%B0%20025.pdf
[consultato: maggio 2009]
Rich Morris, Centaurea cyanus – Plants For a Future database report.
http://www.pfaf.org/database/plants.php?Centaurea+cyanus
[consultato: giugno 2009]
A.A.V.V.: Centaurea cyanus L. (Asteraceae) - Fiordaliso vero - Cornflower - Plant profile
http://luirig.altervista.org/schedeit/ae/centaurea_cyanus.htm
[consultato: giugno 2009]
A.A.V.V.: Fiordaliso (Centaurea cyanus L.)
http://www.altavaltrebbia.net/piante-medicinali/376-fiordaliso.html
[consultato: giugno 2009]
A.A.V.V.: Fiordaliso, Centaurea cyanus, rosa - Piante annuali - Asteraceae giardino
http://it.gardening.eu/piante/Piante-annuali/Centaurea-cyanus/1850/
[consultato: giugno 2009]