The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Frassino (Fraxinus excelsior)



A cura di Lyrio Baelfire

FRASSINO

Nome scientifico: Fraxinus spp. (circa 65 specie, la più comune è Fraxinus excelsior L.)
Sinonimi: n/a.
Nome comune: (IN VARIE LINGUE E/O DIALETTI): frassino / frassino maggiore / frassino da manna (Fraxinus ornus L.), ash (eng), weeping ash (eng),fuinseog (irish), frene (fr), fresno europeo (esp), asche (deu).
Famiglia: Oleaceae.
Descrizione Botanica: Grande albero alto fino a 40 metri d'atezza, dal tronco dritto e cilindrico con corteccia liscia in esemplari giovani, rugosa longitudinalmente in esemplari più vecchi. Ha grandi foglie composte, caduche, imparipennate, con 4-7 paia di foglioline opposte e seghettate, verde lucente nella pagina superiore e chiare nella pagina inferiore. I fiori sono raccolti in pannocchie all'ascella delle foglie, piccoli e di color verde chiaro, sono privi di calice e corolla e compaiono prima delle foglie.
I frutti sono delle sàmare oblunghe riunite in grappoli pendenti.
Distribuzione Geografica: comune in quasi tutta Europa, spesso coltivato per il legno.
Habitat: Zone collinari e montane delle regioni temperate o subtropicali.
Fioritura: Aprile.
Parte utilizzata: Manna, legno e foglie.
Raccolta: Manna in estate.
Principio attivo principale: Mannitolo: componente principale della linfa resinosa (manna) di alcune specie di frassino, è un polialcol chimicamente derivato dal mannosio; è un diuretico osmotico e un lassativo.
Fraxina: Glicoside cumarinico diuretico ottenuto dalla corteccia e dalle foglie del frassino.
Usi Erboristici e/o Culinari: La manna viene utilizzata come rinfrescante intestinale e lassativo, privo di controindicazioni contenendo a tutti gli effetti dei carboidrati normalmente ben tollerati dall'organismo, si utilizza in genere per l'infanzia sciogliendola nel latte caldo.
Curiosità: Quando si sente nominare il frassino, è davvero difficile non associarlo istintivamente al famoso Yggdrasil, l'albero del mondo della mitologia nordica. Secondo quello che ci giunge dal Grímnismál, uno dei poemi dell'Edda poetica, Yggdrasil è fra tutti gli alberi il maggiore e il migliore: le tre radici che lo sostengono si spingono in diverse direzioni, la prima verso la terra degli Asi, degli dei celesti, dove le Norne si assicurano che l'albero non secchi né marcisca; la seconda verso la terra dei giganti della brina, dove un tempo vi era il baratro primordiale Ginnungagap colmo di forze magiche e primordiali; la terza è in cielo e sovrasta la sacra fonte sacra Urdharbrunnr, dove risiede il tribunale degli dei. In altre versioni i mondi sono sostenuti dai suoi nove rami. L'albero è popolato da molti animali diversi che lo proteggono o lo minacciano: sui rami vive un'aquila tra i cui occhi è appollaiato un falco, emblema della più sublime elevazione, mentre alla base del tronco vive una serpe che ne rosicchia il legno; lo scoiattolo Ratatoskr funge da messaggero tra l'aquila e la serpe, portando le male parole che l'una invia all'altra; quattro cervi inoltre balzano tra i rami e si cibano delle foglie.
L'albero è la fonte della saggezza cosmica, infatti il dio Odino si appese per nove giorni e nove notti al tronco senza né cibo né bevande per ottenere la conoscenza delle rune. Si dice che Yggdrasil sopravvivrà al crepuscolo degli dei, anche se tremerà violentemente durante il Ragnarok.
Fra le popolazioni celtiche il frassino era considerato simbolo di rinascita e capace di opere di guarigione. Fino a tempi recenti era usanza nella contea inglese di Selborne, prima del levare del sole, mettere un bambino nudo malato di ernia o di rachitismo nel cavo di un vecchio frassino cimato: se il bambino guariva, la famiglia doveva vegliare sull'albero perché se fosse stato abbattuto la malattia si sarebbe ripresentata aggiungendo una cancrena mortale. In Irlanda nel 665 dopo Cristo, i sacerdoti cristiani fecero abbattere un numero enorme di questi alberi per segnare il trionfo del cristianesimo sulle tradizioni locali.
Frassino deriva dal latino fraxinus che a sua volta deriva dalla radice fragor (schianto) o fractura: siccome in Grecia il frassino era consacrato a Poseidone, dio dei mari, ma anche dei sismi, possiamo comprendere l'origine semantica.
Il legame con le acque si trova anche nelle popolazioni germaniche, poiché dall'Yggdrasil sgorgano diverse sorgenti; mentre presso i celti i remi e le stecche delle imbarcazioni tradizionali erano fatti con il legno di frassino, così anche come le verghe utilizzate per incitare i cavalli, collegati a Epona, divinità molto legata all'acqua.
In Grecia il frassino da manna (l'orniello) era chiamato mélia, che ha la stessa radice di méli, miele: la manna infatti era chiamata “miele dell'aria” o “miele di rugiada”.
Il frassino era considerato da Dioscoride un medicamento miracoloso contro i morsi di serpente, mentre Plinio diceva che ha un tale potere che i serpenti non ne sfiorano nemmeno l'ombra e ne fuggono lontano; queste credenze sono sopravvissute fino all'inizio del nostro secolo, infatti nelle campagne venivano utilizzate le foglie contro i morsi delle serpi.
Per le popolazioni slave e russe, solo un paletto di frassino poteva ferire o uccidere i vampiri.
Nell'alfabeto ogamico, il frassino è la terza lettera: Nion (o Nuin), mentre nell'alfabeto runico anglosassone è rappresentato da Æsc (Ash in inglese), la runa della stabilità e della sicurezza.
Usi Magici: Il frassino assicura difesa e salute, per questi scopi si possono confezionare amuleti e monili. è ottimo per stabilizzare situazioni già buone o per bloccare influenze negative. La stabilità è però statica e sterile, non si deve quindi abusare del potere di quest'albero. Con il suo legno si possono confezionare bacchette o bastoni.

Bibliografia:
Fonti cartacee:
Maugini E. Maleci Bini L. e Mariotti Lippi M. (2006): Manuale di Botanica Farmaceutica VIII Edizione; Piccin Nuova Libraria S.p.A., Padova.
Rangoni L. (2005): Il Grande Libro delle Piante Magiche; Xenia Edizioni, Milano.

Fonti elettroniche:
Erik Gotfredsen: Liber Herbarum II: Fraxinus excelsior
http://www.liberherbarum.com/Pn0065.HTM [consultato: Luglio 2012]
A.A.V.V.: Fraxinus – Wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Fraxinus [consultato: Luglio 2012]
A.A.V.V.: Fraxinus excelsior – Wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Fraxinus_excelsior [consultato: Luglio 2012]
A.A.V.V.: Yggdrasill – Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Yggdrasill [consultato: Luglio 2012]