The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Invocazione dai Papiri Magici Greci

Invocazione dai Papiri Magici Greci

Traduzione Proudence.

"Vieni a me, O Amata Signora, Selene dalle tre facce;
ascolta con benevolenza i miei Sacri Canti;
Ornamento della Notte, giovane, Portatrice di Luce ai Mortali,
O Figlia del Mattino che cavalchi i Fieri Tori,
O Regina che guidi il tuo carro al fianco
di Helios, che con la Triplice Figura
Della Triplice Grazia danzi e ti diverti con
Le Stelle. Sei la Giustizia, la trama delle Moire:
Klotho e Lachesi e Atropo
Trifronte, Sei Persephone, Megaira,
Allekto, Multiforme, che armi le tue Mani
Con Temibili e Tetre lampade, che scuoti i tuoi sonagli
Di spaventosi Serpenti sul tuo capo, che sfai nascere
Il Ruggito dei Tori dalle tue labbra, il cui Grembo
è vestito con squame di esseri Striscianti,
Con Velenose sonagli di Serpenti lungo la Schiena,
che la legano con Orribili Catene,
Piangente nella Notte, Volto Taurino, adorabile Solitudine,
Testa di Toro, Hai dei Tori gli occhi, la Voce
Dei Cani; Nascondi le tue Forme in Zampe di Leoni,
Le tue caviglie hanno l’aspetto del Lupo, Cani Feroci ti sono
cari, perché ti chiamano Hekate,
Hai mille nomi, Mene, dividi l’Aria come
l’amazzone Artemide, Persephone,
Cacciatrice di Cervi, splendente nella notte, Selene dal
triplice suono, dalla triplice testa, dalla triplice voce,
triplice sommità, triplice faccia, triplice collo,
E Dea della Triplice Strada, che mantiene
un instancabile Fuoco Ardente in Tre Cesti,
E Tu che spesso frequenti la Triplice Strada
E regoli le Triplici Decadi, su di me
che ti sto Chiimplorando d’ esser Graziosa e Lieta e Benevola
Tienine conto, tu che proteggi il vasto Mondo
Di Notte, prima che i Demoni si scuotano di Paura
E gli Dei Immortali tremino, Dea che
Esalti gli Uomini, Tu dai Molti Nomi, che reggi
una Fiera Progenie, Occhi di Toro, Cornuta, Madre degli Dei
E degli Uomini, e Natura, Madre di Tutte le Cose,
Per te che frequenti l’Olimpo, e il vasto
E sconfinato Abisso che attraversi. Inizio
E Fine sei Tu, e tu sola regoli Tutto.
Ogni cosa è per Te, e tu per Tutte le Cose,
Eterna, fai giungere la loro Fine.
Come un’infinita fascia ti avvolge le Tempie
Tu indossi le Grandi Catene di Krono, indistruttibili
E irremovibili, e Tieni tra le
Tue Mani uno Scettro d’Oro. Lettere attorno al
Tuo Scettro furono scritte da Krono in persona e date
A Te per tenerle indosso saldamente:
Dominatrice e dominata, conquistatrice dell’Umanità,
E della Forza; anche il Caos, governi.
Ave, Dea, e in attesa de i Tuoi Epiteti,
Brucio per te questa Erba, O Figlia di Zeus,
Amazzone, Santa, Dea dei Porti,
Che ti aggiri per le Montagne, Dea dei crocevia,
O Nascosta e Notturna, e Infernale,
Dea dell’Oscurità, Silenziosa e Temibile,
O Tu che pasteggi tra le Tombe,
Notte, Oscurità, Grande Caos: Solida
Necessità di Fuga sei Tu; Tu sei Moira e
Erinne, Tormento, Giustizia e Distruttrice,
E mantieni Cerbero in Catene, con filari
Di Serpenti sei Scura, O Tu dalla chioma
Di Serpenti, che bevi Sangue,
Che porti Morte e Distruzione, e che banchetti
Sui Cuori, Mangiatrice di Carni, che divori coloro che Prematuramente
sono morti, e Tu che fai risuonare il Dolore
E diffondi la Pazzia, rispondi ai miei Sacrifici,
E ora per me esaudisci questa mia Richiesta."