The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Lama n° 17 - La Stella



A cura di Sole

LAMA N° 17 - LA STELLA

L’ulteriore tappa per lo sviluppo spirituale rappresentato dalla filiera dei Tarocchi è “rivelazione”, e riguarda tutto ciò che viene svelato, chiarito, scoperto. Tzaddi è la lettera ebrea assegnata alla lama diciassette e significa laccio, esca, corda, simboli di pesca. Si trova relazionata con le idee riguardanti la sperimentazione, la ricerca e l’investigazione. Il filo della canna da pesca è, in questo caso, uno strumento attraverso cui ci si sforza di risolvere problemi o enigmi. La meditazione è il mezzo attraverso cui lanciare l’esca e pescare. è un pensiero attento e continuato, è un andare alla ricerca nella profondità della mente. Le lame 1, 2 e 3 rappresentano il fondamento di questo processo: prima c’è la selezione di un oggetto su cui fissare la attenzione, poi arriva la attività associativa rappresentata da Gimel nella Gran Sacerdotessa, terzo lo sviluppo e la creazione di nuove immagini mentali. Questi i singoli aspetti del processo meditativo che, così effettuati, riescono ad ottenere risultati specifici impiegando veri processi di energia nel corpo umano. La lettera Tzaddi la possiamo facilmente relazionare a Nun e Vav nel seguente modo: Nun è il pesce pescato e Vav è l’amo usato. Ricordiamo che Nun è associato al segno dello Scorpione e Vav a quello del Toro, che corrispondono a due regioni precise nel nostro cervello, due centri che vengono attivati dalla meditazione; in particolare la forza dello Scorpione nella meditazione si eleva e diviene attiva nella regione del Toro. Lo stimolo di questo centro ci fa percepire la voce del Papa, o Ierofante, che è il Rivelatore, attraverso la voce interiore, della lama diciassette. Inoltre Tzaddi è collegato alla lettera Mem e all’acqua, ed è ovvio che una canna da pesca faccia pensare immediatamente all’acqua. L’acqua è la sostanza dell’Inconscio e Mem la lettera della lama dodici: La Mente Sospesa, intesa come sospensione dell’attività mentale attraverso la profonda meditazione.
Nella meditazione riuniamo le impressioni dell’oggetto osservato una dopo l’altra, ci identifichiamo con l’oggetto, diveniamo coscienti della sua natura interna e così la vera realtà ci viene rivelata. L’oggetto della meditazione è usualmente qualche problema, che si presenta nella forma del diavolo (13). La prima cosa da fare è mettere a tacere l’attività personale, così come un pescatore si siede tranquillamente e aspetta. Bisogna lanciare l’esca e attendere la risposta. Le domande devono essere specifiche, dobbiamo “invitare la nostra anima”, e con questa attitudine potremo ascoltare la voce dello Ierofante.
Il numero 17 è composto da 1 e 7, rappresentando il potere che si vuole esprimere e il mezzo attraverso il quale si esprime questo potere. Il Mago è il mezzo attraverso cui si rivela la verità, l’uomo è il trasformatore del suo ambiente in accordo con la sua percezione della realtà. Siamo tutti maghi che proiettano il proprio circolo magico di circostanze attraverso l’immaginazione mentale. L’uomo è il pescatore delle nuove forme di verità.
Il segno astrologico è l’Acquario, retto da Urano e Saturno, pianeti associati alla prima e all’ultima lama dei Tarocchi. Una corretta meditazione porterà qualunque tipo di risposta cercata, dalla più astratta alla più concreta.
Il titolo della lama, La Stella, fa riferimento all’energia che, quando condensa, forma una stella.
La stella gialla rappresenta la Quintessenza degli alchimisti, lo Spirito che c’è dietro l’energia trasmessa ai singoli soli e a tutto il sistema solare.
Le sette stelle più piccole rappresentano i sette metalli alchemici: piombo, ferro, stagno, oro, argento, rame e mercurio; richiamano i sette pianeti correlati ai metalli e i sette chakras del corpo umano.
La donna nuda è Isis Urania, portatrice di verità non velata, per questo è nuda, non ha nulla da nascondere, va al di là delle apparenze. Le gambe sono piegate a 90 gradi, simbolo di giustizia e rettitudine. Il peso del corpo poggia sulla gamba piegata a terra, richiamando la realtà fisica. Il piede destro poggia sulla superficie del pozzo, richiamando l’acqua e l’Inconscio.
La meditazione è un qualcosa che dà alla materia inconscia, usualmente instabile e simbolizzata dall’acqua, una solidità fisica. Gli alchimisti parlano di “fissazione del volatile”.
I due vasi sono le modalità della coscienza, come i ministri della lama cinque e l’uomo e la donna della lama sei. Le ellissi sui vasi rappresentano il segno zero, simbolo dell’Akasha, o Spirito Divino. Dal vaso della mano destra cade l’acqua che forma delle onde nel pozzo, attività dell’Inconscio durante la meditazione. Dall’altro vaso cade una cascata verso terra, dove si divide in cinque parti. Rappresentano la perfezione e purificazione dei cinque sensi attraverso la meditazione. L’acqua procede dal pozzo e torna da dove è venuta.
Le montagne del fondo sono le stesse della lama sei e otto. L’albero fa riferimento al sistema nervoso umano che i Cabalisti rappresentano con l’Albero della Vita mentre il passero è un Ibis, un passero pescatore identificato dai greci come Hermes e dai romani come Mercurio; può ricordare anche l’Araba Fenice che rinasce dalle proprie ceneri.
La lama diciassette è quindi strettamente relazionata con la meditazione e con l’acqua e la lettera MEM. Ma quale è l’acqua cui si fa riferimento? Potremmo scrivere pagine e pagine su questo argomento, ma molto semplicemente ricordiamo che questa acqua rappresenta la materia mentale cosmica da cui attingere. Le nostri menti inconsce sono come delle baie collegate alla coscienza suprema da cui prendere, pescare le soluzioni. Il nostro compito è lanciare l’esca e attendere, immobili e in silenzio. La pratica costante della meditazione ha anche altre conseguenze; serve per armonizzare e pulire i nostri chakras in modo da rendere possibile la percezione delle vibrazioni dell’ambiente circostante, rappresentate dalle stelle più piccole che ruotano intorno alla stella grande. Si stabilisce così un ritmo che ci colloca a tono con il ritmo vibratorio dell’universo circostante.
La conseguenza è l’equilibrio della calma nella quale si trova la donna inginocchiata, eternamente equilibrata con una gamba sulla terra e un’altra sull’acqua. Quando restiamo immobili permettiamo alla nostra kundalini di salire lungo il canale centrale e aprire i nostri chakras. Durante la meditazione bisogna esser recettivi, non passivi, pescare e aspettare la risposta. La Stella, in questo caso, purificando il nostro passato purifica e apre la via per il nostro futuro e l’ambiente circostante; possiamo paragonarla alla nostra “buona stella”, alla nostra guida interiore. Tradizionalmente viene vista, quando estratta, come simbolo di prosperità e fortuna. In realtà ha un significato ben più profondo, volendo affermare che si è trovato il giusto equilibrio tra ragione e sentimento, che si è pescato nelle profondità della nostra anima e si è trovata la giusta risposta, indirizzandoci verso la corretta azione per ottenere ciò che viene maggiormente anelato. E’ una donna nuda perché non ha più nulla da occultare, non giudica e non viene giudicata, ha la certezza di ciò che è ed ha acquisito la sicurezza necessaria per avanzare lungo il sentiero della vita. Non ci sono pentimenti, non ci sono progetti, si vive unicamente nel presente, con la profonda consapevolezza di essere una unica parte di uno stesso universo.