The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Lama n° 5 - Il Papa



A cura di Sole

LAMA N° 5 - IL PAPA

Nella lama n. 5, Il Papa, seguiamo ancora il principio dell’antitesi rappresentato nella sequenza dei Tarocchi. Ciò che balza immediatamente agli occhi è che Il Papa siede tra due colonne, su un trono di pietra, in un tempio di pietra, diversamente dall’Imperatore che, invece, siede all’aria aperta. Questo perché le attività che egli simbolizza riguardano l’ordine e la sistemazione di condizioni e attività esterne. Il Papa siede all’interno allo stesso modo della Gran Sacerdotessa perché la loro attività concerne la sistemazione e l’ordine delle attività mentali.
Osserviamo che il cinque rappresenta il risultato dell’attività di classificazione rappresentata nel numero quattro; un’elaborazione inconscia di queste classificazioni e le formazioni di deduzioni risultano, al termine del ciclo, negli stati mentali che vengono chiamati intuizioni. La stessa forma del numero cinque ci da questo suggerimento, la parte superiore è composto da due linee rette, quella inferiore da una curva, le linee rette sono mascoline e si riferiscono all’Autocoscienza, la linea tonda è femminile e si riferisce all’Inconscio. Un processo mentale ciclico di interscambio di informazioni tra l’Autocoscienza e l’Inconscio è la causa delle intuizioni. Intuizione significa letteralmente “istruzione interna”, e si intende come la percezione diretta dei Principi Eterni che possono essere applicati alla soluzione dei problemi umani; e questa percezione diretta è il risultato dell’unione della coscienza personale con il nostro IO superiore. Le intuizioni di questo tipo sono di gran lunga diverse da quelle che derivano dagli strati superiori dell’Inconscio, che sono solo un registro delle esperienze personali; gli strati più profondi registrano le esperienze collettive e sono quelli che C. G. Jung chiama “l’inconscio collettivo”. La parola chiave di questa lama è UNIONE, e la lettera ebra associata è Vav che significa gancio, chiave. La radice del sostantivo inglese joke, appunto gancio, è il sanscrito Yoga, che significa unione, e lo yoga rappresenta un insieme di pratiche che insegnano all’uomo come raggiungere l’unione e l’armonia con tutto l’universo.
La funzione attribuita a Vav è l’udito, in questo caso inteso come ascolto spirituale interno, nonché ascolto del proprio corpo fisico; sentire la nostra vera voce interiore, ciò che suggerisce il nostro animo e i nostri desideri più profondi, ricordandoci però che questa voce mai CI LUSINGA, mai ci dice cosa fare, soavemente ci indica i nostri difetti, raramente ci promette qualcosa, invariabilmente ci indica un qualche principio universale ed eterno, applicabile ad un problema reale che affronta la persona che riceve l’intuizione. Geometricamente il cinque corrisponde al pentagono e al tetragramma, o stella dalle cinque punte. Quest’ultima è un importante simbolo occulto, dove ognuna delle cinque linee è divisa in un’esatta proporzione estrema e media, (la famosa proporzione divina o sezione dorata), con una punta superiore che suggerisce la testa del corpo umano (uomo di Vitruvio); inoltre nei Tarocchi è il numero intermedio tra 1 e 9, rappresentando, così, l’uomo come termine intermedio tra il Dio Infinito e la Natura. Il segno del Toro è attribuito a Vav, ed è inoltre relazionato con il Bue di Aleph, simbolo del Pakriti, o Respiro di Vita: chi ha realizzato l’unione con l’IO Unico ha percepito che non c’è separazione alcuna e che siamo tutti uniti da un filo invisibile.
Il Toro è retto da Venere, ed è un segno dove è esaltata la Luna che troviamo nella lama numero due; le intuizioni sono le progenie dell’Imperatrice, e l’Imperatrice è la Gran Sacerdotessa nella sua espressione più creativa.
La lama cinque è intitolata “il Papa”. La tradizione racconta che il primo Papa è stato l’Apostolo Simone, detto Pietro. Simeon in ebreo significa “udire”. E il Papa, in questa accezione, significa “rivelatore di misteri”. Finalmente la lama cinque segue l’Imperatore, che rappresenta la ragione, per indicare che: chi è istruito dalla Voce interiore deve tenere la sua visione mentale aperta in modo da vedere ciò che gli si presenta chiaramente, anche se si presenta come un problema; e che, anche se l’intuizione va al di là della ragione, non può essere un sostituto del processo di ragionamento; chi pensa di ascoltare solo la voce dell’intuizione senza usare il ragionamento è destinato al fallimento dei suoi propositi, perché si rischia di ascoltare solo ciò che si vuole.
Il mantello del Papa è rosso-arancia, colore assegnato al Toro, ed è bordato dal colore azzurro-verdoso, associato al segno dello Scorpione. Il vestito interno è azzurro come quello della Gran Sacerdotessa ed ha lo stesso significato. I vestiti sono chiusi alla base del collo, e la regione del collo è sotto il dominio del segno del Toro.
Dalla corona a forma di uovo (l’uovo cosmico) pendono due ornamenti a forma di gancio, sono dietro le orecchie per ricordarci quale il senso associato a questa lama. Solo un orecchio è visibile, così come solo un occhio è visibile nella lama numero quattro. Nella barra che il Papa ha in mano, la corona inferiore richiama l’elemento terra e il piano fisico rappresentato dalla moneta del Mago; quello seguente in ordine ascendente rappresenta l’elemento aria e il piano astrale e corrisponde alla spada del Mago; a seguire abbiamo l’elemento acqua e il mondo creativo, o la coppa, e l’elemento fuoco e il piano spirituale, o la freccia del Mago. Le chiavi incrociate ai piedi rappresentano il sole e la luna, argentata per Inconscio e dorata per il Superconscio; i sacerdoti ai suoi piedi vestono mantelli che riproducono i fiori del giardino del Mago, rappresentando desiderio e conoscenza; le Y sui vestiti sono gialle associate a mercurio e al Mago, per indicare che il desiderio e la conoscenza sono sotto la direzione della Autocoscienza. Lo sfondo è grigio, unione del bianco e del nero, del conosciuto e dello sconosciuto, dello spirito e della materia. I quadrati bianchi e neri rappresentano ritmo, periodicità, alternanza del giorno e della notte.
Quando ragioniamo intensamente iniziamo un processo che ci porta l’intuizione, l’intuizione è la ragione elevata alla N potenza. Con il processo di osservare, ricordare, immaginare e ragionare, si attrae, attraverso l’intuizione cosmica, l’informazione di cui si ha bisogno. è una voce impersonale che non interrompe mai, non suggerisce solo quello che vogliamo, per questo è importante ragionare e vedere le cose per come realmente sono, e non solo per come appaiono. Ascoltiamo e poniamo la mente in silenzio, ascoltiamo in silenzio e riceveremo l’intuizione. I sacerdoti, Desiderio e Conoscenza, sono inginocchiati davanti al Papa e hanno una fondamentale importanza nell’interpretazione della lama; infatti, per ricevere la vera intuizione, la vera voce dell’istruttore interno, dobbiamo rinunciare a tutti i desideri immaturi che abbiamo, all’egoismo, alla conoscenza delle cose di cui siamo tanto orgogliosi, che lamenta il nostro Ego. Dobbiamo esaminare le cose che crediamo di sapere e le qualità che desideriamo possedere. I sacerdoti simbolizzano i nostri cuori e le nostre menti, l’intelletto e il sentimento, la conoscenza e il desiderio, hanno vestiti che richiamano un gancio, e sono in ginocchio… La maggior parte dei problemi sorge perché crediamo in cose che intimamente sappiamo non essere così come appaiono e dal desiderio di cose che non sono in armonia con l’universo. Inginocchiarsi significa rinunciare a quello che si pensa o si crede, a qualunque credenza fissa o rigida, acquietare pensieri ed emozioni. Ascoltare, semplicemente. Dobbiamo comprendere che siamo come stazioni radio che riceviamo e trasmettiamo, dobbiamo comprendere che viviamo nei nostri corpi astrali ORA, nei nostri corpi fisici ORA, nei nostri corpi mentali ORA, che la nostra concentrazione, la nostra attenzione è rivolta al nostro universo fisico. Quando moriamo non andiamo da nessuna parte, semplicemente ritiriamo la nostra attenzione dagli elementi fisici, per questo è importante essere attenti al QUI e all’ADESSO. Il Papa rappresenta un maestro, una guida, ma anche una figura paterna idealizzata. Ci suggerisce il bisogno di ascoltare il nostro intuito, di acquietare la mente, silenziare il nostro dialogo interiore che ci portiamo sempre dietro, e restare in ascolto, cercando di comprendere il vero principio soggiacente al problema che abbiamo davanti. Suggerisce la necessità di una guida, di un’indicazione che ci dica in quale senso procedere, perché la situazione appare non chiara e non si sa quale strada scegliere. Anche se, come suggerisce la carta, la strada migliore resta sempre quella suggerita dalla nostra Intuizione, se sappiamo come ascoltarla.