The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

L'Iniziazione

 

I Sogni
 

A cura di Proue
 

 

 


L'Iniziazione

Ero arrivato a casa di mia nonna (ormai lei non vive più li) e al suo interno mi aspettavano quattro persone a me care, con cui condivido credo e stima.
Io mi sono diretto verso un mobile come se sapessi già cosa dovevo fare. Nel frattempo uno dei miei amici stava scrivendo e gli altri erano affaccendati...

Avevo in mano un pugno di sassi con l'aggiunta di 3/4 rubini. Un amico mi guardava, ad un certo punto ho lasciato cadere le pietre dalla mia mano sul mobile, c'era tensione. Tutte le pietre sono rimaste sul mobile senza cadere anche se il rischio era molto alto.

Il ragazzo che mi guardava pronuncia un forte SIII! Un altro dalla cucina urla: -" i rubini? Dove sono i rubini?" e lui risponde "tutti i rubini si sono bloccati al confine del tavolo".

Arriviamo in cucina e due dei ragazzi si stavano guardando felici e con complicità. Quello che era con me era molto contento ma sorpreso. Sul fuoco c'era un pentolone fumante profumato di erbe. Mi dirigo in camera, uno di loro, quello che mi ha osservato con i rubini mi segue e mi dice:- "Posso avere l'onore di vestirti?"

Io mi spoglio e lui mi infila una veste bianchissima, lucente. Siamo entrambi commossi.

Poi mi mette una grossa cintura in vita con una fibbia molto grande a cerchio e dorata. Il tutto lentissimamente soprattutto nel momento in cui stringe e chiude la fibbia.




Questo sogno è, evidentemente, una trasposizione di una iniziazione, riveduta e personalizzata, in qualche modo, dalla psiche del soggetto sognante. Sarebbe interessante sapere se abbia mai assistito realmente ad un qualche iniziazione prima di sognare queste scene, per capire fino a quanto il sogno è “sporcato” da ricordi reali o se l’ambientazione sia frutto di accadimenti di altre vite.
La vestizione rituale è una pratica comune a moltissime religioni, antiche e moderne, in tutto il mondo. E’ uno dei momenti più vibranti di energia, come anche il soggetto riporta, perché oltre al suo aspetto “funzionale” ed al suo significato mistico, mette in gioco due tipologie di energia che si incontrano, ovvero quella di chi veste e di chi è vestito, come spiegherò nel corso dell’’interpretazione.
Ciò che colpisce del sogno è anche e soprattutto la presenza dei rubini, cristalli molto costosi e per questo poco utilizzati nella comune cristalloterapia per la loro scarsa reperibilità. Il modo di maneggiarli, l’uso che il soggetto ne fa nel sogno indica una duplice funzione. Toccherà leggere da un lato quindi la simbologia del cristallo in sé, dall’altro la fortissima valenza che assume il gesto di gettarli sul piano.

Ero arrivato a casa di mia nonna (ormai lei non vive più li) e al suo interno mi aspettavano quattro persone a me care, con cui condivido credo e stima. Io mi sono diretto verso un mobile come se sapessi già cosa dovevo fare. Nel frattempo uno dei miei amici stava scrivendo e gli altri erano affaccendati...

Ambientazione tipica, ricordi di una casa probabilmente frequentata da bambino. Non ci sono elementi particolari che vengono descritti per cui non posso riportare altro se non lasciar notare che, a differenza di come avviene normalmente, il luogo per l’iniziazione non è qualcosa di esterno al soggetto, ma sacro (sacralizzato) unicamente in virtù del valore affettivo che probabilmente ha per lui. Nella realtà è possibile che un posto del genere non sarebbe stato scelto nemmeno dal soggetto stesso per un rituale del genere. Quanto alle persone presenti, di cui abbiamo omesso i nomi per proteggerne l’identità, è risaputo siano personaggi con una forte carica spirituale ed energetica, in particolare rappresentano per il sognante dei punti di riferimento, ognuno a suo modo. Trovarli tutti assieme, per quanto amici, in un luogo così pregno di ricordi e significati, probabilmente mette il sognante in uno stato d’animo impegnativo. Cosa che ritorna più volte poi annotato nel corso del sogno stesso.

Avevo in mano un pugno di sassi con l'aggiunta di 3/4 rubini. Un amico mi guardava, ad un certo punto ho lasciato cadere le pietre dalla mia mano sul mobile, c'era tensione. Tutte le pietre sono rimaste sul mobile senza cadere anche se il rischio era molto alto. Il ragazzo che mi guardava pronuncia un forte SIII! Un altro dalla cucina urla: -" i rubini? Dove sono i rubini?" e lui risponde "tutti i rubini si sono bloccati al confine del tavolo".

Questo passaggio credo che sia tra i più importanti dell’intero sogno. Il lancio delle pietre sembra quasi voler fare eco ad un metodo mantico. La divinazione prima di un passo importante come quello dell’iniziazione rituale è anch’essa parte di moltissime tradizioni, anche puramente storico-strategiche. In questo caso si tratta di un auto-oracolo andato, si direbbe, a buon fine.
Tornando alla scelta, seppur inconscia dei rubini, direi che può essere senz’altro interpretata come un inizio o una evoluzione di un rapporto sensuale, direi anche carnale. Questo porterebbe anche a considerare una problematica di fondo, forse una sorta di insicurezza a livello sessuale che a breve sarà superata, o comunque una faccenda che non vede sulla stessa linea di pensiero il soggetto ed il partner. Il lancio nel sogno dunque porta buoni presagi, indice che il problema si risolverà da solo senza sforzi particolari.

Arriviamo in cucina e due dei ragazzi si stavano guardando felici e con complicità. Quello che era con me era molto contento ma sorpreso. Sul fuoco c'era un pentolone fumante profumato di erbe. Mi dirigo in camera, uno di loro, quello che mi ha osservato con i rubini mi segue e mi dice:- "Posso avere l'onore di vestirti?" Io mi spoglio e lui mi infila una veste bianchissima, lucente. Siamo entrambi commossi. Poi mi mette una grossa cintura in vita con una fibbia molto grande a cerchio e dorata. Il tutto lentissimamente soprattutto nel momento in cui stringe e chiude la fibbia.

L’ambientazione “mistica” continua con altri elementi, come le erbe odorose ed il pentolone, che ben si allineano con il posto, essendo da tradizioni elementi tipici di una certa saggezza antica e conservata spesso soltanto dalle persone anziane (come la nonna, a cui appartiene la casa).
Il passaggio della vestizione rituale entra dunque ora nel vivo. La denudazione, ancora a ragione grosso tabu anche nei confronti di persone dello stesso sesso, ha qui una valenza simbolica molto forte. Il mettersi a nudo di fronte ad una persona di cui si ha una grande considerazione significa spogliarsi di preconcetti e pregiudizi e restare nudo e puro senza la paura (o forse, con la consapevolezza) di poter essere studiato, messo in qualche modo sotto esame, dagli occhi di chi si ha davanti. Lasciando l’involucro del vestito il soggetto decide di abbandonare vecchie abitudini o modi di fare che non confanno più alla sua condizione evoluta. Non ci sono riferimenti ai vestiti indossati prima di denudarsi per cui il passaggio non sembra traumatico ma tranquillo. Il che è un ottimo elemento da prendere in considerazione. Non vengono riportati neanche sensazioni sullo stato d’animo nei pochi momenti in cui il corpo del sognante e nudo davanti all’amico, il che ben sostiene l’importanza della vestizione.
“Posso avere l’onore di vestirti?” E’ un momento davvero toccante questo. L’amico, che è un punto di riferimento, si fa umile, e umilmente chiede di aiutare il soggetto nella vestizione rituale. E’ uno “scendere dal gradino” dove il soggetto lo ha posto presumibilmente assieme agli altri, il che cambia senz’altro le energie tra i due. Diventano quindi più simili tra loro, e per questo più “recettibili”. Bastano questi pochi elementi ed anche solo l’immagine, il vivo ricordo del momento nel sogno, diventa carica di energia.
Per non parlare della veste nuova che viene infilata, semplicemente, dall’alto.
Una volta raggiunto lo stato di nudità totale, ci si può immaginare il soggetto che china il capo, ad accogliere, completamente privo di ogni altro orpello, la veste bianca, semplice, purissima. Brillante, quasi di luce propria. La commozione di entrambi è palese, così come palese è il significato di questo gesto. La lentezza, come da film, con cui viene posizionata e stretta la fibbia, sottolinea la drammaticità e l’importanza del momento. Ed infatti nulla è lasciato al caso: come la semplicità della cintura, o il luccichio pulito e senza fronzoli della fibbia.
Di nuovo percorso si tratta sicuramente, è però lo stato d’animo con cui lo si affronta, con la purezza nel cuore, e senza dimenticare mai, nemmeno un attimo di essere esseri umani, complessi eppure così semplici. Un monito del sogno a non dimenticare mai d’essere umani, e di sfruttare a proprio vantaggio la capacità di provare emozioni, di mettere a riposo ogni tanto il cervello, in modo da dare spazio e ricettività alle emozioni, e stupirsene, quel po’ che basta durante il nuovo cammino.