The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Margot Adler



Margot Adler (1946 - 2014)

Margot Susanna Adler nasce nello stato americano dell'Arkansas, in un piccolo paese noto come Little Rock, il 16 aprile del 1946, figlia di uno psichiatra, Kurt Alfred Adler, e di un'educatrice di origine ebraica, Freyda Nacque. Il talento intellettuale era in effetti di famiglia, dal momento che il padre aveva deciso di seguire la strada del nonno di Margot, il noto e stimato psichiatra viennese Alfred Adler che, nel secolo scorso, fu prima un alleato e in seguito un avversario ideologico dello stesso Sigmund Freud, e che si ritiene abbia dato un grandissimo apporto alla psicologia individuale.
Margot cresce in una famiglia di stampo prettamente ateo e razionalista, bilanciata dalla visione più agnostica della madre; la grande passione per lo studio, nonché la possibilità di studiare in ottime scuole, la distinguono come una persona brillante. Quando è ancora piccolissima avviene infatti il trasferimento a New York, dove, grazie anche all'ambiente famigliare, la piccola Margot cresce piena di stimoli che, in un modo o nell'altro, la portano a riflettere su una via se non alternativa, quasi contrastante a quella dei genitori. Infatti, quando ha circa dieci anni, mostra interesse verso la religione e la spiritualità. Si racconta che durante una lezione in classe, quando frequentava il quinto anno elementare, la maestra parlò ai bambini delle antiche tradizioni legate alla vigilia di Calendimaggio, del Maypole e dei concetti che, proprio in quegli anni, stavano prendendo piede in Europa grazie alla nascita della Wicca. Per quanto l'approccio fosse di tipo folkloristico e goliardico, la maestra decise di fare una gita in campagna per dar dimostrazione di quanto aveva spiegato in classe, in modo che gli alunni potessero vedere come si svolgevano le antiche tradizioni di canti e balli in onore della fertilità. Durante la gita raccolsero molti fiori che usarono poi per decorare la corona dell'albero di Bel, intorno a cui danzarono durante la festa estiva. Questa esperienza fu pressoché fulminante per Margot, che rimase completamente rapita.
In seguito, negli anni successivi, la sua passione per le divinità femminili e indipendenti, come Artemide e Atena, con le quali si identificava, crebbe anche grazie ad un approfondito studio dei miti greci che tenne alle medie. Questo contribuì non poco alla formazione di una spiritualità personale che la indusse, negli anni della prima maturità, alla ricerca di un cammino che la condusse fino alla wicca. Nella mente e nel cuore di Margot si era creato un humus adatto alla nascente spiritualità che andava cercando anche grazie al fatto che non aveva ricevuto una solida istruzione cristiana. Siamo nel 1957 e il femminismo è in ascesa, ma la visione della donna realizzata solo con figli, marito e con una casa con giardino è ancora viva. Margot vede in queste dee una forza e una indipendenza che ancora non appartengono alla figura della donna della società americana e, come ci specifica George Knowles, "non onora queste dee, vuole essere come loro".
Giunta ai tempi delle superiori, Margot comincia a interrogarsi sulla sua spiritualità e sui concetti che questa le comunica. La ritualità come aspetto che la affascinava da bambina non ha perso il suo mordente e comincia a frequentare alcune delle proposte religiose che poteva avvicinare nella zona in cui viveva, fin quando viene attratta dal Quaccherismo, una forma di cristianesimo calvinista di origine inglese che ha come forte impronta l'avversione alle guerre e il rifiuto al riconoscimento di un sacerdozio e di una struttura ecclesiastica. Tuttavia è il concetto del pacifismo, dell'uguaglianza e del diritto imprescindibile all'istruzione che principalmente spingono Margot ad avvicinarsi a questa corrente, per quanto il fascino della ritualità, anche se di stampo cristiano, ha su di lei comunque un forte ascendente.
Verso la metà degli anni sessanta Margot entra a Berkley, nell'Università della California, per studiare Scienze Politiche. Siamo in piena guerra del Vietnam e i primi movimenti pacifisti cominciano a prendere piede proprio nei campus. All'età di ventidue anni Margot si distingue subito per il suo attivismo politico che, per qualche tempo, la discosta dalla spiritualità. Entra a far parte del Free Speech Movement, un movimento studentesco di protesta sotto la guida formale di alcuni leader tra cui il noto Mario Savio che intendeva porre l'attenzione sul fatto che l'amministrazione dell'università vietasse agli studenti di praticare attività politica e non riconoscesse la loro libertà accademica e di espressione. Ma si batte anche per il diritto di voto agli afro-americani e, proprio durante l'anno della sua laurea, anche per la guerra in Vietnam. Esce dall'università con lode e prosegue i suoi studi alla Columbia University con un master in giornalismo.
Appena dopo la sua laurea, Margot comincia a lavorare per un'emittente radiofonica, la KPFA, nota come Radio Pacifica, dove per quasi dieci anni tiene tre diversi programmi di talk show dove affronta temi particolari come il femminismo, l'ecologia, la parapsicologia e la spiritualità.
Nei primi anni settanta, infatti, si concede un viaggio in Inghilterra, alla ricerca delle origini di alcune tradizioni druidiche da cui è affascinata, ed è lì che entra in contatto con molte realtà neopagane. Una di queste, in particolare, la induce ad un interesse più approfondito. Si tratta del periodico Waxin Moon, fondato da Jon Wilson, definito in seguito una strega e uno sciamano americano e fondatore di una tradizione stregonesca che trae le sue origini dagli insegnamenti da lui ricevuti da Robert Cochrane.
Tornata negli States, Margot decide di iscriversi a Waxin Moon e così entra a far parte di un gruppo di studio sito a New York incentrato sulla tradizione gallese tenuto da Ed Buczynski, in seguito fondatore della Minoan Brotherhood. Nel 1973 decide di abbandonare il gruppo di studio e di entrare a far parte di una coven Gardneriana di nome Iargalon, dove viene investita ad Alta Sacerdotessa nel 1976. Nel contempo tiene sabba a casa sua e guida un cerchio a Manhattan.
Siamo in un periodo particolare della storia della Wicca, in quanto le informazioni scarseggiano e le uniche fonti sono riviste periodiche tenute da personaggi di varia natura, tra cui appunto il già citato Jon Wilson, nonché Oberon Zell con Green Egg, il periodico su cui apparve per la prima volta la poesia del Rede di Gwen Thompson. Si ritiene che sia proprio questa poca diffusione e questa poca presenza di mezzi a spingere Margot a scrivere un libro. Ma è anche grazie all'agente letteraria Jane Rotrosen, che le suggerisce di lavorare ad un progetto personale. Le sono necessari tre anni di interviste, viaggi e ricerche perché la sua opera venga alla luce, ma è un capolavoro unico nel suo genere: Drawing Down the Moon: Witches, Druids, Goddess-Worshippers and Other Pagans in America Today. Il successo del suo lavoro è postumo, in effetti, dal momento che, a parte i circoli prettamente accademici, non riscuote successo. Ma con le ristampe del 1986 e del 2006 si conquista una buona quota di meritate vendite.
Il libro si presenta come un dossier sulla stregoneria in America e per molti anni, in effetti, è stato l'unico documento sulla visione americana del neopaganesimo, quanto meno fino alla pubblicazione della Danza a Spirale di Starhawk. Margot ha strutturato l'opera intervistando svariati esponenti di diverse tradizioni neopagane ed esaminando con metodo giornalistico l'aspetto sociologico dei diversi movimenti. Il suo punto forte è e rimane, a mio avviso, quello di non caratterizzarsi per essere un libro di una autrice neopagana scritto per neopagani o, diversamente, un libro atto a far conoscere il neopaganesimo anche a chi non ha alcuna attinenza con esso, ma è, invece, un'opera che misura in modo trasversale questi due aspetti, fornendo al lettore un'analisi approfondita della storia stessa delle diverse tradizioni e movimenti religiosi legati a culti neopagani degli Stati Uniti.
Come molte altre opere, nemmeno questa è mai stata pubblicata in Italia. Ma del resto se già normalmente alcuni argomenti hanno uno stretto bacino di utenza, nel caso di un libro dossier sul neopaganesimo d'oltreoceano nel nostro Paese l'interesse precipita di sicuro. In effetti non avrebbe molto senso, al di fuori del contesto in cui si colloca, tradurre e distribuire un libro come quello. Ad ogni modo, come già altri libri dossier sulla storia del neopaganesimo e della stregoneria moderna in genere, come quelli di autori quali Ronald Hutton, Aidan Kelly o Andrea Romanazzi, ritengo a mio modesto parere che l'opera di Margot Adler meriti uno spazio nella libreria di ogni studioso di esoterismo e neopaganesimo.
Nel 1982, Margot decide di tornare a New York dopo una lontananza di oltre un anno per dedicarsi alla Nieman Fellowship di Harvard, un'associazione giornalistica nata per permettere una crescita a chi decide di fare quel mestiere, ma non torna alla sua vecchia congrega, decidendo di mantenere la sua pratica come solitaria; tuttavia entra a far parte della Church of All Souls, una Chiesa Unitaria Universalista autogestita che nasce nel 1819 e in cui sono tollerate ogni tipo di tradizioni e confessioni religiose. Per dieci anni Margot Adler ricoprirà un ruolo di spicco all'interno della chiesa, dato che sarà parte del consiglio della Congrega dei Pagani Unitari Universalisti (CUUPS).
A riguardo della sua decisione, in un articolo che pubblicò sulla rivista della chiesa, Margot espresse con queste parole il suo punto di vista: "Vi potreste domandare come mai sono divenuta una Unitaria Universalista. Se le tradizioni pagane e le dea mi hanno dato così tanto, perché ho sentito il bisogno di una religione ufficiale, addirittura una chiesa? Che la dea ci aiuti!
Ad essere onesta, non credo che tutto ci giunga tramite una rivelazione o un'esperienza personale. Ci sono dei momenti in cui le sensazioni, il cuore e le intuizioni non sono abbastanza. Ricordate la famosa frase di Freud che diceva: "A volte un sigaro è solamente un sigaro?". Man mano che passano gli anni, realizzo sempre di più come io sia davvero figlia dell'ambiente razionalista e scettico in cui sono cresciuta. Rimango una materialista che crede fermamente che ciò che c'è in questo mondo e ciò che appartiene a questa esistenza siano importanti e che il sacro vero e proprio sia qui ed ora. Amo molto il fatto che tra gli unitariani universalisti si possano enumerare molti atei e umanisti. In fondo è davvero importante avere vicino chi ti aiuti a non perdere di vista ciò che è la realtà; qualcuno che ti aiuti a tornare con i piedi per terra dicendoti magari: "Hey, smettila di usare solo l'intuito e guarda in faccia la realtà: quello è un soffitto, questo è un tavolo, questo è un pavimento. E cerca di uscire da questo stato catalettico di trance e guarda quel senzatetto steso in mezzo alla strada". Ritengo di aver scelto l'Universalismo Unitario perché ho bisogno di vivere in equilibrio. Posso continuare a fare tutte queste cose spiritualmente meravigliose: cantare sotto le stelle, suonare il tamburo per ore, organizzare coinvolgenti rituali per celebrare il ciclo delle stagioni o per il passaggio del tempo nelle vite di uomini e donne. Ma ho anche bisogno di essere una persona mondana, materialista, centrata, dal momento che viviamo in un mondo complicato e per questo ho bisogno anche di credere che le oppressioni sono reali, che le tragedie e il caos avvengono e che non tutto capita per un motivo. L'Universalismo Unitario mi dà spazio per sentirmi a casa con i miei amici più intimi: i miiei stessi dubbi. Ovvio, ci sono molti razionalisti nelle comunità spirituali, ma ad ogni modo mi sento più centrata in questa confessione. E penso, di contro, che la comunità Pagana abbia portato all'Unitarismo Universale la gioia della cerimonia e un sacco di abilità creative ed artistiche che hanno portato ad una liturgia più ricca e un po' più di succo e di mistero".
Nel 1988 Margot Adler sposa per handfasting il compagno con cui stava da molto tempo, John Lowell Gliedman, uno psicologo e uno scrittore di materie scientifiche. Il rituale, tenutosi a Martha's Vineyard in Massachussetts, sarà il primo rituale neopagano di cui si parlerà pubblicamente sulle pagine del New York Times. Due anni dopo nasce il suo unico figlio, a cui darà nome Alexander.
Negli anni seguenti continua a lavorare nel giornalismo e solo nel 1997, dopo diciotto anni, pubblica un nuovo libro, dal titolo: Heretic's Heart: A Journey Through Spirit and Revolution, parlando della sua turbolenta esperienza di vita negli anni sessanta.
Nel 2000 Margot Adler entra nel nuovo millennio pubblicando un nuovo libro: Our Way to the Stars, scritto a quattro mani con il marito, che verrà a mancare nel 2010 all'età di 67 anni per un cancro allo stomaco, lasciandola sola con il figlio dopo trentacinque anni. Dopo la sua morte, Margot continua a lavorare come corrispondente per la Radio Pubblica Nazionale nell'ufficio di New York, dove regolarmente trasmette programmi radiofonici come "All thing Considered", "Morning Edition" e "Weekend Edition".
È verso la fine del 2011 che a Margot viene diagnosticato un cancro all'endometrio. Questo non le impedisce però di iniziare una ricerca sul vampirismo che dura tre anni e che la porta a leggere oltre duecentosessanta opere tra le più antiche e ricercate fino alle più recenti rappresentazioni cinematografiche, oltre a studiare opere più accademiche riguardanti la storia di questo genere. Mentre il tumore crea metastasi nel suo corpo, il risultato ultimo dei suoi studi la porta ad avere il materiale adatto per gli ultimi due libri da lei pubblicati: Out for Blood del 2013 e Vampire Are Us del 2014.
Nel nuovo millennio inoltre Margot rimane una delle leader spirituali della comunità neopagana nordamericana. Continuando a vivere a New York con suo figlio Alexander, viaggia regolarmente per il paese presentando libri, seminari e rituali atti ad educare le persone nei riguardi della Wicca e della Stregoneria. I suoi rituali, che spesso contengono anche canti estatici e celebrazioni stagionali, sono ritenuti meravigliosi da chiunque vi partecipi.
Margot si spegne il 28 luglio del 2014, a 68 anni, lasciando un segno indelebile nella storia del neopaganesimo. Per oltre quarant'anni ha lottato, a volte con forza ma sempre con decisione, per le idee in cui credeva e per i valori che riteneva giusti e lo ha fatto cercando di dimostrare come il separatismo religioso porti solamente a incomprensioni su incomprensioni e di come, invece, cercare di riconoscere ciò che di simile abbiamo gli uni con gli altri ci permette di ricordarci che possiamo essere forti nelle uguaglianze tanto quanto possiamo essere deboli nelle diversità.
A riguardo di se stessa e dei neopagani, Margot scrive: "Non siamo malvagi. Non feriamo o seduciamo le persone e non siamo pericolosi. Noi siamo gente ordinaria tanto quanto te: abbiamo famiglie, lavori, speranze e sogni. Non siamo un culto; questa religione non è uno scherzo. Non siamo ciò che pensi di aver visto in TV. Noi siamo reali: ridiamo, piangiamo e siamo seri, ma abbiamo senso dell'umorismo. Non devi temerci; noi non vogliamo convertirti. E per favore non cercare di convertirci tu. Lasciaci solo lo stesso diritto che noi diamo a te: quello di vivere in pace. Noi siamo molto più simili di quello che pensi".

Bibliografia:
Christian Bouchet: Wicca
Francesco Dimitri: Neopaganesimo-perché gli Dèi sono tornati
Raven Grimassi: Encylopedia of Wicca & Witchcraft
Margot Adler: Drawing Down the Moon: Witches, Druids, Goddess-Worshippers, and Other Pagans in America Today
Risorse Web:
http://www.witchcraftandwitches.com/witches_adler.html
http://moonpathcuups.org/margot.htm
https://en.wikipedia.org/wiki/Margot_Adler
http://www.biographybase.com/biography/Adler_Margot.html.
http://www.controverscial.com/Margot&20Adler.htm