The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Positano

POSITANO

SOGNO:

Mi trovo nella spiaggia di Positano in alcuni punti è uguale in altri diversa da come la conosco. Ricordo bene le pietre mi sono rimaste impressi i suoi sassi di spiaggia grigi.  Mi sento a casa infatti è a spiaggia di casa mia .. eravamo in costume almeno gli altri io non mi vedevo. Forse c’era qualche pareo.

I miei stati d’animo cambiano a seconda delle scene oniriche che vivo, il posto della spiaggia è legato al mio passato e quel serpentone dove andavo a nuotare da ragazza
Eravamo in spiaggia con delle amiche, una di questa era un’amica che quest’anno ho deciso di togliere dalla mia vita perché la ritengo falsa e non una buona persona. Portavamo i nostri figli al mare. 

Mi è rimasto impresso che aggredivo delle persone del mio paese, solo donne, perché le bambine facevano chiasso in spiaggia e alle signore dava fastidio. Ed io urlavo loro contro con tutta me stessa dicendo sono bambini, pur sapendo che nella realtà io non sono così, sono una ragazza appagata che preferisce sempre non litigare e trovare la via della pace. 

Dopo questa scena andiamo a fare il bagno con i bambini e ci troviamo fuori al serpentone che definisce fin dove si può arrivare a nuoto per fare il bagno, in pratica delimita l’area dei bagnanti da quella delle barche (ci arrivavo da ragazzina adesso non mi sognerei mai di fare tutta questa nuotata).
Improvvisamente il mare si riempie  di meduse e pezzi di meduse, erano ovunque! Io cercavo di salvare le bambine in tutti i modi, ma ovunque mi spostavo mi colpivano e sentivo un gran dolore.

Improvvisamente il sogno si sposta in una stanza uno studio medico: c’erano persone che sicuro conosco ma non ricordo. Ed è qui che mi spavento. Inizia a cadermi il molare di sinistra in basso quello affianco è un canino che prendo in mano. I denti non mi causano dolore, non mi facevano alcun male. Lo guardo e ricordo che era giallo e avevo pensato ad una pulizia dei denti. Chiedo informazioni per cercare  il dottore per farmelo riattaccare ma non lo trovo .
Poi ho una vaga immagine di una stanza tutta scivoli con tante persone ... mi sono svegliata tutta sudata di freddo, impaurita e scioccata.
Ho abbracciato  forte le mie bambine. L’ultima volta che ho sognato i denti è morto mio fratello 2 anni fa. 

 

INTERPRETAZIONE:

Mi trovo nella spiaggia di Positano in alcuni punti è uguale in altri diversa da come la conosco. Ricordo bene le pietre mi sono rimaste impressi i suoi sassi di spiaggia grigi.  Mi sento a casa infatti è a spiaggia di casa mia .. eravamo in costume almeno gli altri io non mi vedevo. Forse c’era qualche pareo.
L’ambientazione è molto scarna e brulla. Il fatto che non mi si parli di colori e di sole ma solo di quello che si vede (sassi, grigi e lisci) e su cui il sognante si  concentra è una chiara dimostrazione di preoccupazione. Il suo inconscio filtra tutto quello che ha intorno e che potrebbe crearle distrazioni e si focalizza sul grigio dei sassi e sulla presenza di persone di cui lei in qualche modo si sente responsabile.
Da quello che mi ha scritto e da come lo ha scritto leggo una sorta di periodo insofferente, probabilmente non sta ottenendo il frutto di quanto ha seminato finora e i risultati tardano ad arrivare.

 

I miei stati d’animo cambiano a seconda delle scene oniriche che vivo, il posto della spiaggia è legato al mio passato e quel serpentone dove andavo a nuotare da ragazza
Eravamo in spiaggia con delle amiche, una di questa era un’amica che quest’anno ho deciso di togliere dalla mia vita perché la ritengo falsa e non una buona persona. Portavamo i nostri figli al mare. 

Mi è rimasto impresso che aggredivo delle persone del mio paese, solo donne, perché le bambine facevano chiasso in spiaggia e alle signore dava fastidio. Ed io urlavo loro contro con tutta me stessa dicendo sono bambini, pur sapendo che nella realtà io non sono così, sono una ragazza appagata che preferisce sempre non litigare e trovare la via della pace. 


Vi è un sottile senso di disagio che mi arriva da parte di chi scrive e c’è un ganglio legato a qualcosa che non le sta bene, come un torto che l’ha infastidito. E’ probabile che con il tempo, più che il torto in sé è incavolata per il fatto che chi glielo ha causato stia ancora facendo finta di niente. Questa cosa va risolta e la persona va affrontata. Perché sta stagnando dentro e invece di lasciar andare piano piano sta assumendo più peso di quello che dovrebbe avere. Ho qualche dubbio che la persona in questione sia questa sua amica nella realtà. Ma potrebbe esserne indirettamente coinvolta, anche se nel viaggio onirico la leggo come capro espiatorio e non come colpevole del suo disagio. 

 

Dopo questa scena andiamo a fare il bagno con i bambini e ci troviamo fuori al serpentone che definisce fin dove si può arrivare a nuoto per fare il bagno, in pratica delimita l’area dei bagnanti da quella delle barche (ci arrivavo da ragazzina adesso non mi sognerei mai di fare tutta questa nuotata).
Improvvisamente il mare si riempie  di meduse e pezzi di meduse, erano ovunque! Io cercavo di salvare le bambine in tutti i modi, ma ovunque mi spostavo mi colpivano e sentivo un gran dolore.


Questo è un chiarissimo monito del sognante che lascia la tua zona di comfort e il terrore inconscio che ha di non essere all’altezza di quello che razionalmente pensa di meritare. Sta cambiando lavoro o ruolo? Si sta aprendo a nuove conoscenze, relazioni o competenze?
Il sogno le ricorda che è perfettamente in grado, e che deve solo “prenderci (o riprenderci’) la mano” e le cose fileranno lisce come un violino.
Unico neo in tutta questa situazione è dato dalle invidie di chi le sta attorno. Le meduse però sono animali particolari: non attaccano di propria volontà ma solo se le tocchi, perché sono troppo delicate e il tocco potrebbe danneggiare anche loro.
E mi soffermerei sui “pezzi”, ovvero su cadaveri che si trascina dietro ma che da soli non hanno più potere, se ci pensi, perché sono inermi. Il potere di fare male glielo diamo noi. Riflettiamo su questo ganglio, che è un messaggio molto forte da parte del sogno secondo me.
Un altro elemento molto molto importante a cui chi sogna forse non ha fatto caso è il “dolore” che mi racconta di aver provato.
Ebbene nei sogni normalmente non si prova alcun dolore, il corpo onirico non elabora sensazioni “fisiche” e spesso si limita soltanto a vedere e sentire, tenendo in stand by anche l’olfatto ed il gusto,tranne rarissimi casi.
Il dolore che mi racconta di provare è una elaborazione mentale della paura, che si traduce in qualcosa di concreto ma che probabilmente non ha “sentito” sulla sua pelle ma che è un riflesso incondizionato di quella paura.

 

 

Improvvisamente il sogno si sposta in una stanza uno studio medico: c’erano persone che sicuro conosco ma non ricordo. Ed è qui che mi spavento. Inizia a cadermi il molare di sinistra in basso quello affianco è un canino che prendo in mano. I denti non mi causano dolore, non mi facevano alcun male. Lo guardo e ricordo che era giallo e avevo pensato ad una pulizia dei denti. Chiedo informazioni per cercare  il dottore per farmelo riattaccare ma non lo trovo .
Poi ho una vaga immagine di una stanza tutta scivoli con tante persone ... mi sono svegliata tutta sudata di freddo, impaurita e scioccata.
Ho abbracciato  forte le mie bambine. L’ultima volta che ho sognato i denti è morto mio fratello 2 anni fa. 

 

Lo studio medico mi parla di un clima asettico e estraneo, dove bisogna stare in silenzio, pazienti e composti. E’ tra l’altro, esattamente l’opposto della spiaggia, delle urla, delle risate, e della licenziosità libera tipica dei luoghi di villeggiatura. Ci leggo un tentativo forzato di “contenerti”, come se si volesse a tutti i costi limitare la propria energia e comprimerla, perché si ha la sensazione di essere “troppo” ultimamente, e di non riuscire a stare bene con questo “troppo” e le persone che ha intorno.
Paura del giudizio? Problemi con le invidie di cui sopra?
E mi parla anche di una grande grande dose di pazienza da parte sua e di sospiri e di attese, il che si ricollega, di nuovo,  al ganglio di prima.

 

La caduta dei denti è una azione onirica che in 5 anni di lavoro onirico torna con una costanza impressionante. So bene che la tradizione popolare vuole che i denti che cascano siano i morti in arrivo e che esista una verità in questa superstizione, ma in generale il dente che casca dalla bocca è il simbolo di qualcosa che vuoi dire da tempo ma che hai sempre ingoiato. Ora lo sputa fuori senza volerlo, perché è marcito dentro di lei (lo vede ed è giallo), è diventato qualcosa di estraneo eppure che le pesa tanto da dover essere espulso. Senza dolore, senza interventi, ma che il suo corpo rigetta seppure è roba sua.
Questo ganglio è molto forte e va studiato con attenzione.
Come sono i rapporti in famiglia? Ha subìto qualche tradimento o qualche ipocrisia forte da parte di parenti o di persone con cui è cresciuta in piena fiducia? Penso che il fulcro del problema sia da ricercare qui. Il suo inconscio le dice che è il momento di sfrondare i rami morti, quelli che non portano più niente, e che il taglio che alleggerirà sarà meno traumatico di quanto possa temere.
Mi fa sorridere pensare che questo sogno sia arrivato proprio nel momento dell’anno in cui ci si comincia a spogliare piano piano delle pesantezze e delle introspezioni accumulate durante l’inverno e che sia il periodo ottimale per alleggerire l’anima, preparandola ad affrontare il ritorno alla luce pronta e pulita. :)

 

L’ultimo appunto che sento di dare è sugli scivoli, che messi lì sembrano non avere alcun senso, ma parlando di lasciare andare persone e situazioni che ormai non servono più ricordano come lasciar “scivolare” via ciò che non le appartiene più e verso cui non ha alcun debito reale:  è un passo coraggioso ma, in realtà, più facile di quanto si pensa.