The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Tormalina



A cura di Proue
 

Tormalina
 

Non si può restare indifferenti di fronte al miracolo della natura in una pietra come la tormalina. Attraverso di essa se ne ritrova la perfezione assoluta, la precisione delle geometrie e la spettacolarità dei suoi colori intensi. La tormalina è un cristallo appartenente alla famiglia dei ciclosilicati, una agglomerazione prismatica perfetta di forma allungata e con striature solitamente in verticale.
Le colorazioni della tormalina sono davvero le più varie, verde, rosa, blu, rossa, arancione e gialla. Ma quella che, secondo i cristalloterapeuti è davvero una panacea energetica, resta la tormalina nera, insieme potente di tutti i colori in uno, che viene paragonata al quarzo ialino (il cristallo di rocca) per le sue proprietà. Esistono anche cristalli di tormalina che cambiano colore in base al lato da cui li si guarda. Insomma, ogni pezzo di tormalina sa essere davvero unico.
La prima caratteristica utilizzata di questi cristalli è la loro piroelettricità, ovvero si caricano elettricamente se vengono prima riscaldate e poi raffreddate. E’ così che la Tormalina è stata scoperta. I Singalesi infatti, coloro che le hanno dato il nome (il cui originale era Turamali), per puro caso si sono accorti che strofinando questo cristallo lo si rende capace di attirare a sé le ceneri di un focolare. Una capacità che per i loro occhi bambini doveva avere senz’altro un che di divino.
I giacimenti più importanti di tormalina, in tutte le sue varietà di colore, si trovano attualmente in California, Brasile e Madagascar. Ma un paio di ottimi giacimenti sono presenti anche nella nostrana Isola D’Elba.
Storicamente la tormalina per queste sue meravigliose capacità ha sempre ottenuto un forte rispetto da parte delle popolazioni che la utilizzano, anche il mito ospita questo cristallo, che secondo la leggenda era addirittura la pietra che costituiva la bacchetta magica di Mago Merlino.
A livello terapeutico la Tormalina nera protegge dalle radiazioni nocive e da ogni tipo di inquinamento subdolo (acustico, onde magnetiche etc), è per questo indicata, per esempio, per chi lavora molto con il telefono cellulare, con le radiazioni e con il computer.
La tormalina è anche un ottimo coadiuvante e potenziante dei farmaci antidolorifici, e viene impiegata per “assorbire” il dolore post traumatico e dopo interventi chirurgici.
La Tormalina verde e quella rosa servono per rafforzare il sistema immunitario, la produzione di anticorpi e la preparazione del corpo in vista della stagione invernale e dei malanni ad essa legati.
L'Indicolite (tormalina blu) è ottima invece per l’apparato respiratorio e potenzia gli effetti di terapie in areosol aiutando i canali respiratori ad assorbire i medicamenti attraverso l’aria. La Rubellite (tormalina rossa) invece è indicata per chi ha problemi all’apparato digerente, in particolar modo per esofagiti e gastriti, anche di origine nervosa.
A livello esoterico la tormalina, come anticipato, è l’alter ego del cristallo di rocca, ed è ottima per potenziare le altre pietre in rituali impegnativi. La tormalina nera poi possiede grandissime energie ricettive per cui diventa una spugna per energie in eccesso da restituire alla Terra oppure per riequilibrare i flussi energetici quando ci si sente appesantiti o “sporchi”.
Sempre la Tormalina nera è utile nel caso in cui, dopo un periodo di riposo forzato da pratiche e rituali, abbiamo bisogno di un sostegno forte per riprendere in mano le pratiche magiche.
La tormalina può essere scaricata e purificata sotto l’acqua corrente, ma ama anche il reiki. Non teme i raggi del sole se esposta ad essi per qualche ora e, per fortuna, non ha una durezza bassa.

UTILIZZO DELLA TORMALINA NEI RITUALI

E’ già chiaro come la Tormalina sia una utile spugna di energie negative e, in generale, di tutte le energie in eccesso di cui non si riesce a gestire l’abbondanza.
Quando ci sentiamo sporchi o troppo carichi di energie possiamo provare ad utilizzare la tormalina nera per trasferire queste energie alla pietra e alleggerire il nostro corpo.
Per fare questo l’ideale sarebbe operare a ridosso di momenti in cui il velo di confine è sottile, in modo da poter gestire le energie sottile con maggiore facilità.
Ottimo per questo tipo di pratica, il periodo intorno a Samhein (fine ottobre/inizio novembre), quando sentiamo che, in vista della stagione fredda, forse è davvero il caso di prepararci ed alleggerirci per affrontare al meglio delle nostre possibilità il sonno della Terra.
Tutto quello che dobbiamo fare, è entrare nella consapevolezza di metter su e celebrare un piccolo rituale per noi stessi, cosa non facile per molti di coloro che sono abituati ad operare soltanto per altri e mai per sé stessi. Questo è senz’altro il primo passo.
Scegliamo un momento propizio, in cui possiamo dedicarci a noi stessi per un’oretta almeno.
Approntiamo, secondo la nostra tradizione, il nostro altare e creiamo il nostro spazio sacro, portando con noi una tormalina ed un cristallo di rocca che abbiano dimensioni simili.
Centriamoci e radichiamoci e quando sentiamo che la nostra energia pesante diventa “palpabile” prendiamo tra le mani la tormalina nera e con calma passiamola strofinando delicatamente su ogni parte del nostro corpo, indugiando dietro le ginocchia, sul basso ventre, sulle mani, sulla gola ed al centro della fronte. E’ molto importante riuscire, in assoluto silenzio o accompagnandoci con una musica tranquilla, a visualizzare l’energia pesante (fumo nero, filamenti scuri o come meglio ci viene) uscire fisicamente dal corpo ed entrare nella tormalina).
Una volta ripuliti ringraziamo la tormalina e riponiamola, prendendo tra le mani il quarzo ialino ed effettuando la stessa cosa. Questo procedimento ci servirà per completare la nostra pulizia e per fissare e far risplendere la nostra energia.
Una volta completato anche questo passaggio, aver ringraziato il quarzo ed aver aperto il cerchio, possiamo permetterci una doccia calda, meglio se con del bagnoschiuma alla mela e alla cannella, che preparerà anche i nostri sensi a lasciare i ricordi dell’estate ed a mostrarci ricettivi e pronti per i doni dell’inverno.
Possiamo sotterrare all’aperto la tormalina caricata oppure richiuderla in un sacchetto scuro ed utilizzare l’energia in essa racchiusa per pratiche successive (tormaline così caricate sono ottime per la convalescenza dei degenti).